La conquista islamica di un territorio non-musulmano si sviluppa in tre fasi:
Prima Fase
Immigrazione di primi soggetti islamici (tutti maschi, un sorta di esploratori, primi pionieri) in un territorio "vergine".
Questi soggetti non ostentano la loro fede per dare una parvenza di integrazione. Si impegnano a sedurre piu' donne autoctone che possono per garantirsi cittadinanza, mettere radici nel territorio e anche per motivi pratici, visto che le donne islamiche non hanno ancora incominciato ad immigrare. Si uniscono e falsamente fingono di appoggiare movimenti di sinistra e chiesa "cattolica" locale per avere fondi e aiuti economici. Costruiscono le prime case proprie e i primi centri, e iniziano a prendere contatti con i propri paesi d'origine.
Seconda Fase
La comunità costituita da questi primi pionieri inizia a crescere vertiginosamente. Oltre all'arrivo di nuovi immigrati islamici iniziano massicciamente anche i ricongiungimenti famigliari e quindi vi è disponibilità di donne musulmane per generare una prole islamica abbondante e fare crescere la comunità. Per impedire che le donne musulmane si distraggano dal loro compito procreativo, vengono avanzate le prime richieste segregazioniste (velo).
Alle donne musulmane è impossibilitato di unirsi con uomini autoctoni mentre molti uomini musulmani, nonostante la disposizione di proprie donne, continuano a sedurre donne oriunde, per il motivo illustrato già nel punto 1.
In questa fase vanno aggiunti anche i primi uomini autoctoni che iniziano a convertirsi all'islam, cui è dato come premio una sorta di ruolo guida delle comunità piu' grandi.
Le comunità si accrescono in ghetti propri, e vengono prograssivamente avanzate richieste sempre maggiori di segregazione (scuole islamiche, macellerie islamiche, velo sulle foto della carta d'identità, piscine islamiche, locali islamici, ecc.) e, cosa fondamentale in questa seconda fase di conquista, iniziano le richieste di costruzione di luoghi di culto, le famose Moschee, che avranno un ruolo centrale nella comunità che va creandosi.
In questa fase la segregazione è molto importante per gli islamici: essi sanno di vivere in una società debole e corrotta, dove non nascono piu' bambini e sulla quale trionferanno, tuttavia non sono ancora abbastanza per potere dettare severamente le loro regole e iniziare l'islamizzazione vera e propria del territorio.
Terza Fase
La comunità islamica, grazie alla sua eccezionale fecondità e alla massiccia e continua immigrazione, è divenuta immensa ed è finalmente maggioranza del territorio dove, circa una trentina/quarantina di anni prima, sono arrivati i primi pionieri.
Gli oriundi, che non hanno fatto figli, sono quasi tutti vecchi e quindi indifesi; moschee e luoghi di culto islamici pullulano di giovani forti e vogliosi della rivincita. Scatta l'ora della conquista.
Come una valanga umana i giovani musulmani si rivoltano e iniziano una guerriglia islamista. Il governo del territorio in fase di islamizzazione è già governato da sindaci ed amministratori musulmani eletti democraticamente dai musulmani che precedentemente hanno preso la cittadinanza e il voto. la conquista, sullo stile kosovaro, è piuttosto semplice: agli oriundi viene posta la domanda: o la valigia, o la bara. Solo gli oriundi che in precedenza si sono convertiti all'islam è permesso di rimanere in quella che una volta era la loro terra.
Tutte le chiese preesistenti vengono distrutte o convertite in moschee; Viene imposta la sharia e il territorio assume la dicitura statuale di repubblica islamica. Se il territorio corrispondeva a una vecchia nazione a se' stante, questa mantiene il suo status cambiando pero' tipo di società al suo interno; se invece si tratta di una parte sola di una nazione piu' grande e non ancora tutta islamizzata, iniziano le rivendicazioni indipendentiste ed esplode la guerriglia indipendentista islamica.