dal quotidiano LIBERO di oggi
" « In una cassa i segreti del Pci »
di MARIO PRIGNANO “
ROMA - « C’è una cassa, nel sottoscala di un ex ufficio governativo di una capitale dell’est europeo » . Gustavo Selva sorride, ha già detto più di quel che si proponeva di dire. L’intervista era partita come un commento alle vicende in parte note in parte ancora tutte da scoprire che hanno riacceso i riflettori su Mitrokhin e, s o p r at t u t t o, su Armando Cossutta. Dei vari ” sbianchettamenti”, delle operazioni portate avanti dai governi di sinistra per impedire che sul dossier Impedian si sapesse tutto quello che c’è da sapere, Selva non si meraviglia affatto. Ne ha viste e sentite troppe, lui romagnolo e perfino, come racconta a Libero, comunista mancato: « Un giorno il sindaco di Riolo Terme mi manda a chiamare e mi fa: il partito ha bisogno di giovani come te. Io faccio: quale partito? Il partito unico è finito. E lui: il solo, grande, glorioso partito comunista. Il giorno dopo sono andato nella sezione della Dc mi sono iscritto: avevo diciannove anni » . Alla fine della chiacchierata, il mancato comunista, oggi uomo di punta del partito di Gianfranco Fini, butta là la sua bomba. Una cassa? Dove? Piena di cosa? « Si tratta di documenti risalenti alla Guerra fredda: bollette, ordini di pagamento, ricevute di versamenti » . Da chi a chi? « Non le dico di più. Se non che spero di riuscire a poter rendere pubblico questo materiale entro tempi ragion evo l i » . Un mese, due? « Spero, sì » . La sinistra parlerà di manovra elettorale. « Lo vedremo » . Così come parlò di manovra a suo tempo, quando prese il via l’inchiesta parlamentare su M i t ro k h i n . « Invece mi sembra che quell’inchiesta stia ” producendo risultati non da poco. L’insabbiamento vi fu, eccome » . Perché, secondo lei? « Come, perché » Ci fuqu alche motivo particolare per evitare che alcune cose non si s ap e s s e ro ? « Ovviamente. In quel momento governava Dini, e Cossutta, che avrebbe potuto contribuire a sfiduciarlo, all’ultimo momento cambiò idea e decise che Dini doveva rimanere al suo posto » . Tutto qui? « Lei dimentica gli effetti che il finanziamento sovietico ha avuto sull’evoluzione della società italiana, sui nostri costumi, sulla formazione di una coscienza comune, sulla concezione che ci siamo formati della storia recente. Fu un tentativo, riuscito, di espugnare dall’interno le casematte del potere borghese, come recitavano i sacri testi del marxismo militante » . C’è chi obietta che quello che il Pci fece con l’Urss, la Dc lo fece con gli Usa. « Certamente. E Cossutta dovrebbe esserne grato, sennò chi gli avrebbe garantito la libertà che gli viene garantita oggi in un Paese che lui ha combattuto per tanto tempo? » . Combattuto, dice? « Quei soldi che arrivavano dal Pcus servirono a finanziare battaglie antioccidentali come quella contro i missili a Comiso, servirono a costruire false accuse contro gli americani durante la guerra di Corea. Come pensa che la federazione di Ravenna potesse mantenere cento, dico cento, funzionari del Pci? Lo sa che ogni federazione aveva il suo settimanale? Per non parlare delle case editrici, la Editori riuniti e Rinascita, ad esempio, ma anche le scuole di partito, la Cgil. Prenda le cooperative rosse » . P re n d i a m o l e . « Chi pensa che abbia preso il meglio delle “ commesse per la ricostruzione di quei Paesi africani che negli anni Settanta ricadevano nella sfera sovietica? » . Le coop rosse. « S i c u ro » . Dopo tutto erano soldi che finivano in Italia, l’economia nazionale ne avrà pur tratto qualche benefic i o. « Non credo proprio, visto che comunque parliamo di aziende abituate a girare gli utili al partito, sotto forma di sponsorizzazioni o altro. Considerati i legami con il Pcus si trattava di favori dovuti, che ovviamente venivano gestiti nel modo migliore dal punto di vista della causa comunista » . Viene da chiedersi in ” cambio di tutti questi soldi cosa offriva il Pci all’Unione sovietica. Spionagg io? « Senza dubbio. Quella del Pci fu un’attività di spionaggio a volte condotta in maniera perfino troppo disinvolta. Si facevano pagare per notizie che in realtà erano riportate dalla stampa. Il giornale tal dei tali scriveva che era cambiato il comandante dei carabinieri e loro la vendevano come notizia r iservata » . Insomma, bluffavano. « Diciamo che prendevano i soldi anche per passare informazioni di dominio p u bbl i c o. Un risultato però sono riusciti ad ottenerlo ed è un risultato clamoroso, del quale paghiamo ancora le conseguenze » . Di che si tratta? « Tramite le loro case editrici e le loro ricostruzioni storiche hanno convinto anche i più accesi anticomunisti che il comunismo non c’è più. La grande vittoria di Cossutta e di chi per decenni lo ha foraggiato per tramare contro l’Italia consiste nel fatto che i pochi anticomunisti rimasti oggi sulla piazza sono tutti portati a dire: basta con questo anticomunismo, ormai il comunismo è morto » . Ha sentito il Papa? Comunismo, male necessar io. « Necessario, ma pur sempre male. E comunque voglio leggere il libro, prima di fare commenti » . Onorevole Selva, come finirà? « Non lo so. So solo che, contrariamente a quanto predicano le leggi del comunismo e nonostante l’opposizione di chi vuole tenere tutto nascosto, la verità verrà a galla » . Tutta la verità? « Le ho appena detto che c’è ancora molto materiale su cui indagare. Oggi parliamo del dossier Mitrokhin. Ma è proprio sicuro che la verità sia contenuta tutta solo lì dentro? » . "
Saluti liberali