| Giovedì 23 Settembre 2004 - 18:21 | |

L'ingresso della Turchia nell'Unione europea sembra, purtroppo, imminente.
Un altro cavallo di Troia (in questo caso il riferimento è appropriatissimo) atlantico sta per varcare le debolissime mura di cinta dell’Europa.
L’ultimo ostacolo che sembrava impedire questo ingresso sta, infatti, per cadere.
Già, perché un ostacolo, un paletto che impediva agli europoliticanti di accettare la Turchia nell’Ue c’era.
Non si tratta però della palese politica filoatlantica ed antieuropea di Ankara e nemmeno del sostegno ai sionisti concesso dai Turchi.
Se qualcuno pensa poi a pregiudiziali anti islamiche è fuori strada (non si sa mai in clima di guerre di religione che appaiono e scompaiono secondo la convenienza dei media: palestinesi cristiani sono “integralisti islamici” e terroristi ceceni islamici sono “separatisti”).
Il sostanziale passo in avanti della Turchia verso l’Europa è stato annunciato ieri a Bruxelles. Il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha comunicato al commissario per l'allargamento Guenter Verheugen che l'adulterio non sarà reato. La Turchia approverà presto il suo nuovo Codice penale senza il contestato paragrafo sulla criminalizzazione dell'adulterio.
Il commissario per l'allargamento Ue non ha così perso tempo, dichiarando che “ora non ci sono ostacoli sul tavolo”. Per Verheugen “non vi sono più altre condizioni” che la Turchia debba rispettare per consentire la raccomandazione, utile all'apertura dei negoziati di adesione. Espriemndo infine la sua “ammirazione” e ringraziando la Turchia “'per la cooperazione”. E’ fuori di dubbio che l’introduzione, anzi la reintroduzione, di un simil reato fosse quanto meno illogica, ma ci sembra che ben altre dovessero essere le riserve dell’Europa verso un nuovo membro che ha sempre mostrato scarsissimo “senso europeo” e che per cultura, storia e tradizione non appartiene all’Europa. Tra l’altro gran parte del territorio turco in Europa proprio non è in senso geografico. Ma questo potrebbe essere irrilevante per gente come Gianfranco Fini, che vorrebbe nell’Ue pure l’entità sionista.
Vorremmo poi ricordare agli europoliticanti che esistono nazioni dove è condannato dal codice penale non solo l’adulterio, ma persino i “rapporti contro natura” tra coniugi.
Non si tratta di qualche posto governato dai talibani, ma dell’alleato (leggi padrone) principale degli euroaddomesticati: gli Usa. Già, in qualche Stato yankee è proprio così.
Andiamo a liberarlo? In modo umanitario, naturalmente.
Decio Siluro