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    Predefinito Ecco chi è il "Quisling" iracheno

    Scritto da P.Oddone

    giovedì, 10 giugno 2004 120

    Iyad Allawi, premier del nuovo Governo Provvisorio Irakeno, è stato a capo di una organizzazione terroristica supportata da una "Covert Action" della CIA.
    E' il New York Times a mettere oggi il sigillo della sua autorevolezza alle notizie sul passato di Allawi, notizie che erano ormai qualcosa di simile ad un segreto di Pulcinella.

    Gli anni '90 per Allawi furono anni molto turbolenti. Stando alle indiscrezioni apparse sulla stampa dell'epoca, la nascita dell' Iraqi National Accord (INA) fu un'idea dell'intelligence saudita (si parlò dell'intervento del principe saudita Turki ibn Faysal), ripresa poi dal MI6 inglese e supportata pienamente dalla CIA.

    L'organizzazione capeggiata da Allawi, inizialmente con base a Londra e in seguito in Giordania, fu composta da dissidenti del partito Baath (il partito di Saddam Hussein) e delle forze armate irakene.
    Grazie ai fondi assicurati dai sauditi, tra le prime attività dell'INA ci fu l'apertura della stazione radiofonica "Voice of Free Iraq" e altre attività in campo mediatico.


    Ma nel 1994 avviene la svolta. Il gruppo mise in atto una campagna di attentati dinamitardi con l'intento dichiarato di "impressionare la CIA" e "aumentare la propria credibilità".
    Secondo quanto svelava il Los Angeles Times in un articolo del 1998, la CIA fu autorizzata a distribuire esplosivo da utilizzare nell'ambito del "Iraqi National Accord covert program".

    I media dell'epoca parlarono di "piu' di 100 morti" causati dagli attacchi terroristici portati avanti dall'Iraqi National Accord: tra questi si ricorda l'attentato dinamitardo in un cinema di Bagdad che causò la morte di molti civili.

    Nel 1995 i piani dell'organizzazione divengono piu' chiari e l'obiettivo si fa ambizioso: organizzare un colpo di stato per spodestare Saddam Hussein.
    Il golpe, secondo lo schema ideato dall'INA, avrebbe dovuto realizzarsi il 26 giugno 1996. Durante la sua preparazione, l'organizzazione guidata da Allawi si preoccupò anche di contrastare i progetti simili già in atto nel Paese. Principalmente ci furono voci su una lotta intestina ai dissidenti irakeni che avrebbe visto coninvolta l'INA in contrapposizione al INC di Ahmad Chalabi, che stava portando avanti un proprio progetto di golpe.

    La preparazione del colpo di stato andò avanti fino a che i servizi segreti del Raìs di Bagdad , con una delle piu' brillanti operazione della loro storia, riuscirono ad infiltrare l'Iraqi National Accord.
    L'organizzazione subì un colpo durissimo: si parlò di oltre 100 dei sui membri arrestati e giustiziati senza pietà dalle forze di sicurezza di Saddam Hussein.
    Il fallimento fu un duro colpo anche per la CIA, che aveva puntato molto sul progetto di Allawi e compagni per spodestare Saddam.
    Si dice che alla Central Intelligence Agency l'episodio sia ancora oggi ricordato come uno dei maggiori fallimenti della storia dei servizi americani.

    Notevolmente indebolita, l'organizzazione di Allawi riesce però a mantenere i contatti preferenziali con la CIA e , nel febbraio del 1996, stabilisce il suo quartier generale a Amman, Giordania, compiendo una riorganizzione interna.

    Da allora l'INA e' sempre riuscita a restare attiva con un ruolo da protagonista nell'opposizione irakena, coordinando attività propagandistiche ( a tutt'oggi possiede una agenzia di stampa, un giornale e due stazioni radio) e attività di supporto all'invasione americana tramite il reclutamento di collaborazionisti.

    Recentemente il Washington Post ha reso noto che Iiyad Allawi e un altro membro dell'INA , Nouri Badran, hanno passato un'intera settimana al quartier generale della CIA lavorando alla preparazione di un dettagliato piano per la ricostituzione dell'intelligence irakena.
    Numerose indiscrezioni di stampa riportano che oggi la principale preoccupazione di Allawi sarebbe proprio questo progetto di ricostituzione del temibile servizio segreto irakeno "Mukhabarat".

    Del resto, insediatosi come primo ministro del Governo Provvisorio Irakeno, Allawi ha dato subito l'idea della sua stoffa: tra i primi provvedimenti ci sono stati il ripristino della pena di morte e l'accordo con le milizie pro-americane che scorrazzavano armate per il Paese senza stipendio. Allawi ha dichiarato che "potranno entrare al far parte del nuovo esercito o delle nuove forze di sicurezza irakene".
    La sensazione è che l'Iraq abbia trovato il suo nuovo uomo forte.

    In conclusione l'INA rimane oggi una delle maggiori realtà politiche dell'Iraq post-Saddam, è riuscita ad accaparrarsi il posto di primo ministro del Governo Provvisorio e mantiene di fatto il suo rapporto privilegiato con l'intelligence USA. Si potrebbe dire che la strategia di usare il terrorismo per mettersi in mostra ha pagato molto bene.

    Paolo Oddone

    (Ultimo aggiornamento venerdì, 11 giugno 2004 01:12 )

  2. #2
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    A qusnti si sciacquano la bocca con la lotta al terrorismo sottolineo questo passo che mostra come Allawi abbia praticato il terrorismo contro civili negli anni novanat in Iraq fino ad essere catapultato come premier dell'Itraq solo perche' "amico degli amici"..Oppure questo è "terrorismo buono" ?

    "Ma nel 1994 avviene la svolta. Il gruppo mise in atto una campagna di attentati dinamitardi con l'intento dichiarato di "impressionare la CIA" e "aumentare la propria credibilità".
    Secondo quanto svelava il Los Angeles Times in un articolo del 1998, la CIA fu autorizzata a distribuire esplosivo da utilizzare nell'ambito del "Iraqi National Accord covert program".

    I media dell'epoca parlarono di "piu' di 100 morti" causati dagli attacchi terroristici portati avanti dall'Iraqi National Accord: tra questi si ricorda l'attentato dinamitardo in un cinema di Bagdad che causò la morte di molti civili."

  3. #3
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    Insomma chi è amico di Allawi è amico dei terroristi per stabilire equazioni tanto di moda per alcuni ....

  4. #4
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    Tra l'altro, biografia a parte, i fantocci degli americani non hanno nemmeno - da un punto di vista della presenza - la capacità di recitare bene la parte del leader indipendente.
    Se Karzai si presenta timoroso accanto ai suoi padroni, cedendo immediatamente la parola - anche troncando un discorso in fieri - non appena il burino cow boy apre bocca,
    questo qua (Allawi) sembra un sacco di patate pescato da un ufficio da spione, da cui non deve mai aver messo fuori il naso, a cui è stato infilato un doppiopetto.
    Perlomeno Qvisling aveva una sua personalità, era già un leader della gioventu vichinga e del partito nordicista norvegese, non un tecnico pescato da un qualche ufficio come un burattino.

  5. #5
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    OHIBò,,,,,, NON SI SMETTE MAI DI IMPARAre.......
    anche se qualcosa la sapevamo già
    su questo forum è meglio non rispondere ai fessi!
    voi nazifascisti di oggi e i vostri servi siete solo gli ayatollah E I TALEBANI dell'occidente..

  6. #6
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    Certe cose sono di dominio pubblico basta cercare un po'....da notare che il Pupazzo gangster è stato accolto solo dal Capo mafia Bush , da Blair e dal berlusca che per la verita' non ha dato molta pubblicita'..lo ha fatto entrare dalla porta di servzio ..si poteva confondere con i camerieri..ma nessuno gli ha rimproverato gli atti di terrorismo nei cinema di Bagdad con piì' di 100 morti..E' strana questa lotta al terrorismo ..va a corrente alternata...

  7. #7
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    No caro, sono notizie certe che trovi anche su siti americani ..d'altronde Allawi non ha mai negato di essere un agente della CIA ne' ha negato il coinvolgimento negli attentati ai civili.....Sveglia ..DisneyChannel non è l'unico modo di informarsi...

    In Origine Postato da Malik
    Siamo al delirio...

  8. #8
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    Predefinito ancora sul terrorista Allawi

    Secondo numerosi ex-ufficiali della CIA, tra cui Robert Baer e Kenneth
    Pollack, la persona designata come primo ministro del nuovo Governo ad
    interim dell'Iraq, IYAD ALLAWI, e' il leader di un movimento di opposizione
    a Saddam Hussein che tra il 1992 ed il 1995, sotto la direzione della CIA,
    ha realizzato una vasta campagna di attentati terroristici in Iraq. Nato a
    Baghdad nel 1946, il nuovo primo ministro e' un neurologo e un uomo
    d'affari, e fino al 1976 ha fatto parte del partito Ba'ath di Saddam
    Hussein. Si e' quindi trasferito a Londra, dove ha collaborato a lungo con
    il MI6, il servizio segreto britannico. Divenuto oppositore al regime, nel
    1990 ha fondato l'Iraqi National Accord, un gruppo di opposizione costituito
    da ex-ba'athisti fuggiti dal paese. La sua organizzazione e' stata quindi
    individuata dalla CIA come l'unica in grado di mettere in atto azioni
    terroristiche contro il regime di Saddam, ed e' cosi' che nel 1992 Allawi
    viene reclutato dall'agenzia. Con i finanziamenti e la direzione della CIA
    vengono realizzati attentati ed azioni di sabotaggio con autobombe ed altri
    congegni esplosivi. L'obiettivo principale sono le strutture governative, ma
    tra i vari attentati ve ne sono anche uno in un cinema ed uno contro uno
    scuolabus, che ha provocato una strage di bambini. (New York Times del 9
    giugno 2004:
    http://www.theledger.com/apps/pbcs.d...T03/406090428;
    si veda anche http://www.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=44598)

  9. #9
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    Predefinito

    Anche stragi di bambini..ma che bel premier hanno scelto gli americani ..peggio di Al Capone...

  10. #10
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    Predefinito Anche l'Associated Press è comunista?

    guardate un po' la ultra comunista "Associated Press" americana sul Quisling di Bagdad...dove siete bananas?




    New Iraqi prime minister CIA source
    MATT KELLEY, ASSOCIATED PRESS WRITER




    WASHINGTON, September 6, 2004 -- The new Iraqi prime minister, trying to stave off attacks by anti-American militants, has a long relationship with Washington as a trusted intelligence source, former officials say.

    Ayad Allawi also helped British intelligence gather information about Saddam Hussein's regime during nearly three decades in exile. Once a member of Saddam's Baath Party, Allawi later formed the Iraqi National Accord to act as a conduit for defectors from, and sources in, the former Iraqi government.

    Now Allawi heads the appointed Iraqi interim government struggling to assert its authority and its independence from the United States. Allawi has taken a hard line against militants, threatening them with military action while pressing for negotiations to have anti-government militias lay down their arms.

    The Iraqi prime minister has said he's proud of his contacts with Washington and other governments and claimed he worked with "at least 15" intelligence agencies while in exile.

    "We do not feel ashamed of being in touch ... to get rid of the evil regime of Saddam," Allawi said in June.

    His cloak-and-dagger background includes a failed assassination attempt by an ax-wielding intruder at his home near London and a role in fomenting an unsuccessful coup attempt against Saddam in 1996. But until just a few months ago, the more reserved Allawi had been overshadowed by the flamboyant Ahmed Chalabi, who headed the Iraqi National Congress.

    Chalabi fell from grace this spring amid allegations his group alerted Iran that the United States had broken a secret Iranian communications code. Chalabi denies that.

    Officials at the Central Intelligence Agency have been wary of Chalabi for more than a decade, not only because of his 1992 fraud conviction in Jordan but because he never seemed to offer good information, former CIA operatives say. The CIA trusted Allawi because he had better sources in Baghdad than other prominent exiles like Chalabi, said Judith Yaphe, a CIA Middle East analyst during the first half of the 1990s.

    "Over the years, Allawi's contacts were proven to be real while Chalabi's were never what Chalabi told us," said Yaphe, now a fellow at the Pentagon's National Defense University. "I have a feeling that, even if he may have been passing information that turned out to be wrong, he seems to have been fed better stuff."

    Some of Allawi's information did turn out to be spectacularly wrong.

    In 2002, Allawi's INA put British MI6 intelligence operatives in touch with a military officer in western Iraq who claimed chemical weapons may have been delivered to front-line units. That officer's claims helped form the basis for the now-discredited assertion by the British government that Saddam could have chemical weapons ready to use within 45 minutes.

    Allawi's group also gave MI6 a letter purporting to show that Sept. 11 hijacker Mohammed Atta received training in Iraq from now-dead terrorist Abu Nidal in 2001. The FBI's timeline of Atta's movements before the attacks show no gaps which would account for such a trip, however.

    Chalabi and Allawi are cousins by marriage and, according to a Chalabi spokesman, went to primary school together. They have been longtime rivals, however, clashing over the best way to overthrow Saddam. Allawi favored a coup by disaffected Iraqi military officers while Chalabi proposed a popular revolt. Separate attempts to do both failed.

    Chalabi, also a member of the former Iraqi Governing Council, supported Allawi's elevation to prime minister. Chalabi's representatives now offer only mild criticism of Allawi's Baath Party past.

    "Allawi has a coup mentality typical of the Arab world," said Entifadh Qanbar, an INC spokesman in London.

    Allawi, then a medical student, joined the Baath Party in the 1960s, while Saddam was a lower-level party strongman. Allawi remained a member of the party after traveling to London for further studies in the early 1970s before quitting the party around 1975.

    Some critics say they suspect Allawi was working for Iraqi intelligence during those early London years, an allegation Allawi has denied.

    "All students outside the country had to be approved by the Iraqi security services," said Mustafa Alani, an Iraqi exile and associate fellow at the Royal United Services Institute for Defence Studies in London.

    "I'm no part of any Iraqi movement. But to say he had blood on his hands as a paid agent (of Iraq) is not right."

    Allawi clearly was out of Saddam's favor by 1978, when an intruder believed to be an Iraqi agent broke into Allawi's home in the middle of the night and hacked him with an ax, nearly severing a leg. Allawi spent months in the hospital recovering.

    Allawi developed strong ties to the United Kingdom's foreign intelligence service known as MI6 during the 1980s, when the United States was friendly with Saddam because of Iraq's war with Iran. After the 1991 Persian Gulf War, though, Allawi set up the INA with help from MI6, the CIA, the Saudi Arabian government and others, several former U.S. officials said.

    "The fact that he broke with Saddam before the worst kind of repression took place in Iraq was in his favor," said former Ambassador David Mack, who worked with Allawi as a U.S. State Department official in the 1990s.

    Allawi's group helped foment a coup attempt against Saddam in 1996, but Iraqi agents discovered the plot and dozens of alleged plotters were arrested and killed. The prime minister's critics say that showed Allawi was untrustworthy.

    "Allawi's one chance for glory, the coup in 1996, failed miserably," said retired CIA agent Warren Marik, who worked in Iraq. "He'd long claimed close ties with the Iraqi army, but the coup failed and no one marched on Baghdad."

    Despite their long-standing relationship, U.S. and British agencies won't be pulling the strings now that Allawi is in power, Mack and Yaphe said.

    "He's a known quantity, but once someone is in power that known quantity can turn out to be not that kind of person. We knew nothing about what (Egyptian president Hosni) Mubarak and Saddam would be like once they took power," Yaphe said.

    ---

    Associated Press Writer Tom Wagner in London contributed to this report.

    http://seattlepi.nwsource.com/national/apwashingto
    n_story.asp?category=1152&slug=Allawi%20Intelligen

 

 
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