Chi sarà il futuro leader repubblicano?
Previsioni e commenti
Dopo George W. Bush il Partito repubblicano non ha più avuto un leader di livello nazionale. La candidatura presidenziale di John McCain nel 2008 era per molti versi dovuta al suo ruolo di precedente competitor dello stesso Bush. Il leader da molti considerato in pectore, vale a dire Rudolph Giuliani, ha fallito miseramente l'obiettivo non riuscendo a catalizzare intorno a sè l'anima conservatrice del partito. Poteva essere della partita anche Jeb Bush, il fratello minore di W., ma un terzo Bush era decisamente troppo per un popolo repubblicano quale quello americano, tradizionalmente diffidente verso le dinastie politiche. Mitt Romney era per molti versi il candidato perfetto e in quanto tale è stato supportato dall'influente National Review, ma ha pagato il fatto di essere di religione mormone. Così alla fine la wild card evangelica è stata quella di Sarah Palin, combattiva hockey mom dell'Alaska, che ha conquistato la candidatura alla vice-presidenza dividendo in due la nazione: amata dalla base conservatrice per le sue posizioni antiabortiste e socialmente conservatrici, odiata visceralmente dai progressisti e dai radicali per gli stessi motivi.
Ad un anno di distanza dalla sconfitta elettorale contro Obama e a tre dalla futura sfida presidenziale i repubblicani ancora devono scegliersi il loro leader. I nomi sul tavolo sono più o meno gli stessi di un anno fa: Romney, Palin, Huckabee, Gingrich, Pawlenty, Jeb Bush, Jindal, etc. Tra un anno le importantissime elezioni di mid-term chiariranno probabilmente una situazione che al momento appare difficile da decifrare. Per quanto ci riguarda, possiamo soltanto monitorare i vari sondaggi che circolano già sulla questione e commentarli cercando di capire in anticipo chi sarà il favourite son del GOP che correrà contro Obama nel 2012.