Illegittima difesa
Di certo sarebbe troppo dare la possibilità a Milosevic di farsi difendere dai suoi avvocati. E se poi questi non fossero d'accordo con l'accusa? E se poi questi mettessero in evidenza le responsabilità e i crimini di Uck e americani? Meglio allora che Milosevic nemmeno parli più, evitando così spiacevoli imbarazzi. In fondo sono loro i democratici.
L'AJA. «Mi avete tolto il diritto alla difesa. Il signor Kay non mi rappresenta, rappresenta voi». Così Slobodan Milosevic ha oggi reagito all'entrata in scena dei due difensori d'ufficio che gli sono stati imposti dal Tribunale penale internazionale (Tpi) per la ex Jugoslavia che lo giudica per genocidio, crimini di guerra e contro l'umanità.
Oggi è cominciata l'audizione dei testi a difesa. Il primo a salire sul banco dei testimoni è Smilija Avramov, ex professore e consigliere di Milosevic.
In base alle decisioni prese dalla corte la scorsa settimana l'interrogatorio è condotto dagli avvocati britannici Steven Kay e Gilian Higgins, nominati d'ufficio, per impedire che il processo subisse frequenti sospensioni a causa delle condizioni di salute dell'imputato che accusa problemi di ipertensione. Slobo può porre a sua volta delle domande, ma solo mediante autorizzazione caso per caso dei giudici e dopo che lo avranno fatto gli avvocati.
Milosevic si è rifiutato di incontrare i due avvocati e, quando ha nuovamente protestato contro la decisione del Tpi, il presidente della corte Patrick Robinson gli ha chiuso il microfono dicendo di non «voler sentire ancora il solito refrain».