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  1. #561
    Paul Atreides
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    In Origine Postato da un uomo libero
    Dunque, frank non contava un cazzo. Hoss pure. Goebbels, il capo della propaganda non centrava niente con le decisioni prese dall'alto. I discorsi di himmler e il nastro su cui ne sono stati registrati alcuni sono pura "bugiarderia" per dirla alla toto' riina. Hitler , beh, hitler non ha firmatlo nessun permesso per iniziare l'Olocausto, come se ad esempio l'inizio della seconda guerra mondiale ha avuto bisogno della carta da bollo. Ed eichmann? Eichmann e' stato torturato e' chiaro per fargli dire bugie convenienti agli alleati e quindi agli ebrei, naturale . Solo che sembra improbabile che in un processo in cui e' in gioco la sua vita un uomo avrebbe fatto affermazioni sull'Olocausto un tantino compromettenti: " Quello che 'e successo agli ebrei, cio' che il governo del Reich tedesco ha provocato durante l' ultima grande guerra e' stato il PIU' ENORME CRIMINE NELLA STORIA DELL'UMANITA'. E io sono stato testismone del macabro funzionamento della macchina della morte; ingranaggio incastrato con ingranaggio, come un congegno a mola. E' stata la PIU' AMPIA ed ENORME DANZA DELLA MORTE DI TUTTI I TEMPI".
    Ma davvero pensi che un collage di frasi smozzicate e decontestualizzate pescate tra il '37 e il '43 significhi qualcosa?

    Sulla testimonianza di Hoess [l'unica davvero importante per la storiografia 'ufficiale', tra quelle da te riportate] è in atto, e da parte degli stessi non revisionisti una revisione, tante sono le invenzioni, le enormità, le contraddizioni che vi sono contenute. D'altronde, e il bello è che Hoess lo scrive papale papale nelle sue ''Confessioni'' pubblicate da Einaudi col titolo ''Comandante ad Auschwitz'', lo stesso Hoess fu torturato e firmò la sua prima confessione [quella che è servita da 'canovaccio'] senza neppure sapere cosa contenesse.

  2. #562
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    Alcune testimonianze....

    [inwin=1000]www.umanitaria.it/shoah/2004-42.htm[/inwin]

  3. #563
    Paul Atreides
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    Su Hoess: ''Hoess, comandante di Auschwitz, ricordava di aver saputo della decisione hitleriana da Himmler nell'estate del 1941. Ma la memoria per le date doveva far difetto a lui non meno che a Eichmann, e gran parte se non la totalità delle sue dichiarazioni a riguardo si attaglia assai meglio al 1942 che al 1941'' [I. Kershaw, "Hitler. 1936-1945", Bompiani, 2001, p. 771, nota 103].

    ''Hoess, nonostante il suo ruolo essenziale nella soluzione finale, non può più essere considerato, allo stato delle cose, un testimone affidabile sulle date e sui numeri'' [J.C. Pressac, ''Le macchine dello sterminio. Auschwitz 1941-1954'', Feltrinelli, 1994, p. 114, nota 1].

    Ricordo che le ''confessioni'' di Hoess risalgono al marzo 1946...Quindi paiono strani assai questi scherzi della memoria. Non paiono più strani se si tiene invece presente come gl'inglesi ottennero le ''confessioni'' di Hoess

    Su Eichmann, a parte quel che dice Kershaw, ecco una frase rivelatrice al massimo livello: ''i libri dati all'ex Obersturmbannfuehrer della SS per rinfrescarsi la memoria riuscirono a fargli ricordare figure ed eventi di cui era possibile che, dopo tutti quegli anni, avesse perso memoria" [K. Paetzold-E. Schwarz, ''Ordine del giorno: sterminio degli ebrei'', Bollati Boringhieri, 2000, p. 17].

    Una memoria un ''pochino''...teleguidata...quella di Eichmann. E nonostante l'''aiutino'', pure Eichmann inanella una serie paurosa di contraddizioni e falsità. D'altronde, non è mica facile, e men che meno a Eichmann che attore non era, recitare a soggetto dall'oggi al domani...

  4. #564
    cricetoso
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    - Se Hoss ha inventato qualcosa nelle sue confessioni e nessuno mi pare abbia avuto difficolta' ad ammetterlo, non implica che tutto il suo libro sia un'invenzione...

    Se e' stato torturato per parlare perche' evidentemente non voleva parlare e ad Auschwitz "qualcosina" era successo visto che c'erano qualche migliaio di scheletri ammassati, scheletri camminanti, camere dove veniva buttato un acido mortale, e forni in cui si bruciavano persone

    si potrebbe dire anche che Hoss ci abbia aggiunto qualche invenzione (tipo quella della gente che entrava nelle camere con la sigaretta accesa) per tentare di invalidare la sua testimonianza

    Facciamo una trafila di supposizioni e congetture che non finisce piu'

    - Cioe' Eichmann ha avuto bisogno di libri per ricordarsi di "aver architettato il piu' grande crimine nella storia dell'umanita'?

    Se l'è inventato, hanno torturato anche lui?

    E Himmler, Frank, Goebbels, mentre dicevano di voler sterminare gli ebrei li torturava qualcuno?

    Dai va...

  5. #565
    cricetoso
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    La prova che c'è stato uno sterminio programmato e che i nazisti stessi avrebbero cercato di occultarne le prove cercando di preparare la strada alla negazione del crimine che hanno ammesso di commettere, sta qua, senza tante chiacchiere che girano nel vuoto


    http://www.nizkor.org/ftp.cgi/people...ng-excerpt.aif

    http://veritas3.holocaust-history.or...znan-large.mov

    http://www.nizkor.org/hweb/people/h/...-ausrottung.ra

  6. #566
    Paul Atreides
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    Quanta fretta di mettere la parola ''fine'' alla discussione...

    Capisco che pensi di aver trovato LA prova definitiva. Però le cose stanno diversamente. Perché gli storici la tua prova definitiva l'hanno parecchio snobbata e per una semplicissima ragione. Perché in molti altri suoi discorsi, rivolti allo stesso uditorio di alti gradi delle SS, Himmler non menziona minimamente lo ''sterminio'' [v. ad es. i discorsi del 23 novembre '42, 24 aprile '43, 16 dicembre '43].


    Su Goebbels ho già detto quel che c'era da dire


    Andiamo a Frank, governatore della Polonia occupata. Visto che spesso hai fatto il nome di Hilberg, vediamo quello che scrive in proposito: ''Frank ricevette un giorno un rapporto nel quale si faceva presente che 'stava succedendo qualcosa a Belzec'; l'indomani, si recò sul posto. Globocnik gli mostrò alcuni Ebrei che stavano scavando un enorme pozzo. Quando chiese che cosa si sarebbe fatto degli Ebrei, Franck ricevette la classica risposta: verranno mandati più lontano, ad Est. Frank non si diede per vinto. Espresse a Himmler il suo desiderio di recarsi a Lublino, e Himmler lo dissuase. Alla fine, Frank tentò di fare una visita ad Auschwitz, senza farsi annunciare. La sua auto fu fermata e fatta tornare indietro: un'epidemia stava decimando il campo, gli fu spiegato. Frank si lamentò più tardi, con Hitler, della sua visita fallita. Hitler avrebbe risposto: 'dovete rendervi conto che vengono giustiziati i ribelli. A parte questo io non so altro. Perché non ne parlate con Heinrich Himmler?'. E così Frank era, di nuovo, al punto di partenza'' [R. Hilberg, ''La distruzione degli Ebrei d'Europa'', Einaudi, 1995, vol. II, p. 1030]. In pratica, Frank non sapeva nulla e non contava nulla in merito alla gestione dei campi, che era di competenza dell'RSHA e del WVHA.

    Andiamo ad Hoess. La sua prima dichiarazione [documento NO-1210 del 14 marzo 1946] è quella estorta sotto tortura, che lui firmò senza neanche sapere cosa contenesse. Sulla base della prima, una seconda dichiarazione [documento PS-3868 del 5 aprile 1946] venne scritta direttamente in inglese!! E fu questa dichiarazione ad essere letta all'udienza del processo di Norimberga in cui comparve Hoess come teste!! La fonte della notizia sulla seconda dichiarazione redatta direttamente in inglese e poi letta a Norimberga è Pressac, op. cit., p. 149.

    Su Eichmann. Gli estremi bibliografici ce li hai. Quindi...

    Aggiungo che, stessa pagina e stessa opera, ad Eichmann vennero dati in visione pure circa 1600 documenti, sempre per..rinfrescargli la memoria. In pratica, una 'confessione' costruita a tavolino

  7. #567
    cricetoso
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    In Origine Postato da Paul Atreides
    Quanta fretta di mettere la parola ''fine'' alla discussione...

    Capisco che pensi di aver trovato LA prova definitiva. Però le cose stanno diversamente. Perché gli storici la tua prova definitiva l'hanno parecchio snobbata e per una semplicissima ragione. Perché in molti altri suoi discorsi, rivolti allo stesso uditorio di alti gradi delle SS, Himmler non menziona minimamente lo ''sterminio'' [v. ad es. i discorsi del 23 novembre '42, 24 aprile '43, 16 dicembre '43].


    Nessuna fretta, ma siamo arrivati al punto che Himmler (che sai bene che dagli storici "ufficiali" viene indicato come principale responsabile dello sterminio, piu' di Hitler- prendo anche la citazione precedente riguardo Frank: "Frank si lamentò più tardi con Hitler, della sua visita fallita. Hitler avrebbe risposto: 'dovete rendervi conto che vengono giustiziati i ribelli. A parte questo io non so altro. Perché non ne parlate con Heinrich Himmler?'" )

    Himmler avrebbe dovuto registrare un discorso anche tutte le altre volte che ha incontrato le SS, dicendo esplicitamente che bisognava sterminare gli ebrei ogni volta, mi sembra che l'abbia detto chiaramente in quell'occasione e magari anche in altre, non e' che si registrava tutti i discorsi, come abbia detto chiaramente che avrebbero cercato di occultare le prove, c'è una registrazione audio, non basta?

    Ad Eichmann possono avergli fatto leggere quello che vuoi, ma fino a prova contraria non e' stato torturato da nessuno ed ha ammesso di "aver architettato il piu' grande crimine nella storia dell'umanita'", questo non mi pare un dettaglio, non penso che una persona che ha contriubuito a sterminare milioni di persone se lo dimentichi facilmente o lo venga ad ammettere leggendo dei libri...

    Quanto a Hoss, ti ripeto, uno arriva ad Auschwitz trova montagne di cadaveri, scheletri che camminano, forni dove venivano bruciati esseri umani, camere dove veniva usato una gas mortale, Hoss dice che non ne sa niente...Uno pensa qualcosa da dire ce l'avra', no? uno prova a farlo confessare, qualcun altro lo avrebbe accoppato subito..
    Comunque Hoss non e' detto che si sia inventato tutto al 100% e la sua confessione e' da un bel po' che non viene tenuta in considerazione piu' di tanto dagli storici seri

  8. #568
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    In Origine Postato da Paul Atreides
    Ma davvero pensi che un collage di frasi smozzicate e decontestualizzate pescate tra il '37 e il '43 significhi qualcosa?

    Sulla testimonianza di Hoess [l'unica davvero importante per la storiografia 'ufficiale', tra quelle da te riportate] è in atto, e da parte degli stessi non revisionisti una revisione, tante sono le invenzioni, le enormità, le contraddizioni che vi sono contenute. D'altronde, e il bello è che Hoess lo scrive papale papale nelle sue ''Confessioni'' pubblicate da Einaudi col titolo ''Comandante ad Auschwitz'', lo stesso Hoess fu torturato e firmò la sua prima confessione [quella che è servita da 'canovaccio'] senza neppure sapere cosa contenesse.
    I miei interventi non sono un "collage" come lo definisci tu , ma il riassunto in breve, di dati di fatto, di situazioni verificate e universalmente riconosciute che solo voi, egregi nostalgici, cercate maldestramente di selezionare evitando accuratamente di rispondere sui punti chiave. Quando ad esempio si fa notare che eichmann aveva tutto da perdere e niente da guadagnare dalle sue ammissioni, cercate con improbabili piroette semantiche di minimizzare la portata delle accuse. Ecco perche' il vostro non e' fervente conoscenza della storia revisionandola nella sua naturale veste, il vostro e' solo e soltanto stomachevole negazionismo. Siete solo mossi da motivazioni strettamente politiche ed ideologiche, il vostro sogno e' di "alleggerire" il nazismo dal suo peccato mortale, rendendolo un po' piu' presentabile; e soprattutto sperate di riproporlo in veste riveduta e corretta. Mi dispiace per voi cari amanti della "verita'" storica ma la storia, quella vera e' fatta di convergenza di prove, pressocche' schiaccianti.


    " La negazione dell"olocausto e' sconvogente perche' il SUO OBIETTIVO E' SCONVOLGENTE. Negare l"Olocausto significa negare qualcosa che e' anche piu' profondo: il nostro tentativo di capire le azioni estreme dell'umanita'.

  9. #569
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    In Origine Postato da un uomo libero
    ...
    " La negazione dell"olocausto e' sconvogente perche' il SUO OBIETTIVO E' SCONVOLGENTE. Negare l"Olocausto significa negare qualcosa che e' anche piu' profondo: il nostro tentativo di capire le azioni estreme dell'umanita'.
    La vuoli leggere una spiegazione più congrua alla realtà dei fatti e molto meno poetica delle tue righe strappalacrime?

    l mito dell'olocausto, con i suoi inventatissimi "sei milioni" e le sue camere a gas sempre pronte a comparire e ad essere agitate dalle varie organizzazioni paladine e depositarie della "Verità Suprema" (Anti-defamation League, Lega Internazionale contro il Razzismo e l'Antisemitismo, ecc.) sono e restano la principale arma di ricatto morale che gli "Stati Uniti d'Israele" detengono.
    Le suddette organizzazioni "antirazziste", agendo in collaborazione con le voci del potere (giornali, televisioni, case cinematografiche ecc.) e con i suoi bracci armati (polizie, eserciti d'occupazione), impongono la menzogna olocaustica come verità indiscutibile, pena la reclusione, in base a ciò che Burckhart chiamò: "teoria della storia". Egli affermò che l'assunzione alla base di detta teoria può essere espressa in questi termini "La storia è quello che un'epoca ritiene utile giudicare di un'altra.".
    Ogni commento appare superfluo.
    Vi è però da obiettare che, se certamente l'ermeneutica, ovvero la critica e l'interpretazione della storia, può essere opinabile, le verità oggettive sulle quali tale critica si basa devono avere per forza "fondamenta" meno "ballerine", cioè meno "opinabili", meno "interpretabili".

    Da un fatto certo si può partire per esprimere un giudizio quanto mai vario, ma il fatto deve pur sempre essere certo.
    Purtroppo per chi ci comanda, si dà il caso che la chimica, la fisica, l'ingegneria ed altre dottrine scientifiche (ovvero scienze "esatte", e quindi non passibili di essere "utili" e "giudicabili") inconfutabilmente dimostrano che l'olocausto è una leggenda assolutamente priva di qualsiasi fondamento.
    In altri termini è possibile dimostrare scientificamente, ovvero oggettivamente, che mai detto evento mai s'è verificato. E ciò al di là ed al di sopra di qualsiasi giudizio storico sul nazismo, sulla seconda guerra mondiale e sull'attuale status delle forze in campo in Europa e in Palestina

    Gli storici di regime, e anche le tue poetiche parole, ci presentano il "Grande Olocausto" come un delitto contro l'umanità unico ne suo genere (chissà perché). Ebbene, se di delitto si tratta, esaminiamone, proprio come in un delitto, le armi, i documenti, i luoghi, le maniere di far sparire i corpi, le testimonianze, le prove, così come farebbe un buon investigatore. Ovviamente, con la testa sgombra da "(pre)giudizi", e basandoci sempre e solo su dati scientifici, oltre che sulla versione dei fatti dataci dagli storici ufficiali, che tanto piacciono a chi ci governa.
    2010:

  10. #570
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    Facciamo rapidamente il punto della situazione.

    Come avevo già scritto prima esistono fior di documenti che dimostrano come l'intento della Germania (in perfetta collaborazione con i gruppi sionisti...) fosse, da tempo, l'allontanamento degli ebrei dall'Europa.

    Tutti, anche gli storici ufficiali più intransigenti (questi soltanto per la prima fase, fino all'ottobre 1941... Per il periodo successivo avrei moltissimo da dire, ma certo non basterebbe un solo post ), ammettono che il termine "soluzione finale" significava "immigrazione", volta a creare uno Stato d’Israele in Madagascar...
    Non a caso, il 28 agosto 1933 il Ministero degli Esteri tedesco fece un accordo (detto di "Haavara-Abkommen") con l’Agenzia ebraica per la Palestina, col quale permise (fino al 1942) l’emigrazione di 52.000 ebrei dalla Germania in terra palestinese. Ora se il piano nazista era quello di farli fuori tutti, come mai ne ha fatti evacuare così tanti? Per non parlare delle migliaia che sono stati fatti giungere nell'Est europeo (come dimostrano i registri delle varie polizie di frontiere degli stati dell'est).

    Il 25 gennaio 1939, il Ministero degli Esteri redasse un rapporto ("La soluzione finale come fattore della politica estera nell’anno 1938"), in cui si affermava che il principio ispiratore della politica estera nazista era l’emigrazione degli ebrei nei Paesi disposti ad accoglierli, letteralmente: "Lo scopo finale della politica ebraica tedesca è l’emigrazione di tutti gli ebrei che vivono nel Reich".

    Göering aveva creato la "Centrale del Reich per l’emigrazione ebraica" (con a capo Heydrich) che aveva questo scopo statutario: "L’emigrazione degli ebrei dalla Germania deve essere promossa con ogni mezzo". La Centrale doveva "adottare tutti i provvedimenti per la preparazione di un’emigrazione intensificata degli ebrei", facilitando le pratiche e favorendo addirittura gli ebrei poveri.

    Il 24 giugno 1940, Heydrich scrisse a Von Ribbentrop che erano emigrati "oltre 200.000 ebrei dal territorio del Reich" (caspita che volontà di sterminio!).
    Nel frattempo le vittorie tedesche avevano portato sotto influenza germanica 3.250.000 ebrei: "Il problema complessivo –si tratta di circa 3.250.000 ebrei nel territorio attualmente sotto la sovranità tedesca - non si può risolvere per mezzo dell’emigrazione. Si rende perciò necessaria una soluzione finale territoriale".
    Fu in questa occasione che il Ministero degli Esteri elaborò il "Progetto Madagascar". E ci sono le prove: il 3 luglio 1940 Rademacher, capo della sezione ebraica del Ministero, scrisse:
    "La vittoria imminente dà alla Germania la possibilità, e a mio avviso anche il dovere, di risolvere la questione ebraica in Europa. La soluzione auspicabile: tutti gli ebrei fuori dall’Europa".
    E continuava: "la Francia deve rendere l’isola di Madagascar disponibile per la soluzione della questione ebraica e deve trasferire e indennizzare i circa 25.000 francesi che vi risiedono. L’isola passerà sotto mandato tedesco".

    In questo periodo Himmler mandò una nota ad Hitler che concludeva così: "Spero di vedere la questione ebraica definitivamente risolta, grazie all’emigrazione di tutti gli ebrei verso l’Africa o in una colonia".

    Rademacher fa notare che la realizzazione del "piano Madagascar" richiederà quattro anni e che occorrerà una "considerevole" copertura finanziaria: "La realizzazione della soluzione finale proposta esige mezzi considerevoli".
    Martin Luther, capo del dipartimento Deutschland del Ministero degli Esteri, scrisse, il 15.8.1940, a Rademacher che, "nel corso di un incontro con l’ambasciatore Abetz a Parigi, questi mi ha informato che, quando aveva fatto il suo rapporto al Führer circa due settimane prima, il Führer gli aveva comunicato l’intenzione di evacuare tutti gli ebrei dall’Europa dopo la guerra".

    Forse non piacerà l'idea di espellere gli ebrei dall'Europa... Ma tra questo progetto e quello di uno sterminio di massa c'è una differenza oceanica...

    Ora, per favore, mi spiegate perché non siete contenti che non vi sia stato lo sterminio? Perché volete che vi sia stato per forza? Che interessi avete voi e i vostri amici sionisti a tenere in piedi questa storia alla quale i palestinesi, che sono le vittime n.1 della Grande Bugia, non credono affatto? E non vi credono nemmeno molti uomini di sinistra pur non cambiando affatto giudizio sul nazismo.
    2010:

 

 
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