violenza e teppismo
Adesso si cerca il dialogo
AMELIA-La "battaglia" notturna di lunedì scorso, quando due gruppetti di idee politiche completamente diverse sono venuti alle mani provocando qualche ferito e una serie di danni ad alcune auto in sosta,ha lasciato strascichi ed interrogativi in vari ambienti cittadini."Ma come si fa-si chiedono in molti-ad azzuffarsi per una cosa come la politica?".Venire alle mani è sempre sconveniente e pericoloso ma giovani ma giovani che escono sanguinanti per una idea politica diversa dagli altri non dovrebbero proprio starci soprattutto ad Amelia,cittadina tranquilla.Eppure è successo.Amelia dunque non è più quell'isola felice che in molti andavano descrivendo,anche se fatti di tale gravità sino ad ora non si erano mai visti.Qualche scritta inneggiante ai tempi che furono,qualche intimidazione a persone con la pelle scura,qualche invito a far ritorno a casa a immigrati appena giunti in città,ma assalti come quello di lunedì non si erano mai verificati.Certo quegli atti non erano giustificabili ma sinora nessuno era dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso.
La città ha prontamente reagito all'episodio di violenza e sta cercando di placare gli animi a tutti i livelli.Si sta pensando,con il sindaco schierato in prima linea,alla realizzazione di un incontro dove,in un clima di pace e comprensione,poter confrontare le idee dei vari gruppi anche se questi sono su fronti opposti.Si vuole inoltre organizzare una manifestazione in piazza;la speranza di tutta la città è che sia pacifica.
Da Il Giornale dell'umbria del 15/10/04