Vogliamo parlare un po', ogni tanto, di politica estera? Ecco uno spunto di riflessione:
Elezioni regionali in Germania
Forte crescita per i neonazisti
BERLINO - Ceffoni dagli elettori a tutti i partiti di governo alle regionali in Sassonia e Brandeburgo, in quelle che erano le prime elezioni in due Laender dell'est dall'inizio delle massicce proteste contro le riforme del mercato del lavoro del governo federale del cancelliere Gerhard Schroeder. Ma il dato forse più significativo uscito dalle due consultazioni è l'avanzata dell'estrema destra neonazista, soprattutto in Sassonia.
In questo Land l'Unione cristiano democratica (Cdu) del premier Georg Milbradt, al governo finora da sola, ha perso la maggioranza assoluta precipitando dal 56,9% del '99 al 42,9%. Il premier non potrà quindi più continuare a governare da solo ma dovrà trovare un alleato.
Sempre in Sassonia, la Pds difende il suo secondo posto con il 23,5% dei voti rispetto al 22,2% del '99. La Spd peggiora leggermente il suo record negativo del '99 scendendo dal 10,7% al 9,6%. Forte avanzata invece dei neonazisti dell'Npd, schizzati dall'1,4% di colpo all'8,9%, veri vincitori in termini assoluti. E' la prima volta in 36 anni che il Partito nazionaldemocratico tedesco entra in un parlamento regionale in Germania.
I liberali (Fdp) ce la fanno per la prima volta in dieci anni a superare lo scoglio del 5% col 5,7% e potrebbero quindi essere l'ancora di salvataggio di Milbradt per un governo Cdu-Fdp. I verdi restano invece in Sassonia per ora sotto il 5% col 4,9%.
In Brandeburgo entrambi i partiti della "grande coalizione" al governo, Spd e Cdu, hanno subito perdite ma potranno continuare a governare. I socialdemocratici del premier Matthias Platzeck sono attorno al 32,3% rispetto al 39,3% nel '99 e la Cdu del vice premier Joerg Schoehbohm al 19,5% rispetto al 26,6%. Nel Land che circonda la capitale federale Berlino i post-comunisti della Pds segnano una forte avanzata scalzando la Cdu dal secondo posto e passando dal 23,3% al 28,6%. Verdi e liberali restano sotto lo scoglio del 5% (3,3% e 3,5%) mentre i neonazisti della Dvu passano dal 5,3% al 5,7%. Si tratta di un primato dal momento che finora nessun partito neonazista era riuscito ad essere presente per una seconda legislatura in un parlamento regionale.
Le elezioni, che hanno riguardato un terzo degli elettori nei Laender orientali, erano le prime dopo le massicce proteste in atto da sei settimane in tutta la Germania, ma soprattutto a est, contro le riforme del mercato del lavoro dette 'Hartz IV' del governo rosso-verde del cancelliere Schroeder.
(19 settembre 2004)
Insomma, dove c'è crisi economica, risorgono gli estremismi. La domanda è: in che misura abbiamo delle caratteristiche in comune con questi movimenti? Abbiamo spazi di crescita elettorale solo in relazione a periodi di crisi ("mani pulite", l'italia fuori dall'€uro, ecc...)?