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  1. #41
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    Predefinito ..la miopia del pensiero unico di sinistra..

    ..scritto da Banditore:

    Il problema, secondo me, è che in questi casi non si tiene mai conto del fatto che l'UE ha tutto l'interesse a mantenere fuori legge gli OGM in quanto in questo modo attua una indiretta politica protezionistica nei confronti degli USA...



    ..si caro Banditore,..concordo pianamente,..e' una questione di miopia economica,..e di oscurantismo ideologico,..come sempre predominanti nella vecchia europa ed in particolare nelle menti di chi parteggia per le sinitre europee,..ma e' come sempre una strategia perdente,...per l'europa tutta,..sono sempre piu' numerosi i paesi che stanno adeguando la loro legislazione agli USA,..ed in pochi anni saremo come sempre gli ultimi,....

  2. #42
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    Predefinito Re: Re: Re: Re: ...Fidel e le mutazioni genetiche..

    In Origine Postato da Flora
    E la colza della Monsanto? E' sfuggita al controllo ed ha preso il sopravvento.

    Io non sono contro gli OGM senza se e senza ma, sono convinta che le modifiche ben fatte, ben controllate e soprattutto ben sperimentate possano essere d'aiuto anche alla natura stessa.

    Ma sono enormemente spaventata dal potere delle multinazionali come la Monsanto, che in nome del dio - denaro non guardano in faccia nessuno. Sinceramente, come fidarsi di una societa' che rifiuta di pubblicare i propri studi circa gli effetti che le colture GM possono provocare sull'uomo?

    Una parola sugli alberi GM: il problema piu' grave secondo me (parlo naturalmente da profana) e' la loro vulnerabilita' alle infezioni e all'attacco di parassiti. Se i loro geni si mischiassero a quelli delle altre piante gia' presenti in natura verrebbero distrutte intere foreste. Da alcune richerche su Internet ho constatato che non c'e' ancora un'adeguata sperimentazione circa gli effetti che questi alberi avrebbero a medio e lungo termine. Ecco il motivo per cui ho firmato la petizione.
    siamo in una foresta, ci sono 10000 alberi, uno è più debole degli altri... muore e gli altri sopravvivono... se avesse generato dei figli prima di morire questi sarebbero deboli e morirebbero gli altri invece sopravviverebbero e occuperebbero il loro posto fino a soppiantare completamente l'albero debole...

    evoluzione darwiniana...

    sempre ammesso che sia possibile il mixing dei geni (cosa che dubito).

    Sulla questione Monsanto potrei anche darti ragione, non mi fido neanche un po', e come me tanti, ma non li reputo in grado ne interessati a creare una specie più invedente di quelle naturalmente presenti inoltre hanno gli occhi di tutti puntati addosso e un passo falso come un OGM pericoloso potrebbe significare il loro suicidio...

    Comunque non penso proprio che se la Monsanto fosse un industria Europea ci sarebbero tutti i problemi sopra descritti a livello UE...

  3. #43
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  4. #44
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    Predefinito Re: Re: Re: Re: Re: ...Fidel e le mutazioni genetiche..

    In Origine Postato da Banditore
    siamo in una foresta, ci sono 10000 alberi, uno è più debole degli altri... muore e gli altri sopravvivono... se avesse generato dei figli prima di morire questi sarebbero deboli e morirebbero gli altri invece sopravviverebbero e occuperebbero il loro posto fino a soppiantare completamente l'albero debole...

    evoluzione darwiniana...

    sempre ammesso che sia possibile il mixing dei geni (cosa che dubito).
    Hai dati che supportino il fatto che i pollini di piante Gm non possano dare vita a piante ibride? Come dicevo per quel che so io non ci sono dati sufficienti circa l'impatto ambientale che avrebbe una coltura di piante GM. Se sai qualcosa di piu', mi farebbe piacere venirne a conoscenza perche' e' un argomento che mi sta a cuore.

    Sulla questione Monsanto potrei anche darti ragione, non mi fido neanche un po', e come me tanti, ma non li reputo in grado ne interessati a creare una specie più invedente di quelle naturalmente presenti inoltre hanno gli occhi di tutti puntati addosso e un passo falso come un OGM pericoloso potrebbe significare il loro suicidio...
    Non sto dicendo che siano interessati a crearle di proposito, ma che non hanno a cuore la biodiversita'. A queste aziende interessa solo fare soldi e l'opinione pubblica non e' sensibilizzata a sufficienza circa cio' che riguarda l'ecologia. Una notizia di questo tipo scandalizzerebbe solo gli addetti al settore e quelle poche persone che se ne interessano. Vedi il caso della colza: quante persone sono a conoscenza di questo episodio?

    Comunque non penso proprio che se la Monsanto fosse un industria Europea ci sarebbero tutti i problemi sopra descritti a livello UE...
    Idem come sopra: hai prove di cio' che affermi? Sarebbe piuttosto grave...

    Volevo fare una piccola riflessione: Madre Natura ha impiegato millenni per creare quel fragile ma perfetto equilibrio che regola la buona convivenza fra le piu' disparate specie animali e vegetali. Andando ad interferire a casaccio all'interno di questo fragile equilibrio ci metteremmo un attimo a distruggere tutto quanto. Direi che finora abbiamo gia' fatto abbastanza danni, che ne pensi?

  5. #45
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    Predefinito Re: Re: Re: Re: Re: Re: ...Fidel e le mutazioni genetiche..

    In Origine Postato da Flora
    [B]Hai dati che supportino il fatto che i pollini di piante Gm non possano dare vita a piante ibride? Come dicevo per quel che so io non ci sono dati sufficienti circa l'impatto ambientale che avrebbe una coltura di piante GM. Se sai qualcosa di piu', mi farebbe piacere venirne a conoscenza perche' e' un argomento che mi sta a cuore.

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    A parte il fatto che le piante GM sono tutte per prassi rese sterili (e quindi prive di polline), ammettendo anche il caso che ci possa essere un errore umano e che una pianta possa proliferare gli ibridi che si formerebbero sarebbero tutti alberi deboli e sarebbero soppiantati col tempo da piante non ibridizzate in quanto portatori di un gene più forte e resistente e meglio adattato all'ambiente.

    Questo è ciò che prevede la teoria di Darwin semplice, è anche vero che taluni scienziati non seguono tele teoria e che ci sono state anche alcune correzioni apportate nel tempo...

    ----------------------------------------------------------------------------------
    Non sto dicendo che siano interessati a crearle di proposito, ma che non hanno a cuore la biodiversita'. A queste aziende interessa solo fare soldi e l'opinione pubblica non e' sensibilizzata a sufficienza circa cio' che riguarda l'ecologia. Una notizia di questo tipo scandalizzerebbe solo gli addetti al settore e quelle poche persone che se ne interessano. Vedi il caso della colza: quante persone sono a conoscenza di questo episodio?

    -----------------------------------------------------------------------------------

    La colze, evidentemente, non ha avuto ripercussioni tanto gravi altrimenti, sicuramente, con la sensibilità che c'è a riguardo dell'argomento ci sarebbe stato un caso analogo a "DDT" e "mucca pazza" o addirittura degli incidenti nucleari...

    Per quanto riguarda la biodiversità, quella non l'hanno a cuore nemmeno i contadini che seminano solo tre specie di mele quando fino al secolo scorso ne esistevano decine... quindi come vedi nn è un problema di OGM è un problema di rendita economica delle colture che si manifesta, purtroppo, anche con le colture non OGM...
    ---------------------------------------------------------------------------------

    Idem come sopra: hai prove di cio' che affermi? Sarebbe piuttosto grave...

    Si tratta di una supposizione come si può desumere dal verbo "penso" che ho usato nell'affermazione. Se si potesse dimostrare gli USA, che sarebbero danneggiati da una tale politica, avrebbero già, con ogni probabilità, sollevato (con la legge dalla loro) un gran polverone.

    -----------------------------------------------------------------------------------


    Volevo fare una piccola riflessione: Madre Natura ha impiegato millenni per creare quel fragile ma perfetto equilibrio che regola la buona convivenza fra le piu' disparate specie animali e vegetali. Andando ad interferire a casaccio all'interno di questo fragile equilibrio ci metteremmo un attimo a distruggere tutto quanto. Direi che finora abbiamo gia' fatto abbastanza danni, che ne pensi?

    "Madre Natura" ha anche costruito un mucchio di insidie atte ad uccidere e a far soffrire l'uomo, come la crudele selezione naturale che condanna a morte i deboli e i vecchi o i portatori di handycap.

    Non mi sento quindi per nulla in colpa se riesco a modificare in modo intelligente e a vantaggio di tutti, quegli equilibri che ci soggiogano e che sono stati determinati solo dal caso e fare così in modo che il mondo possa vivere in modo realmente più armonico.

  6. #46
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    Banditore, mi spiace ma sugli OGM è come scherzare col fuoco.

    Gli OGM non sono ne' buoni ne' cattivi.

    Il problema è che pensare si possano valutare gli effetti di una alterazione genetica in 2/3 anni è follia pura.
    In natura ci vogliono circa 10000 anni per stabilizzare una modifica genetica. Ti sei chiesto il perche'?. No.

    Sta storia che sementi OGM sarebbero "piu' resistenti" ai parassiti l'ho gia' sentita.

    Ti sei chiesto il perche' sarebbero piu' resistenti?

    No.

    Poi c'e qualcuno che sostiene che non c'e nessuna differenza tra una modifica genetica "naturale" ed una costruita dall'uomo.

    E' vero ,sotto il profilo sostanziale, nessuna differenza.

    Con una differenza pero'.

    La modifica genetica "naturale" procede per piccoli passi e tentativi. E' un discorso statistico.
    Su 1000 modifiche (leggerissime) intercorse, o meglio, "intraprese" dalla natura, forse 1 si sviluppa e diventa un carattere genetico predominante e strategico. Dopo diverse migliaia di anni (parlo dei vertebrati).
    Nel frattempo, le 999 rimaste per un ovvio problema di non competività biologica e funzionale, sono "morte".

    Non basta, c'e un "muro" biologico abbastanza chiaro ed evidente nel "rimescolamento" dei geni, ed e' costituito dallo sviluppo di progenie fertile.
    Nel senso che ad esempio tra cavallo e asino c'e ancora una "parentela" ma che ormai la differenza genetica strutturale è tale che non permette piu' l'incrocio tra le razze o meglio la discendenza da tale incrocio. Infatti il mulo e' sterile.

    Se uno si rende conto che la messa a punto di questi meccanismi di "gestione" del patrimonio genetico ha richiesto MILIONI di anni di evoluzione, dovrebbe anche capire che se "naturalmente" un pesce non puo' incrociarsi con un rinoceronte, non è un problema di un "vincolo" divino o qualcosa del genere, ma perche' se fosse stato in qualche maniera "compatibile", utile e sopratutto FUNZIONANTE sarebbe semplicemente gia' stato previsto dalla natura per normale selezione.

    Non e' ancora sufficiente.
    Se parli con un qualsiasi genetista serio, e gli parli del fatto che sia stato "mappato" il genoma umano, si metterà a ridere.
    Semplicemente perchè è' come se uno pretendesse di conoscere un continente disponendo solo di un approssimata cartina geografica.
    Il livello di interazione tra tutti questi geni e le proteine che li circondano e spesso li attivano o li deprimono, è tuttora "terra australis incognita".

    A questo punto siamo nella situazione di essere dentro una santabarbara con un fiammifero acceso in mano.

    Perche' non abbiamo e forse non potremmo neanche averla se non in un tempo NOTEVOLMENTE lungo la più pallida idea di tutto il livello di interazione tra la nostra modifica genetica e tutta la catena biologica NON solo della specie specifica, ma anche di coloro che se ne nutrono o che la utilizzano in qualche maniera.

    Invece noi prendiamo i geni "ad mentulam canis" (per riprendere una simpatica considerazione di Drugo) e li mischiamo tipo "mazzo di carte".
    Oltretutto tra specie lontanissime, osservando solo l'effetto piu' rilevante, magari positivo e magari piu' interessante "commercialmente".
    Tutti gli effetti "secondari", non evidenti al primo impatto, nascosti o non rilevabili, sono ignorati.

    Oltretutto lasciando poi alla specie la possibilità di inquinare il DNA di tutto il resto.
    Quando si opera su questi meccanismi, ci si renda conto che l'opera di "bonifica" (a livello mondiale) di un eventuale "errore" è praticamente impossibile.
    Vuoi una soluzione VERA alla Crisi Finanziaria ed al Debito Pubblico?

    NUOVA VERSIONE COMPLETATA :
    http://lukell.altervista.org/Unasolu...risiEsiste.pdf




  7. #47
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    In Origine Postato da Fuori_schema
    Banditore, mi spiace ma sugli OGM è come scherzare col fuoco.

    Gli OGM non sono ne' buoni ne' cattivi.

    Il problema è che pensare si possano valutare gli effetti di una alterazione genetica in 2/3 anni è follia pura.
    In natura ci vogliono circa 10000 anni per stabilizzare una modifica genetica. Ti sei chiesto il perche'?. No.

    Sta storia che sementi OGM sarebbero "piu' resistenti" ai parassiti l'ho gia' sentita.

    Ti sei chiesto il perche' sarebbero piu' resistenti?

    No.

    Poi c'e qualcuno che sostiene che non c'e nessuna differenza tra una modifica genetica "naturale" ed una costruita dall'uomo.

    E' vero ,sotto il profilo sostanziale, nessuna differenza.

    Con una differenza pero'.

    La modifica genetica "naturale" procede per piccoli passi e tentativi. E' un discorso statistico.
    Su 1000 modifiche (leggerissime) intercorse, o meglio, "intraprese" dalla natura, forse 1 si sviluppa e diventa un carattere genetico predominante e strategico. Dopo diverse migliaia di anni (parlo dei vertebrati).
    Nel frattempo, le 999 rimaste per un ovvio problema di non competività biologica e funzionale, sono "morte".

    Non basta, c'e un "muro" biologico abbastanza chiaro ed evidente nel "rimescolamento" dei geni, ed e' costituito dallo sviluppo di progenie fertile.
    Nel senso che ad esempio tra cavallo e asino c'e ancora una "parentela" ma che ormai la differenza genetica strutturale è tale che non permette piu' l'incrocio tra le razze o meglio la discendenza da tale incrocio. Infatti il mulo e' sterile.

    Se uno si rende conto che la messa a punto di questi meccanismi di "gestione" del patrimonio genetico ha richiesto MILIONI di anni di evoluzione, dovrebbe anche capire che se "naturalmente" un pesce non puo' incrociarsi con un rinoceronte, non è un problema di un "vincolo" divino o qualcosa del genere, ma perche' se fosse stato in qualche maniera "compatibile", utile e sopratutto FUNZIONANTE sarebbe semplicemente gia' stato previsto dalla natura per normale selezione.

    Non e' ancora sufficiente.
    Se parli con un qualsiasi genetista serio, e gli parli del fatto che sia stato "mappato" il genoma umano, si metterà a ridere.
    Semplicemente perchè è' come se uno pretendesse di conoscere un continente disponendo solo di un approssimata cartina geografica.
    Il livello di interazione tra tutti questi geni e le proteine che li circondano e spesso li attivano o li deprimono, è tuttora "terra australis incognita".

    A questo punto siamo nella situazione di essere dentro una santabarbara con un fiammifero acceso in mano.

    Perche' non abbiamo e forse non potremmo neanche averla se non in un tempo NOTEVOLMENTE lungo la più pallida idea di tutto il livello di interazione tra la nostra modifica genetica e tutta la catena biologica NON solo della specie specifica, ma anche di coloro che se ne nutrono o che la utilizzano in qualche maniera.

    Invece noi prendiamo i geni "ad mentulam canis" (per riprendere una simpatica considerazione di Drugo) e li mischiamo tipo "mazzo di carte".
    Oltretutto tra specie lontanissime, osservando solo l'effetto piu' rilevante, magari positivo e magari piu' interessante "commercialmente".
    Tutti gli effetti "secondari", non evidenti al primo impatto, nascosti o non rilevabili, sono ignorati.

    Oltretutto lasciando poi alla specie la possibilità di inquinare il DNA di tutto il resto.
    Quando si opera su questi meccanismi, ci si renda conto che l'opera di "bonifica" (a livello mondiale) di un eventuale "errore" è praticamente impossibile.
    Il grano turco transgenico esiste dagli anni 60 è stato sperimentato per 20 anni e da venti anni in USA se lo mangiano regolarmente, e inoltre lo mangiamo anche noi a causa delle importazioni (è presente in moltissimi prodotti oltre ad essere la base per diversi mangimi per l'allevamento).
    Tuttora in UE non è vietata l'importazione nè la vendita di grano transgenico e dei prodotti derivati anche se è vietata la coltivazione.

    Le modifiche genetiche apportate sono state scelte in modo da generare la produzione di sostanze giudicate unanimamente innocue per l'uomo alle concentrazioni considerate. Ne più ne meno che un qualunque altro additivo alimentare.

    Ora, io sono un sostenitore del divieto di coltivazione in Europa e in particolare in Italia di organismi transgenici perchè reputo che con l'economia globale che ci ritroviamo sia più interessante produrre generi alimentari di nicchia di elevatissima qualità e legati al territorio... ma non per questo deve essere impedito ad altri paesi di produrre OGM se questo consente un aumento della produzione e conseguentemente una diminuzione dei prezzi.

    Non reputo infatti corretto costringere la gente a mangiare cibo di qualita pregiata ad elevato costo...

    Quindi, sinceramente, se in Africa o in USA si vuole coltivare OGM la cosa nn mi tange più di molto se la sicurezza degli alimenti è sufficientemente garantita.

  8. #48
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    Banditore, tu non ti rendi conto del terrificante meccanismo che si è innescato attraverso il connubio tra OGM e brevettabilità dei medesimi.

    In brevi termini si è attivato un meccanismo all'interno del quale diventa "conveniente" per una società di manipolazione genetica diffondere ovunque la varietà che si è modificata in quanto essa diventa INTEGRALMENTE proprietà intellettuale della medesima.

    Ti posto un caso specifico, leggilo.

    Posto l'incredibile "storia" della querelle :

    La ribellione di un agricoltore contro la "polizia genetica" della Monsanto

    Fonte: Nuovi Mondi Media
    di Percy Schmeiser

    Una "polizia genetica” si aggira nelle campagne del nordamerica. Contratti capestro, lettere di intimidazione... Leggere per credere.
    "Quando ci venne fatta causa io e mia moglie immediatamente ci rendemmo conto che 50 anni di ricerche e sviluppo di un seme puro di colza che fosse adatto alle condizioni del suolo, del clima e in particolar modo alle malattie, erano andate in fumo, perchè probabilmente la nostra colza era stata contaminata. Così ci siamo ribellati".

    Faccio l'agricoltore dal 1947 quando ho ereditato l’azienda da mio padre.
    Io e mia moglie siamo famosi nelle prairies (ovvero le immense distese coltivate che si trovano nelle zone centrali degli Stati Uniti e del Canada) per il nostro lavoro di ricerca e di sviluppo sulle sementi di colza.
    Sono stato parte di molti comitati agricoli, sia a livello provinciale che come rappresentante a livello federale.
    Sono stato sindaco del mio paese, poi consigliere comunale per più di 25 anni.
    Ho lavorato tutta la mia vita per l'approvazione di leggi e regolamenti per il miglioramento delle condizioni di lavoro degli agricoltori.
    Per anni, io e mia moglie abbiamo ricercato e selezionato le migliori sementi per la produzione di colza da olio.
    Nell'agosto 1998 mi è arrivata una denuncia da parte della Monsanto.
    Fino a quel momento non avevo avuto niente a che fare con la colza OGM della Monsanto. Non avevo mai comprato le loro sementi e non ero mai andato ad un loro meeting. Non conoscevo neanche un rappresentante della loro società.
    C'erano vari elementi nella denuncia.
    Innanzitutto, diceva che qualche modo ero entrato in possesso di semi di colza OGM della Monsanto senza una loro autorizzazione, li avevo piantati, cresciuti e che quindi avevo violato il loro brevetto.

    Quando ci venne fatta causa io e mia moglie immediatamente ci rendemmo conto che 50 anni di ricerche e sviluppo di un seme puro di colza che fosse adatto alle prairiers, alle condizioni del suolo e del clima e in particolar modo alle malattie, erano andate in fumo, perchè probabilmente la nostra colza era stata contaminata.
    Così ci siamo ribellati.
    Ci sono voluti due anni di procedure legali e in quei due anni la Monsanto ha ritirato l’accusa di aver ottenuto le sementi illegalmente.
    Ma ha continuato a sostenere che, dato che si era trovata colza OGM Monsanto nel fossato che delimitava i miei campi (a dire il vero, neanche dentro ai miei campi) significava che avevo violato il loro brevetto.
    Così la mia accusa è diventata ufficialmente di violazione della loro proprietà intellettuale.
    Questa decisione ha portato il mio caso all' attenzione internazionale, col rischio di diventare un esempio per altre vertenze legali del genere.

    I punti principali della sentenza sul mio caso sono:
    1. Non importa come la colza OGM della Monsanto, o la soia o qualsiasi altra pianta OGM entri nel capo di un contadino. Il modo più comune in cui può avvenire è l'impollinazione, o il trasporto dei semi da parte del vento, di uccelli o altri animali… Dal momento che avviene la contaminazione, il raccolto e le sementi non sono più tue.
    2. L'intero raccolto dei nostri campi di colza del 1998 è andato alla Monsanto. Il giudice decise anche che non avevamo il diritto di ri-utilizzare di nuovo le nostre sementi: i semi che noi avevamo impiegato 50 anni a selezionare non sono piu’ nostri. Questo è quello che sconvolge I contadini di tutto il mondo quando gliene parlo: che un contadino che utilizza metodi convenzionali o biologici può perdere tutto da un giorno all’altro.
    Un’altra cosa importante su cui soffermarsi e di cui i media non sinora occupati è il tipo di contratto che le aziende come la Monsanto utilizzano.

    I punti principali del contratto con la Monsanto sono i seguenti:
    1. Un agricoltore non può mai utilizzare le proprie sementi.
    2. L’agricoltore si impegna a comprare sempre le sementi dalla Monsanto.
    3. L’agricoltore si impegna a comprare solo i diserbanti chimici della Monsanto
    4. Se l’agricoltore viola questo contratto in qualche modo, e la Monsanto gli fa pagare una penale, si impegna a non parlarne con i media o con i vicini.

    Nel contratto del 2003, poi, è stata aggiunta un'altra clausola: non é più possibile fare causa alla Monsanto per nessun motivo.
    E’ impossibile portare la Monsanto in tribunale.
    Questo è il loro contratto standard.

    Un altro punto importante, gli agricoltori sono costretti a permettere agli investigatori della Monsanto di ispezionare i loro campi e i loro granai per tre anni dopo la firma del contratto, anche se -per esempio- hanno deciso di coltivare sementi OGM solo per un anno.
    Negli Stati Uniti la forza di polizia della Monsanto è la "Pinckerton Investigation Services".

    Nelle pubblicità della Monsanto si sollecitano gli agricoltore a denunciare il vicino, se sospetta che stia coltivando colza o soia OGM senza autorizzazione. Chi lo fa, otterrà in regalo una giacca di cuoio dalla Monsanto.
    Appena alla Monsanto arriva la soffiata, vengono mandati due investigatori per controllare la situazione. Nelle prairies li chiamano "la polizia genetica". I due fanno sapere all’agricoltore di aver ottenuto una segnalazione sulle sue coltivazioni: è una vera e propria forma di intimidazione.
    Cosa pensate che succeda quando questi investigatori lasciano la casa dell'agricoltore?
    L'agricoltore si domanderà quale dei suoi vicini l'ha denunciato.
    Così si arriva ad una rottura dei rapporti tra gli agricoltori, che cominciano ad aver paura di parlare fra loro e a sospettare l'uno dell'altro.

    Un altro mezzo di controllo sono quelle che possiamo considerare vere e proprie “lettere di estorsione”. Una lettera tipo potrebbe dire una cosa del genere: “abbiamo motivo di ritenere che lei stia coltivando colza o soia OGM della Monsanto senza autorizzazione. Invece di costringerci a portarla in tribunale lei ha la possibilità di inviarci un pagamento di 100.000 o 200.000 dollari”.

    Se la Monsanto non riesce a rintracciare l'agricoltore, può andare al comune e scoprire dove si trovano i suoi terrreni.
    Poi viene utilizzato un piccolo aereo o un elicottero per spruzzare sul campo il diserbante "Roundup" della Monsanto.
    Circa 12 giorni dopo che è stato spruzzato il diserbante, vengono a controllare: se le piante sono morte, vuol dire che l'agricoltore non ha usato le sementi OGM, ma se sono vive, Dio lo salvi!

    Va sempre ricordato che non è possibile “trattenere” gli OGM.
    Una volta che introduci una nuova forma di vita nell’ambiente non c’è più modo di richiamarla indietro.
    Non è possibile trattenere il vento.
    Non è possibile trattenere il trasporto dei semi da parte di uccelli, api e altri animali.
    Non è possibile trattenere gli OGM, che si diffonderanno ovunque con la stessa facilità con la quale è avvenuto nelle prairies.
    Un’altro fatto importane è che non puè esserci la “co-esistenza”. Credetemi, dalla mia esperienza di mezzo secolo da agricoltore, so che se viene introdotto un gene modificato in un qualsiasi organismo, questo gene sarà dominante. Alla fine il gene modificato prevarrà. Non e’ possibile avere allo stesso tempo in un paese coltivazioni OGM e biologiche o convenzionali
    Il rischio è che alla fine tutto diventerà OGM.
    Non c’è più scelta.
    Credetemi, gli agricoltori biologici nelle prairies non possono più coltivare la soia o la colza. Tutti I nostri semi adesso sono contaminati da OGM. La possibilità di scelta è stata tolta sia agli agricoltori biologici che a quelli convenzionali.

    Mi viene spesso chiesto perchè mai gli agricoltori hanno cominciato a coltivare OGM quando questi furono introdotti nel 1996.
    Allora la Monsanto disse agli agricoltori che, tra le altre cose, avrebbero portato a raccolti più elevati, prodotti più nutrienti e, soprattutto, che richiedevano un utilizzo ridotto di sostanze chimiche.
    Penso che sia il terzo punto quello che ha colpito di più gli agricoltori.
    Dal 1946-47, dopo la seconda Guerra mondiale, gli agricoltori cominciarono ad utilizzare tonnellate di sostanze chimiche all’anno.
    Alcune erano estremamente potenti e gli agricoltori cominciarono a rendersi conto del danno fatto all’ambiente, alla salute umana e agli animali.

    La Monsanto ha detto anche altre cose, e continua a dirle: saremo finalmente stati in grado di dare da mangiare ad un mondo affamato.
    Credetemi, per dare una mangiare ad un mondo affamato, non servono tutte le Monsanto di questo mondo.
    Quello che ci vuole è un cambiamento nella politica, nelle modalità di commercio e nell’economia.
    Quando parlo ai contadini dei paesi del terzo mondo – Africa, India, Bangladesh eccetera – gli dico che loro almeno hanno ancora una scelta. Noi in Canada non abbiamo più una scelta per quanto riguarda molto tipi di colture. E’ tutto contaminato. E nessuno ci aveva informati prima di quello che sarebbe potuto succedere.
    Per concludere, perchè ci siamo ribellati alla Monsanto?
    Mia moglie ed io abbiamo 72 e 73 anni.
    Non sappiamo quanti anni abbiamo ancora a disposizione e guardiamo alla cosa in questo modo: come nonno mi chiedo che tipo di eredità voglio lasciare ai miei nipoti.
    I miei nonni e i miei genitori mi hanno lasciato un’eredità di terra coltivabile. Io non voglio lasciare ai miei figli un’eredità di terra, aria e acqua sature di veleni.
    Sono sicuro che su questo sarete d’accordo con me.
    Dunque, continueremo a combattere per il diritto degli agricoltori in tutto il mondo di utilizzare le proprie sementi.

    Estratto da una conferenza di Percy Schmeiser tenuta a Vancouver In due gradi di giudizio (si è in attesa del terzo). Percy Schmeiser è stato condannato dai giudici canadesi a pagare 170.000 dollari a Monsanto, e ha speso 300.000 dollari in spese legali, trovandosi costretto a ipotecare casa e terreni.
    Accetta donazioni (si possono fare con carta di credito dal sito http://www.percyschmeiser.com).
    Vuoi una soluzione VERA alla Crisi Finanziaria ed al Debito Pubblico?

    NUOVA VERSIONE COMPLETATA :
    http://lukell.altervista.org/Unasolu...risiEsiste.pdf




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    Predefinito Re: ...Fidel e le mutazioni genetiche..

    In Origine Postato da silvio
    ..sono anni che in america mangiano OGM,....voi avete notizie di pestilenze,..avvelenamenti,...infezioni di masssa,..catastrofi umanitarie,....cancri genetici di massa,..e altre cazzate varie??????????............... se l'organismo di controllo sanitario americano (il PASB)..uno dei piu' severi al mondo a dato il via libera a tali colture voi potete ritenere veramente che ci siano pericoli??,..beh!,..certo se per voi e' piu' attendibile Fidel Castro,....inutile discutere..
    Sono altrettanti anni che l'aspettativa di vita in America perde terreno rispetto a quella del Giappone e dell'Europa Occidentale .... oramai la distanza tra l'aspettativa di vita di un giapponese/tedesco/italiano/francese e quella di un americano è sui 4 anni ... la stessa distanza che c'è tra l'aspettativa di vita degli ameri-cani e degli iraniani.

    Nel frattempo gli ameri-cani vengono afflitti da deformità la cui origine è difficilmente identificabile se non nella pessima alimentazione ... ad es., l'obesità è oltre due volte più diffusa che in Europa, e quella infantile quattro.

    Inoltre, i danni degli OGM alla salute umana si registrano nelle generazioni successive, oviamente, e - considerato che sino a pochi anni fa gli unici OGM ammessi anche in U$A erano i mangimi di allevamento, che entrano nella catena alimentare umana solo in via indiretta, credo che le conseguenze le potranno vedere tra una trentina di anni ... se per allora esisteranno ancora
    ameri-cani (cosa improbabile, direi)

  10. #50
    Silvioleo
    Ospite

    Predefinito Re: Re: ...Fidel e le mutazioni genetiche..

    A CHI FANNO PAURA GLI OGM
    di Alessandro Palmesino


    Un fantasma si aggira per l'Europa: quello degli Organismi geneticamente modificati (Ogm). Tra gli anatemi dei cultori dell'ambiente, le scelte pavide e ideologiche di certi amministratori anche nostrani, e la più totale confusione sul tema, abbiamo cercato di fare un po' di chiarezza intervistando Cinzia Caporale, rappresentante italiana e vicepresidente del Comitato intergovernativo di bioetica dell'Unesco, oltre che docente universitaria di bioetica e membro di numerose altre istituzioni internazionali.

    In Italia, ma anche in Europa, gli Ogm vengono considerati rischiosi. Al di là del fatto che scientificamente questo non è dimostrato, perché tanto sospetto?

    Gli europei, ma non solo loro, hanno diffidenza nei confronti delle biotecnologie un po' perché sono disinformati - ma essere disinformati è un diritto - e un po' per la naturale diffidenza che si ha verso le cose molto nuove e misteriose, come succedeva per i primi treni, a cui veniva imputato di causare i terremoti. Il problema vero è che il singolo non percepisce l'utilità degli Ogm, non ne sente il bisogno. Se ho una grave malattia e mi viene proposta una terapia sperimentale per curarla, difficilmente dirò di no solo perché ho paura di rischiare, fin tanto che trovo la terapia moralmente accettabile. Ma se si tratta di cose meno importanti, i cui vantaggi sono meno evidenti, è più facile cedere alla diffidenza. E' un limite del biotech di prima generazione, ma forse le tecnologie di seconda generazione sfonderanno questo muro.

    Che opinione ha del cosiddetto "principio di precauzione"?

    Intanto, non è un principio scientifico ma politico. Ha un lato positivo, perché induce alla cautela che in questi ambiti è sempre necessaria, e diventa un principio etico da mettere sul piatto quando si prendono le decisioni. Come tutti i principi generali, però, è una scatola in cui si possono mettere tante cose: e se lo si interpreta nella sua forma più estrema, si arriva a punti inaccettabili. Se venisse applicato anche nella ricerca medica con il rigore con cui lo si invoca per gli Ogm, questa non potrebbe più progredire, semplicemente perché il principio di precauzione, preso alla lettera, è inapplicabile. Ma più in generale, il rischio è una parte determinante della nostra vita e della nostra cultura, è un valore. Un mondo senza rischi è un mondo morto, senza futuro, un mondo disperato. E anche i governi che si ostinano a decidere per noi su cosa è rischioso e cosa no, hanno un atteggiamento di insopportabile paternalismo. Credo che il potere politico, non potendo più avvalersi di ideologie o della forza bruta, approfitta di queste situazioni per avocare spazi decisionali ai cittadini, dicendogli "non ti preoccupare, decido io per te".

    Torniamo agli Ogm. Quali sono, a livello internazionale, le posizioni più evidenti dei singoli paesi o gruppi di paesi?

    A me sembra che ci siano tre posizioni più evidenti. La prima è quella dei paesi che sono in grado di produrre e brevettare Ogm, e che sono ansiose di distribuirli. Penso agli Usa, ma anche la Cina e Cuba sono di questo gruppo, insieme a molti altri. La seconda posizione è quella dell'opposizione in buona fede: molti paesi in via di sviluppo si oppongono agli Ogm perché, non essendo in grado di competere sul piano tecnologico, temono che la loro agricoltura diventi dipendente dai paesi sviluppati. Queste due linee, benché opposte, secondo me sono comunque comprensibili e giustificate. C'è una terza posizione, che invece a mio parere è molto disonesta: quella di cambiare continuamente standard, imporre barriere, appellarsi al mantenimento dell'ordine naturale e della sicurezza dei consumatori. E' la posizione europea.

    Come mai l'Europa sarebbe disonesta?

    Perché le posizioni europee sul tema sono inquinate da un discorso meramente commerciale e politico. In primo piano ci sono i gruppi di potere della Ue, cioè l'alta tecnocrazia che gestisce l'enorme gioco, anche economico, della politica agricola europea, in cui i paesi membri spendono circa metà del bilancio complessivo dell'Unione. E' evidente che chi si trova a gestire questo potere non vuole cederlo, e quindi preferisce lo status quo, gettando continuamente fumo negli occhi e cambiando le carte in tavola. Anche per questo si sono poi creati dei falsi miti, come quello per cui il biotech sarebbe nemico dei prodotti tipici, quando invece potrebbe rivitalizzarne la produzione. Ovviamente, anche molte associazioni di agricoltori hanno tutto l'interesse a che non cambi nulla. Al punto che, in un settore così pesantemente assistito, ci sono tanti agricoltori che cambiano produzione a seconda di quanto possono ottenere dall'Ue. Se un anno arrivano più soldi per gli ulivi, piantano gli ulivi: se l'anno dopo ci sono più finanziamenti per i pomodori, estirpano gli ulivi e ci mettono i pomodori. E' un sistema vergognoso di protezione di piccoli interessi, che condiziona lo sviluppo di tecnologie molto promettenti. E con la conseguenza ancora più disturbante di mantenere il settore biotech in un regime di oligopolio, mantenuto per lo più dagli americani, facendo il gioco delle tanto discusse multinazionali.

    Una delle preoccupazioni della gente è che gli Ogm possano alterare la natura.

    E' vero, è un dato che emerge dalle rilevazioni dell'Eurobarometro (il servizio di sondaggi d'opinione della Ue - ndr). Gli europei hanno più paura di alterare il presunto equilibrio naturale che di avere problemi di salute mangiando Ogm. L'alterazione dell'ordine naturale fa parte di quella gamma di convinzioni generali di stampo ambientalista che stanno costituendo il dogma di una specie di religione pagana. L'Europa ci va a nozze, perché trova in essi dei punti unificanti per tutti i cittadini di paesi con culture molto diverse e poco integrabili. Però sono considerazioni arbitrarie. Così come il principio di precauzione, un'espressione che richiama un concetto subito positivo, come dire "mamma". A parte il fatto che non esiste un "ordine naturale", nel senso che non si può definire quale esso debba essere, si tratta di concetti seducenti, a cui nel corso della storia hanno fatto ricorso in molti, incluso il nazismo. Lo stesso si può dire dei cosiddetti "diritti dell'ambiente": un'altra visione pagana, e anch'essa inesistente, visto che l'ambiente questi diritti non può esigerli. Io penso semmai che siamo noi ad avere diritti e doveri verso l'ambiente, come giardinieri del mondo. Il che è totalmente diverso, perché l'asse è sempre centrato sull'uomo.

    Quali prospettive si pongono per gli Ogm in ambito Onu?

    A livello Onu è difficile dirlo, perché è un tema in cui entrano in gioco molte agenzie, tra cui l'Organizzazione mondiale della sanità, lo United Nations Development Program (UNDP), eccetera. Per quanto riguarda l'Unesco, a ottobre ci sarà l'assemblea generale. Uno dei punti in agenda è una cosa che a me piace molto poco, cioè lo "strumento universale di bioetica", fortemente voluto da tedeschi e francesi, che si occuperà anche di Ogm. Una sorta di concetto standard di cosa è bioeticamente accettabile e cosa no. Ho molte perplessità in merito, perché anche questo sembra molto un principio religioso, stavolta di stampo tecnocratico. Una volta messo lì, potrebbe diventare una specie di standard culturale che impone un certo tipo di visione, come una sorta di nuova dichiarazione dei diritti dell'uomo.

    Ha fatto riferimento a biotecnologie di seconda generazione.

    Sì, ho avuto modo di vedere alcuni sviluppi del biotech che sono davvero mirabolanti. Mi sono state date delle fragole di bosco geneticamente modificate, tra l'altro con un metodo molto poco invasivo, che non include l'utilizzo di geni non vegetali. Sono grosse il doppio, e le piante ne producono dieci volte tanto la media della pianta originale, oltre ad essere meno costose e più resistenti. E sono buonissime, ne ho il freezer pieno.

 

 
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