CINA/ GOVERNO HA CHIUSO 1.600 INTERNET CAFE' IN SEI MESI
30/10/2004 - 115
Il governo promuove un uso morale della Rete
Pechino, 30 ott. (Ap) - Dopo sei mesi dall'inizio di una massiccia campagna per eliminare la presenza di pornografia e videogiochi violenti dal web, il governo cinese ha chiuso 1.600 internet cafè, comminando multe pecuniarie per un totale di 12 milioni di dollari. Lo ha riferito oggi il ministero della Cultura cinese.
L'attività di altri 18mila internet cafè è stata sospesa per accertamenti, 445 persone sono state arrestate mentre 1.125 siti pornografici sono stati chiusi da luglio.
La campagna di Pechino, finalizzata alla difesa di un uso morale della Rete, ha colpito i proprietari degli internet cafè pubblici, che permettono ai bambini di giocare via web con videogames violenti e non controllerebbero a dovere i contenuti (per lo più di carattere sessuale, secondo il governo) che transitano sui pc in affitto nei loro locali. Nel mirino della censura cinese si trovano anche i siti esteri e quelli giudicati sovversivi.
Le autorità cinesi hanno ispezionato 1,8 milioni di internet café da marzo, punendo quelli trovati senza licenza e quelli dove i bambini usavano viedogames violenti destinati agli adulti. La Cina conta su 87 milioni di internauti, seconda soltanto agli Usa per utenti online.
"Pornografia, scommesse, violenza e problemi del genere hanno influenzato negativamente il sano sviluppo di Internet in Cina", ha detto Zhang Xinjian, portavoce del ministero della Cultura all'agenzia di stampa Xinhua.
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