Il "Grido di rivolta" degli uomini liberi

Di fronte alla perdita della sovranità che vede la nostra patria - Italia ed Europa - costellata di basi militari straniere e il nostro esercito ridotto a truppa mercenaria;
di fronte all'assoluta mancanza di una autonoma politica estera, per cui non c'è alcun freno ai deliranti progetti di dominio planetario degli USA, e ci è resa impossibile una collaborazione costruttiva col vicino mondo arabo, un mondo oggi più che mai isolato e costretto ad arroccarsi su posizioni di estrema difesa dall'azione criminale d'Israele che opera in spregio alle risoluzioni dell'ONU e contro ogni diritto di libertà e di autodeterminazione dei popoli;
di fronte alla prospettiva di essere travolti dalla finanza mondialista; il cedimento a questo potere forte ci rende impotenti nei confronti del libero mercato, della truffa monetaria e dell'usura bancaria, ponendo tutte le nazioni del mondo a "rischio Argentina";
di fronte all'invasione degli immigrati, resa ancora più pericolosa e arrogante per la complicità di marxisti, ambienti industriali e gerarchie clericali;
di fronte allo smantellamento dello Stato sociale e alla svendita della ricchezza e del lavoro italiani al capitale internazionale; perseguendo il modello americano il cittadino è condanato al ruolo di consumatore, il lavoratore è ridotto a ingranaggio senza diritti e senza tutele, e lo Stato decade a livello di fornitore di servizi commerciali;
di fronte alla distruzione dei valori della nostra civiltà; all'onestà, alla coerenza, al coraggio, alla solidarietà e al rispetto per la natura, hanno sostituito la furbizia, l' opportunismo, la codardia, l'egoismo e il saccheggio ambientale; hanno ridotto la gioventù ad una massa di demotivati, di delusi, quando non di drogati; ad ogni anelito spirituale, ad ogni spinta idealista, si è risposto con un rinnovato ed asasperato materialismo;
di fronte al manicheismo demoplutocratico, alla cultura del pensiero unico, per cui è buono solo ciò che è funzionale alla grande finanza cosmopolita e al sionismo, e "canaglia" tutto il resto; chi oggi utilizza la tortura, pratica stermini di popolazioni civili e sopprime gli oppositori sono gli USA e Isarele, proprio quelli che ci vengono presentati, con una martellante propaganda, come "le vittime";
di fronte al monopolio dell'informazione, sia televisiva che della carta stampata, gestito dalla plutocrazia attraverso pennivendoli disposti a contrabbandare per verità qualsiasi fandonia;
con i piedi ben saldi sulle strade e sulle piazze della nostra storia, con lo sguardo rivolto al futuro, orgogliosi di essere italiani, europei e uomini liberi, lanciamo il nostro

Grido di Rivolta

Noi vogliamo tornare ad essere gli artefici del nostro destino. Siamo anelli di una lunga catena che ci collega ad un luminoso passato e ci proietta nel tempo.In noi ci sono il legionario, il console e il legislatore di Roma, l'artista, lo scienziato e l'artigiano che nei secoli han fatto dell'Italia e dell'Europa il centro mondiale della civiltà; in noi c'è il militante socialista che seppe ribellarsi al moderno schiavismo, il costruttore dello stato sociale voluto dal Fascismo e da tutta la rivoluzione europea, l'eroe della seconda guerra mondiale e il volontario della Repubblica Sociale Italiana, ultimo baluardo dell' onore italiano. E in noi deve già vivere il destino dei nostri figli e del nostro popolo. Noi, contro tutti i tentativi di omologarci al modello americano, per non soccombere alla dittatura mondialista, assumiamo l'impegno di batterci per le fondamentali libertà del nostro popolo.

Libertà di avere una Patria

Libertà di essere orgogliosamente padroni del nostro suolo, dei nostri mari, delle nostre tradizioni e del nostro futuro. Le argomentazioni portate a supporto della necessità e ineluttabilità della società multietnica sono tutte artificiose e in cattiva fede, sia da un punto di vista economico che sociale e culturale. Chi promuove o favorisce l'immigrazione, oltre a compromettere l'identità del nostro popolo, si fa complice dello sfruttamento di uomini-merce; uno sporco affare dove a farla da padroni sono la criminalità organizzata, i moderni negrieri e gli speculatori senza scrupoli.Altro che razzismo!. Le popolazioni del terzo mondo si rispettano solo se le si aiuta a casa loro. Chi vuole sostituire ai popoli un miscuglio di etnie e di culture è solo un criminale. Chi vuole sostituire la dignità d'essere italiani ed europei con il semplice status del residente, è un nemico del popolo.

Libertà di costruire la nostra civiltà sociale

L'unica alternativa oggi praticabile alla dittatura del potere finanziario è lo Stato nazionale e sociale della Rivoluzione Europea.Sta a noi riprenderne il cammino, la costruzione, la sfida dei valori e della creatività. L'economia deve tornare ad essere solo uno strumento della volontà politica, un mezzo per il bene del popolo.L'economia deve essere gestita sempre nell'interesse superiore della nazione e dei cittadini. Noi vogliamo ospedali costruiti per curare e guarire, non aziende gestite per ottenere utili.Noi vogliamo una previdenza attenta ai diritti e ai bisogni dei lavoratori e non al tornaconto delle multinazionali della finanza e dell'usura. Noi vogliamo una scuola che educhi ai valori e ai contenuti della nostra cultura e non uno strumento per creare semplici tecnici e perfetti consumatori. Contro gli interessi del grande capitale, la supremazia assoluta dell'utile e le lusinghe del dio-denaro, noi vogliamo che i valori del lavoro, dell' uomo e della libertà tornino ad essere il fondamento della comunità nazionale. Noi vogliamo uno stato sovrano, capace di creare un'autentica giustizia sociale.

Libertà d'opinione, di parola, e di comunicare

Noi non rinunceremo mai alle nostre idee, al diritto di diffonderle , al diritto di indagare sui fatti storici. Non riconosciamo legittimità ad alcuno dei provvedimenti liberticidi in essere o in via di formazione. No a tutte le leggi speciali. No al mandato di cattura europeo. Le esecuzioni "su commissione" sono sempre state prerogativa della mafia e della criminalità organizzata. Noi non rinunceremo mai alla lotta per la libertà di comunicazione. La discrezionalità politica all' accesso a telecamere e giornali rappresenta la negazione di ogni forma di pluralismo.

Libertà di non morire più per le guerre americane

Rischiare la vita per difendere il proprio territorio, il proprio popolo, la propria indipendenza rappresenta spesso nella storia un dovere morale e una tragica necessità. E chi cade, in tali circostanze, è un eroe della Patria. Ma chi invia i nostri ragazzi, in armi, a difendere interessi altrui, è un assassino. I soldati italiani tornino subito in Patria! L'Italia esca dalla NATO.L'Europa esca dalla NATO e torni ad essere forte e indipendente. Americani e NATO se ne vadano fuori dall'Europa.

Libertà d'essere noi stessi

Noi stessi, con la nostra identità culturale, con le nostre tradizioni, con la nostra storia, con le nostre caratteristiche, con tutto ciò che siamo, compreso quello che altri potrebbero considerare un difetto.
Noi stessi, con il diritto di decidere ciò che per noi è giusto e degno d'esser perseguito, costruito e vissuto. Noi stessi, con il diritto di sceglierci gli amici e i nemici.

Aderiscono "Rinascita. Quotidiano di liberazione nazionale" - settimanale "Italia sociale" - rivista "L'Uomo Libero"

Rinascita. Quotidiano di liberazione nazionale Direttore: Ugo Gaudenzi. Cooped RINASCITA, via G. Vasari, 4 – 00196 Roma E-mail: redazione@rinascita.net sito internet http://www.rinascita.info/ Un numero 1,00 euro. Abbonamento annuo 155,00 euro, semestrale 80 euro. Versamenti : (ricordarsi di indicare nome, indirizzo codice di avviamento postale nella casuale) sul conto corrente postale n. 26571026 intestato Cooped RINASCITA, via G. Vasari, 4 – 00196 Roma

Italia Sociale. Il settimanale del socialismo nazionale Direttore politico: Federico Dal Cortivo E-mail: italiasociale@italiasociale.org sito internet http://www.italiasociale.org/
L’Uomo libero Direttore: Piero Sella. Edizioni dell'Uomo libero s.r.l. Casella postale 1658 - 20123 Milano E-mail: info@uomolibero.com sito internet http://www.uomolibero.com/ 11,00 euro a fascicolo. Abbonamento a 4 numeri: 35,00 euro da inviare con assegno bancario o vaglia postale a: l'Uomo libero, casella postale 1658 - 20123 Milano