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Ortodossia
La Lega vola, il Pd sale al 45%
Il Pdl cede consensi, Udc stabile, Idv in calo. Rossi il candidato più gradito
Lega nord oltre l´8 per cento alle prossime regionali, col Pd al 45 e il Pdl che sfiora il 28. E´ questa la previsione di voto in Toscana che emerge dal recentissimo sondaggio realizzato dall´istituto Ipsos
su un campione di 800 elettori con più di 18 anni intervistati il 3 e 4 novembre per telefono (con metodologia Cati) su commissione del Pd nazionale. Il margine di errore statistico dell´indagine è calcolato tra lo 0,7 e il 3,5 per cento in più o in meno, quindi le cifre dovrebbero essere molto vicine alla realtà. Il vero oggetto del sondaggio, comunque, sono le elezioni primarie che il centrosinistra ha fissato per il 13 dicembre per scegliere il candidato che correrà per la presidenza della Regione, ora che Claudio Martini ha finalmente sciolto la riserva annunciando di non avere intenzione di ripresentarsi.
E la prima informazione che si ricava dall´indagine Ipsos è che il 70 per cento delle persone contattate non sanno assolutamente che si faranno le primarie, men che meno che si terranno la seconda domenica di dicembre. E l´ignoranza è spalmata in ogni orientamento politico, sia di elettori genericamente di centrosinistra che dei sostenitori del Partito Democratico. Ma al 70 per cento di scarsa o inesistente informazione sulla data corrisponde un´analoga percentuale di interesse per la consultazione allargata agli elettori, che dichiarano un gradimento generalizzato per l´iniziativa politica che permette di decidere non solo il nome del candidato presidente ma anche quelli dei candidati al consiglio regionale dei partiti della coalizione che si sottopongono alla prova delle urne.
Veniamo ai nomi del Pd "testati" da Ipsos. Sono tre, quelli degli assessori regionali Enrico Rossi, Federico Gelli e Riccardo Conti, potenzialmente in gara per la successione di Martini. La prima domanda riguarda la "notorietà" del candidato. Il più conosciuto risulta il responsabile della Sanità della giunta regionale Enrico Rossi col 20 per cento, seguito da Conti col 12 e da Gelli col 10 per cento. Il 58 per cento restante del campione risponde "non conosco" oppure "non ho idea". A quelli che affermano di sapere chi siano i candidati proposti dal sondaggio viene chiesto di esprimere un´indicazione di gradimento. Sommando le risposte "molto" e "abbastanza" (la altre opzioni sono "non so", "poco", "nessuno") al primo posto si piazza Rossi con il 63 per cento, al secondo Gelli e Conti col 48 a pari merito: anche in questo caso Conti e Gelli sono ad un´incollatura, se non addirittura sovrapponibili.
L´ultima parte dell´indagine è mirata ad esplorare le intenzioni di voto proporzionale alle regionali del 21 e 22 marzo 2010. E qui arrivano le vere sorprese. Secondo la fotografia Ipsos di questo inizio novembre i bossiani sarebbero destinati a raddoppiare i loro voti: alle Europee del 7 giugno la Lega aveva il 4,3 per cento mentre nel sondaggio ottiene l´8,2. Un boom di consensi che andrebbe a scapito del Pdl, che dal 31,4 delle Europee scende al 27,9. Stabile invece l´Udc che aveva il 4,6 e nell´indagine ottiene il 4,3. Cresce molto il Pd: aveva il 38,7 a giugno e nell´indagine sale al 45 per cento, mentre Rifondazione (associata nella ricerca ai Comunisti italiani) dal 5,2 andrebbe al 4,8 e "Sinistra e libertà" che aveva il 3,5 alle Europee scende al 2,4: in realtà alle regionali questa formazione non si ripresenterà. Non sembrano rosee le prospettive neppure per Di Pietro: l´Italia dei Valori in Toscana aveva a giugno il 6,8 e nel sondaggio si ferma al 4,9. I Radicali dal 2,6 sarebbero destinati a scendere allo 0,5.
(06 novembre 2009)
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