FIAT: AZIENDA, LAVORATORI ARESE IN MOBILITA' PER FINE CASSA.
LA FIAT SPIEGA CHE DAL 31 DICEMBRE SCATTA LA MOBILITA' PERCHE' FINISCE LA CASSA INTEGRAZIONE E
QUINDI I 494 LAVATORI DI ARESE RIMARREBBERO SENZA COPERTURA
SALARIALE.


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ESTENDERE LA LOTTA DEI LAVORATORI ALFA E ATM

Avviare il potente motore della lotta di classe

OCCORRE LO SCIOPERO GENERALE NAZIONALE DI 8 ORE
CONTRO IL GOVERNO DEL NEODUCE BERLUSCONI


La Cellula “Mao Zedong” di Milano del Partito marxista-leninista italiano esprime la propria solidarietà militante ai lavoratori Fiat e dell’indotto colpiti duramente dai provvedimenti di ristrutturazione; in particolare a quelli di Arese e Mirafiori che ormai è chiaro rischiano di perdere il posto di lavoro e la fabbrica in una volta sola. Noi appoggiamo con tutte le nostre forze la loro giusta lotta, che riguarda tutta la classe operaia, tutti i lavoratori e tutto il Paese, e li esortiamo a portarla avanti fino al conseguimento dei loro obiettivi, non avendo paura di usare le forme di lotta più dure e incisive, come i blocchi stradali, ferroviari e l’occupazione di tutti gli stabilimenti della Fiat. E’ una lotta giusta e di interesse generale, e perciò merita la solidarietà delle masse e delle forze politiche, sindacali, sociali, culturali e religiose amanti della giustizia sociale.
È altrettanto giusta e di interesse generale quella degli esemplari autoferrotranviari ATM colpiti dalla magistratura con l’orbace per aver difeso a viso aperto il diritto fondamentale allo sciopero e al rinnovo contrattuale; anche a loro giunga la nostra solidarietà.
Alla luce dei fatti nessuna fiducia può quindi essere concessa ai rappresentanti delle istituzioni locali - con alla testa Albertini, Formigoni e Ferrante - come a quelli centrali del governo del neoduce Belusconi.
Da Milano, quindi, va data una forte e fulminea risposta al governo – che sta attuando un vero e proprio massacro sociale a suon di stangate, leggi economiche e sociali come il Dpef di lacrime e sangue, la nuova finanziaria 2005, la controriforma pensionistica, scolastica e universitaria, il decreto sugli sfratti, non avere ancora rinnovato il contratto del pubblico impiego, i licenziamenti dell'Alitalia, il caro-vita, l'occupazione all'Iraq -, e ai padroni per i bassi salari, per le dure condizioni di lavoro, per i licenziamenti, per l'attacco al contratto nazionale.
Questa risposta non può che essere lo sciopero generale nazionale di 8 ore!



PARTITOMARXISTA-LENINISTAITALIANO
Cellula “Mao Zedong” di Milano

http://www.pmli.it