Originariamente Scritto da
sisifo68
Bene! Mah non dovremmo aprire un forum apposta per le cazzate??? Mi pare tu sia un poquito OT.
L COMMENTO
Il dovere della verità
di GIUSEPPE D'AVANZO
La versione ufficiale, per il momento, è questa: quattro carabinieri infedeli incastrano Piero Marrazzo in visita da un transessuale. Lo filmano. Lo ricattano. Il governatore paga il prezzo dell'estorsione. Marrazzo ammette dinanzi al pubblico ministero, che lo ascolta come vittima e testimone, di aver frequentato il transessuale.
Ma quel che appare grave nel suo comportamento è quel che non dice, non ha detto e sembra di non voler dire. Il governatore del Lazio non ha detto di essere stato ricattato né tantomeno ha denunciato l'estorsione, come avrebbe dovuto fare. Non ha detto di aver firmato - ai carabinieri che lo minacciavano - degli assegni per evitare che scoppiasse uno scandalo.
Ora che lo scandalo è esploso, non dice che cosa è accaduto e non sembra disposto ad ammettere le sue responsabilità. Marrazzo sembra non comprendere che gli scandali sono lotte per il potere proprio perché mettono in gioco la reputazione personale di chi governa e la fiducia di chi è governato. Quanto è affidabile oggi il governatore? Si può avere fiducia in lui? Marrazzo si protegge da ogni interrogativo agitando le ragioni della privacy. Come se questa formula magica - la mia privacy - potesse evitargli quella che, altrove, chiamano "valutazione di vulnerabilità": quanto le sue decisioni possono essere libere dalle pressioni o dai ricatti ai quali lo espone la sua scapestrata vita privata? Nel pasticcio in cui si è cacciato, il governatore ha solo una strada davanti a sé. Obbligata ed esclusiva: assumersi la responsabilità della verità. Non c'è e non può essercene un'altra, meno che mai il farfuglio di mezze verità e menzogne intere che ieri Marrazzo ha sfoggiato.
ecc ecc
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