BASTA !! BASTA!! BASTA!!!
CAPRI - Ieri i giovani industriali, dalla platea del loro raduno annuale a Capri, avevano bocciato la Finanziaria 2005. E oggi, sempre dallo stesso palco, il leader degli imprenditori, Luca Cordero di Montezemolo, definisce la legge di bilancio "di segno restrittivo". Il numero uno di Confindustria - dopo aver gridato "basta basta basta basta parlare di declino" - propone anche ai sindacati di costruire insieme un "nuovo patto sociale", e avanza "dubbi e sospetti" sulla riforma federalista del governo.
La Finanziaria
Gli imprenditori sono pronti a collaborare alla stesura del collegato alla manovra, a patto che si punti su tre priorità: il Sud, la tutela del potere d'acquisto e la competitività. Per ora, comunque, la Finanziaria "ha segno restrittivo"; ma il giudizio definitivo arriverà "solo alla fine dello "svolgimento di tutta la partita". E ancora: "Giusto fare sacrifici e dare un contributo al governo. Ma ci sono priorità come il Sud". E' il momento, insiste il leader degli industriali, di "passare da un buon metodo e da buone intenzioni ai fatti", perchè "ci vuole benzina per far partire la macchina".
L'appello ai sindacati
"Occorre ricostruire - dichiara Montezemolo - il sistema
degli ammortizzatori sociali. Ai sindacati propongo un nuovo patto per nuove relazioni industriali, un patto sociale che sappia riformarli". Il presidente di Confindustria invita sindacati a "riprendere i contenuti del lavoro della Commissione Onofri".
Il blocco del turnover
Sempre sul tema Finanziaria, Montezemolo, polemicamente, dice: "Vorrei vedere un reale blocco del turnover nel settore pubblico. Una misura indolore che normalmente si adotta nelle nostre aziende quando occorre far quadrare i conti".
Il Sud
Il Mezzogiorno, insiste Montezemolo, "è la più grande opportunità di questo Paese. Ma basta con assistenzialismo e statalismo, parliamo di incentivi e di infrastrutture e allora il Sud potrà essere una nuova frontiera". Per questo di dice "completamente d'accordo" con il leader dell'Udc Marco Follini, perchè "serve una politica fiscale per il Sud, con una fiscalità di vantaggio".
Le riforme
Su questo tema Montezemolo afferma di avere "molti dubbi" sull'impostazione del governo. C'è il sospetto, insomma, che con il nuovo Federalismo "il numero delle province aumenti, il personale pubblico si estende, di passo in passo, senza assorbire quello esistente". E che i costi e il fisco per i cittadini non si riducano, che la qualità dei servizi non migliorerà: "Ho solo dubbi in proposito e sono i dubbi degli imprenditori italiani".
Il declino
"Basta. Non facciamoci del male. Non userò mai più la parola declino. Basta, basta, basta, basta!". E' questo uno dei passaggi più forti del discorso del leader degli imprenditori.
No al blocco dei prezzi
Gli imprenditori sono contrari a un accordo
per bloccare i prezzi: "Un cartello è sbagliato - spiega Montezemolo - sia che porti ad un aumento dei prezzi, sia che porti ad una diminuzione".