C'erano 60 tonnellate di armi, fra cui dei missili, a bordo del cargo battente bandiera di Antigua sequestrato la scorsa notte dalla marina di Israele al largo di Cipro. Lo hanno riferito fonti della difesa israeliane che precedentemente hanno affermato che il carico di armi era destinato al movimento sciita libanese di Hezbollah.
Oltre ai missili, sul cargo, che ora si trova attraccato al porto israeliano di Ashdod, c'erano anche armi anticarro e mortai. Il capitano era di nazionalità polacca e l'equipaggio non ha opposto alcuna resistenza ai membri del commando israeliano che è salito sul cargo, ha precisato la radio israeliana.
Secondo il sito internet del quotidiano israeliano Haaretz, il cargo era partito dall'Iran e ha fatto scalo in Yemen e in Sudan prima di attraversare il canale di Suez.
Il Primo ministro, Benjamin Netanyahu, intanto, si è congratulato con "l'esercito, la marina e i servizi di sicurezza per questa operazione che ha impedito la consegna di armi in grado di minacciare le citta' israeliane".
Israele, che accusa Siria e Iran di fornire armi a Hezbollah e al movimento islamico palestinese di Hamas, ha proceduto a più riprese in passato a intercettazioni di navi che trasportavano armi. Il 3 gennaio 2002, unità della marina e dell'aeronautica israeliane sequestrarono nel Mar Rosso il "Karin A", una nave che trasportava 50 tonnellate di armi, in particolare razzi Katiusha, mine anti-carro, mortai e 1,5 tonnellate di esplosivi.
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