Ue dà cauto appoggio a decreto legge su espulsioni

lunedì, 5 novembre 2007 6.24


BRUXELLES (Reuters) - La Commissione Europea oggi ha dato un cauto appoggio al decreto legge italiano per l'espulsione di cittadini comunitari considerati pericolosi, ma ha avvisato che ci sono rigide condizioni da rispettare e ha messo in guardia sulla discriminazione contro i romeni.
I paesi europei possono espellere cittadini appartenenti ai paesi comunitari -- tra i quali a gennaio è entrata la Romania -- se esiste la prova che siano una minaccia alla pubblica sicurezza, o se non hanno lavoro o risorse sufficienti.
"La nostra idea è che si tratta precisamente di ciò che il governo italiano cercherà di fare", ha detto a Reuters durante una conferenza stampa il portavoce della Commissione Johannes Laitenberge. Ha poi aggiunto che Bruxelles avrebbe bisogno di studiare meglio il decreto prima di un'opinione definitiva.
La legge europea detta alcune condizioni per l'espulsione di cittadini comunitari da parte degli stati membri, tra cui l'esistenza di prove che una persona costituisca "una minaccia autentica, presente e sufficientemente seria per uno dei fondamentali interessi della società". Un crimine singolo non è una prova sufficiente. Una persona che si trovi ad affrontare un provvedimento di espulsione deve avere il diritto di appellarsi, e almeno un mese per lasciare il paese, eccetto che per le emergenze.
"Quello che stiamo discutendo è il comportamento criminale di individui specifici", ha detto Laitenberger. "Né l'allargamento (dell'Ue) né la libera circolazione (di cittadini nell'Ue) possono essere compromesse dagli atti degli individui". "Non possono esistere applicazioni discriminatorie della legge", ha aggiunto.

Fonte: Reuters
(http://today.reuters.it/news/newsArt...ESPULSIONI.XML)