E così il contestatissimo segretario personale di Buttiglione organizzava il famoso pulman di Prodi...
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Contro Rocco Buttiglione e il suo braccio destro, Giampiero Catone, il centrosinistra ha sparato a zero. Con una vistosa eccezione.
Tra i motivi dell'ostracismo dell'Europarlamento a Rocco Buttiglione (che ha provocato il rinvio al 17 novembre del varo della nuova Commissione Ue), ha avuto di sicuro il suo peso anche la campagna contro il personaggio che al filosofo è considerato più vicino e che con ogni probabilità sarebbe andato a collaborare con lui a Bruxelles, e cioè il commercialista Giampiero Catone.
Una campagna che è partita dal centrosinistra italiano, ma con una vistosa eccezione, rappresentata dalla Margherita. Eccezione che, raccontano in Transatlantico i «margheritini» dalla memoria lunga, ha una sua spiegazione. Catone, che ora è oggetto di alcune inchieste giudiziarie, vanta anche una piccola ma significativa esperienza al fianco di un altro professore, Romano Prodi, collaborando alla Nomisma tra il '94 e il '96.
Catone fu tra coloro che si prodigarono per organizzare il famoso pulmann, partecipò alla raccolta di fondi per la campagna elettorale e ricevette perfino l'offerta di un collegio alla Camera, quello di Rieti. Offerta che sarebbe stata sdegnosamente rifiutata, nella convinzione (risultata poi errata) che si trattasse di un collegio impossibile. Poi, dopo le elezioni del '96, in occasione di una riunione alla Centesimus annus, l'associazione vaticana alla quale aderiscono molti imprenditori cattolici, l'incontro con Buttiglione.