In genere se uno guarda i cognomi degli ultras a nord, si accorge che per il 90% ha cognomi leggermente meridionali...In Origine Postato da blob21
Quelle che seguono sono due lettere inviate da due lettori oggi al Mattino di Napoli :
"Stadio San Siro, Milano: io, napoletana in vacanza, e il mio fidanzato, milanese interista, decidiamo di assistere alle preliminari di Champions League (Inter-Basilea). Premetto: non sono un’appassionata di calcio ma ho un cuore che soffre per il Napoli e una simpatia per la squadra nerazzurra. Dopo due ore di fila in biglietteria prima, ai cancelli poi (problemi di organizzazione, ma su questo andrebbe scritta una mail a parte) riusciamo, in ritardo, a entrare. Il primo gol perso. Protesteremo con la società.
Il calcio non mi appassiona, no, ma si respira un forte entusiasmo e mi piace. Poi gli insulti. Non mi piace più. Gli insulti al Basilea, ad alcuni signori svizzeri che tifavano pacificamente dietro di noi. Un ragazzo di quindici o sedici anni, svizzero, viene minacciato di essere scaraventato giù dal secondo anello. La tifoseria , poi, lancia alcuni fumogeni e petardi in campo. Vandali. La stessa persona che aveva, poco prima, minacciato il quindicenne, urla, del tutto gratuitamente, «Siete napoletani». Mi volto e gli porgo la mano: «Io sono napoletana, non sto lanciando petardi. Piacere». Un invito alla calma, il mio, velato di disappunto per quanto aveva detto. Lui risponde «Siamo a Milano» e m'ignora. Sul volto del mio fidanzato cala un velo. Commento: «È solo un ignorante, a Milano come nel resto del mondo».
Ma d’improvviso s’alza un coro del tutto indipendente dalla discussione. «Napoletani, voi siete napoletani», grida mezzo stadio. Il ragazzo con cui era nata la polemica s’infervora, si gonfia entusiasta e dà sfogo a vari "terùn", "napoletani", "bestie". Mi corrono davanti alcune scene del film «Il gladiatore». Anfiteatri colmi di folle che sfogano odio e rabbia sociali, entusiaste per il sangue e la lotta.
Il mio fidanzato spalanca gli occhi incredulo, vuole andare via. Io no. So che quella intorno è una minoranza di "minorati", appoggiati e fomentati dall’esistenza di un partito, la Lega, razzista e ignorante; dalla sua posizione nel governo; dal suo giornale, menzognero e rabbioso. Il problema è che tutto, anche la fede calcistica, che dovrebbe prevedere l’esistenza di un "in-group" culturale che prescinda dalla provenienza di ciascuno, è contaminato da individui ignoranti e violenti che, per quanto pochi, spesso prevalgono, su una maggioranza pacifica e tollerante. Che tristezza.
danalisi@tiscali.it
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È verissimo che a Napoli il malaffare gestisce molte attività truffaldine, come le schede Sky taroccate: lo sanno anche al Nord, visto che se la fanno spedire da qui, come cd falsi. Il Mattino ha pubblicato la notizia di enormi quantità di cd spedite da napoletani a una grande città del Nord; gli extracomunitari le ritiravano ma a comprarli erano gli integerrimi cittadini padani. Una mia amica di Padova una volta al mese viene a Napoli a rifornirsi di borse, accessori di abbigliamenti e simili, firmati e falsi, per rivenderli al suo paese, il superindustrializzato Nord-Est, terra di leghisti doc.
Sono piccoli esempi che vorrei portare a conoscenza di quelli che, dall’alto della loro sbandierata integrità morale e dedizione totale al lavoro, si permettono di giudicarci dalle pagine della Padania. Leghisti: concentrato del più bieco egoismo sociale. Ci disprezzano e ci offendono, poi però producono a Bergamo la «vera mozzarella da gustarsi lentamente»;
Vincenzo Ciaramaglia - GIUGLIANO(Na)