Allora, il problema è questo: se facciamo votare gli italiani Prodi-Berlusconi, vince Prodi.
Che fare? Semplice: se uno vota Lega automaticamente vota Berlusconi, senza bisogno di fare una scheda con su il nome dell'odiato premier.
L'Uovo di Colombo.
La Repubblica
Il voto al partito si estenderebbe al candidato all'uninominale
Cdl, una superscheda per vincere le politiche
al lavoro il tavolo tecnico sulla legge elettorale voluto da Berlusconi
BARBARA JERKOV
ROMA - Problema: la Casa delle libertà vince, ormai è la regola, con il sistema proporzionale e perde, o come minimo ci rimette, con il maggioritario. Come rimediare? Non serve ritoccare la Costituzione, neppure ridisegnare da capo il sistema elettorale. Basta una leggina. Pochi articoli per abolire la doppia scheda e stabilire che il voto sul simbolo dei singoli partiti si estende automaticamente al candidato della coalizione nel collegio uninominale. Una leggina, ecco, e l'emorragia dal proporzionale al maggioritario è tamponata.
Martedì sera, molto riservatamente, si è riunito per la prima volta negli uffici del gruppo di Forza Italia alla Camera, il "tavolo tecnico" voluto da Berlusconi per cominciare a studiare la questione legge elettorale in vista del 2006. Berlusconi ha concordato nei giorni scorsi con i leader alleati una serie di paletti: rafforzare il proporzionale, come chiede soprattutto l'Udc, e come conviene appunto alla coalizione, garantendo però stabilità con premio di maggioranza e soglia di sbarramento al 4%.
Per il governo c'erano il ministro per le Riforme Calderoli e il ministro per gli Affari regionali La Loggia. Il presidente della commissione Affari costituzionali, il forzista Bruno. Il vicecoordinatore di Forza Italia Cicchitto. Ogni partito ha mandato i suoi specialisti: per I'Udc, Cutrufo, per An Nespoli, per il Nuovo Psi Del Bue. La discussione è andata avanti fino a tardi, e si è conclusa dandosi appuntamento a martedì prossimo, stesso luogo stessa ora.
Quello che a tutti gli effetti appare essere però l'uovo di Colombo, però, è stato gettato sul tavolo già l'altra sera. Sembra sia stato l'aennino Nespoli, non proprio un personaggio noto al grande pubblico: laureato in medicina, di professione "operatore culturale" nonché "direttore sportivo" dell'Afragolese Calcio Spa. Sembra sia stato proprio Nespoli, si diceva, a suggerire ai colleghi l'idea della leggina che abolisce semplicemente la doppia scheda, risolvendo senza tante storie l'emorragia di voti dal proporzionale al maggioritario che sistematicamente affligge la Cdl.
Lo conferma l'esperienza. L'altra sera, infatti, si è lavorato molto di simulazioni. Con la scheda unica e il collegamento automatico fra il simbolo di partito e il candidato nel collegio uninominale, nel 2001 il centrodestra avrebbe preso fra i 60 e i 70 seggi in più. E nel '96 il Cavaliere avrebbe perfino potuto vincere. Dal momento che l'attuale sistema elettorale per le politiche è un sistema misto (i175% dei seggi è assegnato con sistema maggioritario in collegi uninominali: va a Montecitorio il candidato che in quel collegio
ha preso più voti; e solo il 25% ripartito fra tutti con criteri proporzionali), per dare alla Cdl una chance in più di rivincere ne1 2006 basta poco, insomma.
I due ministri, giura chi c'era, sia Calderoli sia La Loggia, sono apparsi entusiasti. Se ne riparlerà la settimana prossima. Nel frattempo, il centrista Cutrufo è stato comunque incaricato dai colleghi di preparare una serie di proposte operative sul proporzionale in senso stretto. Anche perché il vasto fronte proporzionalista, dentro e fuori la Cdl, non se ne sta a guardare. Oggi verrà presentato ufficialmente un referendum per l'abolizione del maggioritario. Del comitato promotore fanno parte Claudio Signorile (a nome dei "Socialisti uniti"), l'ex segretario del Ppi Bianco, l'udc Tabacci, l'oggi mastelliano Cirino Pomicino, il forzista Orsini, Stefania Craxi, la cossuttiana Cerusico, Pisicchio, Fiordaliso della Uil.