Almeno uno ha pagato, gli altri tre fanno pure i divi ora che hanno il culetto al sicuro


Mercenari al servizio degli Stati Uniti. Questo erano gli ex ostaggi italiani sequestrati in Iraq per 56 giorni il 12 aprile scorso Cupertino, Stefio, Agliana e Quattrocchi (quest'ultimo ucciso dai rapitori). Lo dice il Giudice per le indagini preliminari di Bari: "Erano veri e propri fiancheggiatori delle forze della coalizione e questo spiega, se non giustifica, l'atteggiamento dei sequestratori nei loro confronti".

Il provvedimento del gip del Tribunale barese Giuseppe De Benedictis è quello con cui, nelle scorse settimane, ha imposto il divieto di espatrio (poi annullato dal Tribunale del riesame) a Giampiero Spinelli, il trentenne di Sammichele di Bari amico di Cupertino, indagato per arruolamenti o armamenti non autorizzati al servizio di uno Stato estero (articolo 288 codice penale).

Esaminando il ruolo della società "Presidium corporation" con sede alle Seychelles, attraverso la quale - secondo l'accusa - Spinelli ha compiuto a Sammichele di Bari i reclutamenti degli italiani, il gip scrive che essa è "un centro di addestramento ed arruolamento di mercenari (o peggio, come farebbe pensare la scelta della sede centrale in un paradiso fiscale e la relativa tranquillità che offre...)". Era già emerso che Salvatore Stefio era uno dei referenti della Presidium.

Spinelli è accusato "in concorso con altre persone" di aver arruolato personalmente a Sammichele di Bari Umberto Cupertino e Maurizio Agliana "affinché militassero in territorio iracheno in favore di forze armate straniere (anglo-americane, per la precisione) in concerto e in cooperazione con le medesime, in contrapposizione a gruppi armati stranieri".



Nel provvedimento il magistrato aggiunge che le indagini sinora compiute "hanno consentito di accertare che era effettivamente vero quanto ipotizzato, subito dopo il sequestro dei quattro italiani in Iraq, che essi erano sul territorio di quel Paese in veste di mercenari, o quantomeno, di 'gorilla' a protezione di uomini di affari in quel martoriato Paese".

IRAQ LIBERO. DAGLI USA E DAI LORO SERVI!!!