e poi dicono che non è vero...ma che ci viene a fare qua da noi sta gentaglia
Lunedì, 20 Settembre 2004
Se non ci sono stati feriti, nella lite scoppiata ieri sera ...
Se non ci sono stati feriti, nella lite scoppiata ieri sera tra vicini di casa nel residence "I cigni" di Canizzano, è stato per puro miracolo.
Poteva finire in tragedia la zuffa cui hanno dato inizio, ieri sera attorno alle 20.30, tre fratelli di origine campana. Uno di loro, M. G., probabilmente offeso da una battuta di un vicino, ha iniziato a spintonarlo e ad apostrofarlo pesantemente.Sì, perchè, almeno stando alle prime ricostruzioni delle forze dell'ordine intervenute sul posto, i tre fratelli stavano festeggiando il compleanno di un bambino della famiglia. Causando, forse, rumori molesti per i vicini di casa.Una parola di troppo, condita da offese e battute sgarbate, deve aver fatto scattare l'ira dei campani, che hanno spintonato un vicino e sua moglie apostrofandoli in modo decisamente poco garbato. In loro soccorso sarebbero arrivati altri due vicini, e quindi un'altra coppia.
Un putiferio in cui qualcuno, per mettere fine alla furia generale, deve aver chiamato le forze dell'ordine. Sul posto due volanti e due ambulanze del Suem.
Alcune testimonianze della rissa, fornite da alcuni residenti che non hanno partecipato alla lite, avrebbero sottolineato la presenza di un coltello che i tre fratelli avrebbero brandito per spaventare i vicini, senza però usarlo fattivamente.
Il motivo della zuffa, quindi, sarebbe stato banalissimo: semplicemente qualche parola di troppo rivolta dai vicini ai tre campani, per tentare di placare l'eccessivo rumore causato dalla festa di compleanno del bambino. Da lì la scintilla.I sanitari del Suem hanno provveduto a placare gli animi dei residenti, molti dei quali in stato di choc e certamente agitatissimi. Sei persone sono state portate in ospedale con qualche livido ed ammaccatura, ma niente di più serio."Non ho visto bene quanto è successo - ha commentato uno dei residenti ne 'I cigni' in via Canizzano 126 - Ho sentito gridare e sono sceso. Ho visto, in fondo al cortiletto interno, i tre ragazzi e la coppia che si spintonavano. Poi sono intervenuti altri vicini, e la cosa si è ingrandita. E' la prima volta che qui accade una cosa del genere: una delle villette abbinate è disabitata, un'altra è abitata da anziani ed una da cinesi. Non avremmo mai immaginato che potesse accendersi una zuffa per un motivo tanto futile. Crediamo, secondo quanto abbiamo potuto intuire, che sia corsa qualche parola di troppo tra i fratelli campani e la famiglia trevigiana. Però, un bel modo per festeggiare il compleanno di un bambino...".
Serena Masetto