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  1. #21
    Super Troll
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    In origine postato da Manuel
    L'unico errore è che spesso tu ed altri aprivate troppi thread contemporaneamente per il resto non si può addebitare alla vostra presenza alcun tipo di responsabilità sul fatto che qui sono mancati un numero sufficente di sostenitori del centrodestra in grado di tenervi testa e rispondere alle vostre provocazioni, naturali e pienamente legittime per chi si trova all'opposizione.
    ===
    LO SAPPIAMO CHE NON FACILE TROVARE IN TEMPO REALE COPIA INCOLLA UTILI A CONTESTARE VERITà INCONTROVERTIBILI.
    MA NON è BELLO PER QUESTA DESTRA FLIBERALE, COMPOSTA TUTTA DI GRASSI BORGHESI ,CENSURARE SEMPRE O ABBANDONARSI A CONTUMELIE
    su questo forum è meglio non rispondere ai fessi!
    voi nazifascisti di oggi e i vostri servi siete solo gli ayatollah E I TALEBANI dell'occidente..

  2. #22
    Silvioleo
    Ospite

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    Dal sito di Forza Italia ecco i punti salienti della Bossi-Fini e i principi che l'hanno ispirata.


    La legge 30 luglio 2002, n. 189
    L'esigenza di innovare profondamente la disciplina in materia di immigrazione (Turco-Napolitano), dopo più di quattro anni dall'entrata in vigore, ha costituito una necessità ineludibile.



    La filosofia che ispira la Bossi-Fini:
    a) promuovere un'accoglienza dignitosa per uomini e donne in fuga dalla povertà e dalla miseria, a volte dalle guerre e dalle persecuzioni, alla ricerca di un futuro migliore per sé e per i propri figli, che vogliono venire in Italia per lavorare legalmente ed inserirsi a pieno titolo nella nostra società, rispettandone le leggi e la cultura;

    b) contemperare le ragioni della legalità con quelle dell'accoglienza, le ragioni della sicurezza con quelle della solidarietà, in conformità a principi di civiltà e di rispetto autentico per la dignità di ogni persona;

    c) non spalancare le porte all'immigrazione, ma governare il fenomeno, a difesa soprattutto delle classi sociali più deboli, che sono le più indifese rispetto ad una immigrazione incontrollata, fonte di inquietudine sociale.

    I punti salienti della Bossi-Fini


    1) Il collegamento di un lavoro certo al permesso di soggiorno Il rilascio del permesso di soggiorno è vincolato al possesso di un contratto di lavoro che garantisca allo straniero di potersi procurare legalmente i mezzi di sostentamento per tutta la durata del suo soggiorno in Italia. Questo allo scopo di evitare (come accadeva con la Turco-Napolitano) che una volta ottenuto il permesso di soggiorno, l'immigrato, non riuscendo a trovare un lavoro regolare, sia costretto: a) ad accettare qualsiasi proposta di lavoro gli venga offerta, togliendogli in questo modo ogni possibilità di negoziare un lavoro dignitoso e giustamente remunerato; b) ad entrare nella criminalità e, alla scadenza del permesso di soggiorno, nella clandestinità.
    Inoltre il datore di lavoro deve fornire anche un alloggio dignitoso e deve essere in grado di garantire le spese per il rientro in patria dell'immigrato.

    2) L'effettività del sistema delle espulsioni
    Effettività dell'espulsione significa accompagnare l'immigrato clandestino nello Stato di provenienza, vale a dire capovolgere il sistema dell'espulsione per intimazione, che negli anni di governo del centrosinistra ha fatto restare in Italia decine di migliaia di stranieri ai quali è stato consegnato semplicemente un foglietto di via.
    La Turco-Napolitano si è rivelata in questa materia un vero fallimento: lo straniero che si vedeva recapitare una notifica con il provvedimento di espulsione, non faceva altro che darsi alla clandestinità. Con la Bossi-Fini invece la regola è l'espulsione immediata con accompagnamento alla frontiera, l'eccezione la mera notifica del provvedimento di espulsione.
    È ovvio che l'effettività dell'espulsione ha come condizione fondamentale la cooperazione con i Paesi dai quali proviene il maggior flusso di clandestini. Per raggiungere questo obiettivo la Bossi-Fini prevede una corsia preferenziale riservata nell'ambito della cooperazione allo sviluppo con quegli Stati che collaborano con l'Italia nella lotta all'immigrazione clandestina.

    3) Un maggiore rigore nei confronti dei trafficanti di uomini
    La Bossi-Fini, oltre all'istituzione della Direzione centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere, prevede una serie di interventi rigorosi nei confronti dei trafficanti di uomini:

    a) possibilità per navi militari o in servizio di polizia, di fermare, sottoporre ad ispezione ed eventualmente sequestrare imbarcazioni in acque nazionali o nella zona contigua alle acque internazionali,

    b) introduzione di sanzioni penali relative alla contraffazione o alterazione di documenti relativi al soggiorno di cittadini extracomunitari,

    c) introduzione di una sanzione amministrativa per chi non comunica l'ospitalità data allo straniero o la sua assunzione,

    d) introduzione del reato di immigrazione clandestina per chi favorisce l'ingresso illegale in altro Stato del quale la persona non e' cittadina o nel quale non ha la residenza permanente,

    e) uniformità della pena anche nel caso di reato commesso dal singolo,

    f) inasprimento delle pene per reati multipli o particolarmente pericolosi o inumani,

    g) estensione delle limitazioni nella concessione dei benefici penitenziari previste nei confronti di detenuti ed internati per specifici delitti (terroristi, eversori ed altri) anche ai detenuti per immigrazione clandestina. Lavori all'esterno, permessi premio e misure alternative alla detenzione sono previsti solo in assenza di elementi tali da far ritenere la sussistenza di collegamenti con la criminalità organizzata o eversiva,

    h) revoca del permesso di soggiorno se le autorità competenti stabiliscono che un matrimonio è fittizio.

    4) Nuove disposizioni per evitare la strumentalizzazione dell'asilo politico
    Il Governo sta lavorando a un intervento quadro di tipo organico in materia di asilo. Ha però ritenuto indispensabile inserire nella legge sull'immigrazione alcune disposizioni, che si ispirano ai principi indicati nella proposta di direttiva europea 578 del 20 settembre 2000, per le procedure applicate negli stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato e che rispettano quanto disposto dalla Convenzione di Ginevra e dalla Convenzione di Dublino in materia di diritto di asilo.
    Le norme contenute nella legge mirano, ad esempio, a evitare che prostitute raccolte sulle strade, le quali dopo il difficile lavoro di identificazione stanno per essere rispedite nel Paese di origine, si "ricordino", proprio mentre stanno salendo sull'aereo, di essere perseguitate per cause politiche o per altre cause e quindi si appellino alla possibilità di fruire della disciplina d'asilo per tornare a fare quello che facevano prima.

    IL RILEVAMENTO DELLE IMPRONTE DIGITALI
    I clandestini espulsi più volte sono rientrati in Italia muniti di false generalità. E' necessario che le forze dell'ordine dispongano di una possibilità di riconoscimento sicuro dell'identità dell'immigrato. Il riconoscimento tramite impronte digitali è oggi l'unico strumento a basso costo offerto dalla tecnologia. La prassi del rilevamento delle impronte digitali è una linea di tendenza che tra pochi anni sarà condivisa da tutta l'Europa. Esiste già una proposta di unificazione dei due grandi archivi Europol e Schengen per arrivare a un archivio comune, Eurodoc, che registri anche le impronte digitali

  3. #23
    Silvioleo
    Ospite

  4. #24
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    Ecco. Io comincerei proprio a parlare di Bossi-Fini e dei suoi risvolti politici, sociali ed anche economici
    Qualcuno nei giorni/mesi scorsi si lamentava di un paio di cose:
    1) i clandestini di Lampedusa e simili venivano rispediti al mittente con voli i cui costi erano alti, troppo alti;
    2) erano trattati in modo disumano.

    Io non ho dati aggiornati da postare in merito, ma credo sarebbe interessante vedere quanto effettivamente costa rimpatriare (e non espellere, visto che non è un'espulsione quella ai clandestini appena giunti ma una non-accoglienza) i clandestini via aerea. Ci sarebbe un metodo meno costoso?

  5. #25
    Silvioleo
    Ospite

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    Sentenze della Corte Costituzionale

    La SENTENZA N.222 ha dichiarato parzialmente illegittimo il comma 5 dell'articolo 13-BIS,imponendo che l'accompagnamento dell'immigrato illegale alla frontiera avvenga solo dopo la convalida dell'espulsione da parte del magistrato.Il Consiglio dei Ministri,nella seduta del 3 settembre 2004,ha approvato un decreto-legge che introduce nella legge sull'immigrazione una nuova procedura che rende necessario un giudizio di convalida da parte del giudice di pace(alla presenza di un difensore) per lo straniero che abbia ricevuto dal questore un provvedimento di espulsione

    LA SENTENZA N.223 invece,ha annullato quella parte del comma 5-quinquies dell'articolo 14 che prevede l'arresto obbligatorio dello straniero trattenutosi nel territorio dello Stato anche dopo il provvedimento di espulsione.Una direttiva del Ministero dell'Interno sottolinea che tale sentenza incide solo sulla misura cautelare dell'arresto e non intacca ne'il comma 5-ter,che dispone l'obbligo dell'espulsione con accompagnamento,ne'quella parte del comma 5-quinquies che prevede la facolta'di trattenimento in un centro di permanenza temporanea.L'applicazione di tali disposizioni procede dunque come in passato,in attesa che anche su questo punto il CdM si pronunci.

  6. #26
    Silvioleo
    Ospite

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    L'accordo Italia - Libia per la lotta al traffico di esseri umani

    Il nodo dell'immigrazione clandestina via mare è la Libia, riconosciuta da tutti come il collo dell'imbuto degli esuli di tutto il continente africano. Dopo una serie di incontri tra il ministro Giuseppe Pisanu ed il suo omologo libico Nasser El Mabruk, è stato raggiunto un accordo che prevede:





    fornitura dell'Italia alla Libia di mezzi per il controllo delle coste: aerei, motovedette, elicotteri, fuoristrada. La vendita è resa possibile dalla revoca dell'embargo nei confronti del Paese africano, avvenuta soprattutto per merito dell'azione italiana in sede europea ed internazionale. La revoca sarà ufficialmente ratificata alla riunione dei ministri dell'Unione europea che si terrà nei primi giorni di ottobre;
    addestramento delle forze di polizia libiche con l'invio di professionalità italiane per tenere corsi di formazione sulla gestione del fenomeno dell'immigrazione e sul contrasto al racket che la gestisce. Corsi di italiano sono già stati avviati presso l'ambasciata italiana di Tripoli. La formazione prevede anche corsi per la verifica del falso documentale, per le indagini di polizia scientifica e per l'uso di cani antidroga ed esplosivi;
    realizzazione di campi di accoglienza in territorio libico , grazie alla fornitura italiana di unità abitative e strutture logistiche. I centri saranno gestiti autonomamente dalla Libia, nel pieno rispetto della sua sovranità.
    Inoltre il filo diretto tra Roma e Tripoli verrà esteso alla "disponibilità piena ad operare al livello sia di scambio di informazioni sia di azioni specifiche di contrasto".

    Un primo esempio di questa collaborazione si è avuto alcune settimane or sono, quando la Libia ha accettato di accogliere gran parte degli 800 immigrati sbarcati in un fine settimana particolarmente tormentato.


    L'importanza dell'accordo Italia - Libia
    Questo accordo costituisce un passo unanimemente considerato decisivo per l'avvio di un dialogo tra Europa e Africa sui grandi problemi della sicurezza e dello sviluppo.


    Alla linea operativa seguita dal Governo con i Paesi di provenienza degli extracomunitari...
    sostegno ai Paesi d'origine dei flussi migratori, con piccoli e mirati interventi sul posto;
    gestione dell'immigrazione legale tramite accordi bilaterali e multilaterali con i singoli Paesi;
    lotta al traffico degli esseri umani ed all'immigrazione clandestina.
    ...si aggiungono ulteriori iniziative libiche...
    una nuova legge che inasprisce le sanzioni e le pene contro il reato di immigrazione clandestina
    l'istituzione di due Dipartimenti, uno per la sicurezza costiera ed uno per le frontiere terrestri
    2000 2001 2002 2003 2004*
    Clandestini sbarcati sulle nostre coste 26.817 20.143 23.719 14.331 9.707

    * dato parziale


    Calo di sbarchi di clandestini sulle nostre coste tra il 2002 e il 2003 -40%

    Stranieri allontanati dall'Italia tra espulsioni e respingimenti 42.317 (dato parziale 2004)

    Il 5 ottobre 2004 partirà l'operazione (esclusivamente europea) "Nettuno 3" che prevede il controllo, in mare e dal cielo, delle acque internazionali più frequentate dalle navi che praticano il traffico di esseri umani. Allo "scudo difensivo" parteciperanno Italia, Malta, Gran Bretagna, Slovenia e Portogallo

  7. #27
    Veneta sempre itagliana mai
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    Silvioleo, riusciresti quando puoi recuperare quei famosi decreti attuativi, sempre se son stati firmati ed emanati, per far funzionare la legge Bossi-Fini?

  8. #28
    Silvioleo
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    In origine postato da UgoDePayens
    Ecco. Io comincerei proprio a parlare di Bossi-Fini e dei suoi risvolti politici, sociali ed anche economici
    Qualcuno nei giorni/mesi scorsi si lamentava di un paio di cose:
    1) i clandestini di Lampedusa e simili venivano rispediti al mittente con voli i cui costi erano alti, troppo alti;
    2) erano trattati in modo disumano.

    Io non ho dati aggiornati da postare in merito, ma credo sarebbe interessante vedere quanto effettivamente costa rimpatriare (e non espellere, visto che non è un'espulsione quella ai clandestini appena giunti ma una non-accoglienza) i clandestini via aerea. Ci sarebbe un metodo meno costoso?
    io credo sia il metodo migliore e sicuramente il + rapido...mi sembrano fra i soldi spesi meglio...non cercherei un risparmio in questo campo ecco...

  9. #29
    Silvioleo
    Ospite

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    In origine postato da pensiero
    Silvioleo, riusciresti quando puoi recuperare quei famosi decreti attuativi, sempre se son stati firmati ed emanati, per far funzionare la legge Bossi-Fini?


    La legge Bossi-FiniFUNZIONA GIA' salvo i 2 articoli relativi alla disciplina del diritto d'asilo, per i quali fino all'entrata in vigore del regolamento di attuazione continuano ad applicarsi le norme originali del 1990-1998.
    La legge prevedeva che entro 4 mesi dalla pubblicazione (cioè al più tardi entro la fine gennaio 2003) il Governo, sentito il parere del Consiglio di Stato, adottasse il regolamento di attuazione della nuova legge, concernente le
    procedure informatiche ; entro 6 mesi sempre dalla pubblicazione della nuova legge (al più tardi fine marzo 2003) il Governo, sentito il parere del Consiglio di Stato che deve esprimersi entro 45 giorni, avrebbe dovuto adottare il regolamento modificativo del regolamento di attuazione del T.U. Ed entro 6 mesi dalla pubblicazione della nuova legge (ancora entro la fine di marzo 2003) il Governo, sentito il parere del Consiglio di Stato che deve esprimersi entro 45 giorni, avrebbe dovuto adottare il regolamento di attuazione delle nuove norme sull'asilo , alla cui entrata in vigore quelle norme saranno applicabili.
    A tutto ciò va aggiunto che, nel frattempo, potrebbero entrare in vigore molte direttive comunitarie in materia di immigrazione ed asilo che dovrebbero comportare l'obbligo per l'Italia di apportare entro termini piuttosto brevi nuove ed ulteriori modifiche legislative alle norme in materia di immigrazione ed asilo, poiché la nuova legge contrasta in molte parti con le proposte di direttive comunitarie (il Consiglio europeo tenutosi a Siviglia nel giugno 2002, infatti, ha formalmente richiesto di adottare definitivamente: entro il dicembre 2002 la proposta di direttiva sullo Stato responsabile dell'esame della domanda d'asilo, entro giugno 2003 la proposta di direttiva sulla definizione di rifugiato e sul contenuto dello status, la proposta di direttiva relativa al ricongiungimento familiare, la proposta di direttiva relativa allo status dei residenti di lungo periodo, ed entro il 2003 la proposta di direttiva relativa alle procedure per l'esame delle domande di asilo.


    Io di questi regolamenti non trovo traccia,credo che tuttora non siano stati emanati...perlomeno non lo erano ai primi di settembre,ma magari mi son perso novita'...

  10. #30
    Silvioleo
    Ospite

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    Ancora dal sito di Forza Italia


    Immigrati clandestini: emersione e regolarizzazione
    La legge 9 ottobre 2002, n. 222 (DL 195/2002)
    L'obiettivo raggiunto dal provvedimento è stato quello di togliere dall'illegalità lavoratori che già da tempo avevano una collocazione nel mondo produttivo o in attività di assistenza, a completamento di quanto previsto dalla legge Bossi-Fini sull'immigrazione.
    La legge 222/2002 ha dato la possibilità ai datori di lavoro che avevano alle proprie dipendenze lavoratori extracomunitari sprovvisti del permesso di soggiorno di procedere alla regolarizzazione dei lavoratori stessi, procedendo alla stipula di un contratto di soggiorno per lavoro subordinato a tempo indeterminato o a tempo determinato per durata non inferiore a un anno.

    Un anno per completare l'iter di regolarizzazione: record assoluto della pubblica amministrazione
    L'evasione delle 250 mila pratiche della sanatoria del 1998 durò due anni e mezzo, lasciando una coda di 35 mila pratiche inevase (86% pratiche evase sul totale).
    Le domande presentate agli sportelli nel corso della regolarizzazione voluta dal governo Berlusconi sono risultate quasi il doppio di quelle previste (700.000 contro 400.000). La riorganizzazione degli uffici preposti alle operazioni inerenti a questa regolarizzazione (rilascio del permesso di soggiorno, firma del contratto di lavoro, apertura della posizione fiscale e previdenziale), ha consentito di rispettare i tempi programmati e di giungere perciò alla pressoché totale evasione delle pratiche (97,3% sul totale) nei tempi programmati: un anno.



    Il pagamento dei contributi da parte dei lavoratori immigrati regolarizzati costituisce un ulteriore valido motivo a favore dell'azione del Governo. L'operazione ha fruttato alle casse dello Stato 353 milioni di euro, e alle Poste 50 milioni di euro.
    Gli introiti previsti dal pagamento dei contributi ammontano a 5.400 milioni di euro all'anno (10.456 miliardi di vecchie lire).

 

 
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