Spagna-Usa, generazioni contro

[Nirvana]

Dopo aver battuto Francia e Bielorussia si contenderanno la Davis gli americani, alla 60ª finale della storia, e una potenza emergente.

LIVORNO, 26 settembre 2004 - Come annunciato in sede di pronostico la 93ª edizione della coppa Davis sarà una questione privata tra Spagna e Stati Uniti, come dire tra il nuovo che avanza (la Spagna è la nazione con più giocatori tra i primi 100, ben 15) e il vecchio che rimane pur sempre a galla (gli Stati Uniti non sono più la potenza di un tempo ma hanno sempre due giocatori tra i primi 7 del mondo). Sulla terra battuta di Alicante la Spagna ha superato per 4-1 la Francia, mentre sul cemento di Charleston gli Stati Uniti hanno piegato per 4-0 una Bielorussia già paga dello storico risultato.

E dire che la Francia, nonostante fosse priva del suo numero uno (Sebastien Grosjean), aveva iniziato con il piede giusto dal momento che nel match inaugurale Paul Henri Mathieu era riuscito a battere per 6-3 al quinto niente meno che Carlos Moya che sul rosso, con l'insalatiera in palio, aveva perduto appena due volte, nel 1998 e nel 1999 contro Guga Kuerten. Ma gli uomini di Jordi Arrese non si sono persi d'animo, Ferrero ha ristabilito la parità superando in quattro set Fabrice Santoro e poi uno scatenato Rafael Nadal ha regalato agli iiberici due punti preziosissimi, prima vincendo in coppia con Robredo il doppio su Clement-Llodra (6-3 al quinto) e poi firmando la qualificazione con una prestazione maiuscola contro Arnaud Clement.

Dall'altra parte dell'IOceano la vittoria degli Stati Uniti è stata una pura formalità dal momento che i bielorussi sono riusciti a vincere appena un set dei 12 e mezzo disputati. Roddick ha aperto le danze superando Voltchkov, poi Mardy Fish ha vinto in quattro set contro Max Mirnyi e i fratelli Bryan hanno posto il sigillo conclusivo rifilando ancora tre set a zero al doppio bielorusso. Poi Roddick, a punteggio acquisito, ha onorato la sfida scendendo ancora in campo contro Alexander Skrypko prima che la pioggia interrompesse Fish-Karatchenia sul 3-0 del primo set.

Per gli Stati Uniti, la sfida del 3-5 dicembre prossimo in terra iberica coinciderà con la finale numero 60 della loro storia con un bilancio di 31 successi e 28 finali perdute. La formazione guidata da Patrick McEnroe torna dunque in finale per la prima volta dal 1997 quando a Goteborg Sampras e Chang furono umiliati e battuti per 5-0 dalla Svezia di Carl Axel Hageskog. L'ultima vittoria americana è del 1995 quando a Mosca Sampras, Courier e Martin vinsero per 3-2 (erano però già 3-0 dopo le prime due giornate) sui padrono di casa.

La Spagna invece giocherà la sua quinta finale di Davis, la terza degli ultmi cinque anni dopo le due perse negli anni Sessanta con il mitico Manolo Santana. Nel 2000 a Barcellona il clan di Javier Duarte conquistò la coppa battendo per 3-1 l'Australia di John Newcombe mentre un'anno fa a Melbourne gli Aussie si sono presi la rivincita piegando le furie rosse con lo stesso identico punteggio. Si giocherà molto probabilmente a Madrid e di certo sulla terra battuta. Il bilancio dei confronti diretti è favorevole agli Stati Uniti che conducono per 5-2, ma sulla terra spagnola gli iberici sono in vantaggio per 2-1: hanno vinto nel 1965 (4-1) e nel 2000 (5-0), mentre l'unico successo a stelle e strisce in Europa è del 1972 (3-2).

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l'italia intanto marcisce nelle serie inferiori