--bisognerebbe impedire di consentire che taluni nascondano i loro delitti dietro alla Resistenza per farsene scudo.
Ma occorre anche dire che tali assassini hanno già un piede o tutti e due nella tomba e non servirà a nessuno e a nulla rammentarlo a chi non vi ebbe parte.
Rende bene perchè fino ad ora parlare di crimini della Resistenza era proibito e si veniva presi per scemi, ora chi comincia a farlo è ascoltato di sicuro di più di chi invece continua imperterrito a ripetere le solite menate che i buoni stavano di qua e i cattivi di là.
Non bisogna mettere sullo stesso piano partigiani, i quali hanno combattuto per una Nazione libera dai soprusi che hanno subito per un ventennio, e repubblichini, che invece hanno combattuto sì per ideali, ma sbagliati, secondo una giusta etica.
Vero anche che molti partigiani hanno esagerato, arrivando al culmine (es. rasando i capelli alle donne che avevano avuto relazioni con fascisti). Vero anche però che certe azioni, le quali non sono giustificabili, sono state dettate da una profonda rabbia verso quella gente che li ha tenuti chiusi in se stessi e obbligati alla ghettizzazione delle loro idee.
i repubblicani -così vanno chiamati- combatterono per una causa che ai loro occhi pareva giusta. Qual'era la loro causa? difendere la Patria dall'invasione straniera, difendere l'onore ed il buon nome del Paese di fronte alla Storia. Meritano tutto il nostro rispetto, ANCHE se non si condividono o comprendono del tutti i valori per cui hanno combattuto.
Non c'era nessuna causa per cui combattere. La RSI era un burattino nelle mani di Hitler, il quale creò e sostenne essa a combattere per la causa della Germania. I repubblicani - o repubblichini - combattevano perchè gli veniva imposto da Mussolini, che era assoggettato al Furher. Essi combatterono senza alcun valore.
combatterono per dei valori, anche se tu non arrivi a comprenderli. Loro combattevano per l'Italia, per la sua dignità e per l'onore.
Mi spiace constatare l'ignoranza di fenix, che nel suo post quasi proagandistico si dimentica di specificare che la resistenza non era una, ma c'erano almeno due resistenze: una comunista, anti-democratica, sanguinaria, e una democratica, liberale: a quest'ultima è dedicata la festa del 25 Aprile.
non l'ho dimenticato, lo so che le "resistenze" erano due, e che solo quella liberale/cattolica/democratica (insomma non-comunista) ha una qualche dignità, tuttavia ancor oggi vediamo i comunisti uscire in piazza ad agitare i loro stracci rossi ogni 25/04
se proprio si vuole, si faccia secondo quanto indicato da Berlusconi: una festa della libertà, filtrata accuratamente da ogni riferimento al comunismo, e con un generoso riconoscimento ai repubblicani vinti