...di Pisanu

Il ministro dell’Interno, Beppe Pisanu, non è un uomo politico che ami mostrare i muscoli. Il che non significa che rinunci a perseguire con tenacia i suoi obiettivi.
Sul tema dell’immigrazione clandestina, che vede l’Italia in prima linea, per la sua posizione geografica di ponte verso l’Africa, ha lavorato per realizzare le intese necessarie con i paesi dell’altra sponda del Mediterraneo e per far capire le nostre ragioni in Europa, senza alzare i toni ma con grande fermezza.
Quando è stato pronto ha dato il via al ponte aereo che riporta in Libia gli immigrati clandestini, uno strumento che, oltre all’effetto immediato, ha quello, forse anche più importante, di scoraggiare l’immigrazione clandestina.
Tutto ciò è stato fatto nel rispetto della legislazione nazionale e dei trattati internazionali, anche se il commissariato Onu per i rifugiati non ne è convinto.
L’idea che tutti quelli che cercano di emigrare in Europa (in Libia si dice ne siano accampati quasi due milioni) debbano essere considerati rifugiati politici è una fesseria.
La realtà, ora ammessa anche dal commissario europeo competente, Antonino Vittorino, è che l’Italia è sottoposta a una pressione straordinaria e deve affrontarla da sola.
Ora che ha trovato il modo di farlo, con il trattato bilaterale con la Libia e il ponte aereo, anche gli altri paesi europei cominciano a rendersi conto delle responsabilità collettive.
Ora la Germania concorda sulla proposta italiana di costituire centri di smistamento degli immigrati nei porti di partenza, che, fino a pochi mesi fa, definiva campi di concentramento.
Spagna, Slovenia, Malta e Gran Bretagna si apprestano ad affiancare la marina italiana nel pattugliamento del Mediterraneo, volto anche a bloccare le carrette del mare, che tanto spesso finiscono in disastrosi naufragi, come quello dei giorni scorsi. Unendo diplomazia e fermezza, Pisanu vuole indurre l’Europa ad assumersi le sue responsabilità, e sembra ci stia riuscendo. Se non riuscirà a convincere un’opposizione dedita alla demagogia e disinteressata alla sicurezza, pazienza.

se "esisti", opposizione, batti un colpo

saluti