Buttiglione Divino
E’ entrato nel libro dei primati
In tutti e due ( il Guinness e quell’altro)
Unico ministro fratacchione dall’aspetto di primate ad essere trombato al Parlamento Europeo.
Occorre registrare che i suoi amici l’hanno presa bene e hanno rilasciato pacate e distensive dichiarazioni:
Berlusconi: «Integralisti, è una scelta oscurantista. Si comincia male».
Alemanno: «voto su Buttiglione atto grave contro l'Italia».
Lui se’ medesimo: «Discriminato perché cattolico, non abiuro»
Marco Follini, «Il voto contro di lui è espressione di un pregiudizio, lo respingeremo due volte, come cattolici attenti ai valori e come liberali custodi della libertà d’opinione».
l’azzurro Maurizio Lupi «Siamo all’epurazione. Adesso che cosa succederà? Dobbiamo forse aspettarci un’ondata di persecuzioni contro i cattolici?».
Roberto Calderoli: «Siamo di fronte a un pronunciamento ideologico con caratteristiche di discriminante razziale».
Senza contare la dichiarazione di Giovanardi cosi’ ficcante che i giornali stamattina nemmeno la riportavano
Eppure questo ex democristiano viene da lontano.
Ve lo ricorderete quando contese a Gerardo Bianco il simbolo DC e trovandosi in minoranza nel partito espulse la maggioranza!!
Poi con Mastella, altro cognome che non capisci mai se sono mezzi pieni o mezzi vuoti, fondo’ il famoso Partito Mutanda: comodo, soffice e teneva caldi i coglioni. Per coerenza coinvolsero anche Cossiga ma naufragarono nel tentativo di contendersi il posto di guida.
Residente nel Liechtenstein prendeva lo stipendio da quella Universita’ dove ha una Cattedra di Filosofia. Il principale sponsor di tale Universita’ era la Fondazione Banca di Roma e gli versava i suoi bei cinque miliardi su un bilancio consolidato di 900 milioni.
Questo avrebbe dovuto fare di lui un pacato professore, e invece comincio’ ad esibirsi con una serie di contorsioni, salti laterali carpiati con svicoli a mancina che nemmeno al Circo Orfei avevano visto tanto.
L’iniziativa politica piu’ interessante di quel periodo fu la GASTROCRAZIA che altri non sarebbe che l'arte di risolvere crisi sociali o malumori politici andando tutti a cena a casa di questo o a casa di quello.
"Ne uccide piu' la gola che la spada" viene da lontano e non e' certo il caso di parlare di nuovo edonismo, pero' e' indiscutibile che con l'avvento della Seconda Repubblica torno’ di moda la cucina, intesa come comune denominatore alla ricerca di similitudini, affinita', aggregazioni.
Aveva cominciato Berlusconi telefonando in diretta a Vespa per dirgli che il suo cuoco gli aveva riferito di una conversazione degli astanti, aveva continuato D'Alema contrapponendo il suo Gianfranco Vissani a cotanto Persichini, il cuoco che era riuscito persino ad accontentare quel difficilone tutto pane e scatole di sardine del Bossi a casa di Sua Emittenza.
E poi via con la zuppa di pesce di Gallipoli con Buttiglione e il patto della crostata in casa Letta, e via un dilagare di trasmissioni televisive coi Mengacci, Rosita Celentano, Sardella e pulzella, e risotti in diretta e biografie dei politici con le loro preferenze gastronomiche e il loro nulla da proporre gridando e litigando dopo pranzo.
Al culmine del suo filosofeggiare ventilo’ la proposta ( Buttiglione, da buon democristiano, le proposte le ventila, come le scoregge) che verra’ ricordata negli annali come
LA RICETTA BUTTIGLIONE
per l’elezione del Premier:
Tagliate Fini fini dei Follini coi Maroni
Impastate con Forza (italia) un pastone usando il Mattarellum.
Mettetelo in una Mastella poco profonda.. Aggiungete all’impasto ottenuto un mezzo CCD e mezzo CDU facendo attenzione a non fare troppo Casini.
Lasciate lievitare in una Bicamerale tiepida magari riscaldata, evitando l’urna.
Quando nel Calderoli comincia il cattivo odore infornare gli elettori.
Lasciare raffreddare all'aria aperta in una Loggia coperta, facendo attenzione ai Formigoni e Dal Verme.
Ma sara’ una nuova ricetta?
La ricetta Ce’.
Chissa’ dove l’avra’ Letta!
Tra le sue iniziative piu’ recenti si ricordano la famosa dichiarazione:
“"Una eventuale condanna di Berlusconi "sarebbe un segnale grave della dissociazione che si e’ prodotta tra una parte dei giudici e il sentimento dei cittadini"
la sua campagna per il controllo della prostituzione, ma non nei condomini ( poi gli spiegarono che condomini non erano piccoli condom e si calmo’)
e la richiesta delle dimissioni di rumsfield.
Il resto, e’ cronaca di questi giorni.
Tanto tuono’ per piovere
Che alla fine ha piotto.
Amen
Ho aggiornato qui:
BERLUSCONITE (E’ una malattia?)
http://berlusconite.blog.excite.it
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