Ripeto, si chiama etica del lavoro che qui da noi non è quella bella sceinza umanistica che si studia all'estero ma un pura riflessione teorica di qualcuno che, ascoltato invano, va a fare i soldi (e a far fare i soldi) all'estero. Tristissimo, ma è così.In Origine postato da starlight2002
E' mai possibile che SOLO IN ITALIA non ci sia il coraggio di prendere in mano i dossier del personale e dire "Tu, in malattia un giorno si e uno no, cambia lavoro; tu, beccato con scatole di carta da fotocopie nel bagagliaio dell'auto, sparisci; tu, che sei scortese verso la clientela, a zappare". Invece niente. La nave deve affondare con tutti i marinai a bordo. E non per ordine del capitano, ma del mozzo.
Eppure, prima o dopo, tutto questo dovrà finire.
DaV