User Tag List

Pagina 2 di 3 PrimaPrima 123 UltimaUltima
Risultati da 11 a 20 di 23
  1. #11
    Forumista assiduo
    Data Registrazione
    02 Jul 2012
    Messaggi
    8,634
     Likes dati
    15
     Like avuti
    11
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione da Intervento Principale di by Paolo Arsena
    Poi c'è il discorso dei partiti.
    Non essendoci questa corsa all'unico vincitore del collegio, ma una ripartizione dei punti in modo proporzionato al peso delle singole forze, automaticamente si sfalda lo schema bipolare, e si ridà fiato ai partiti.
    Tu mi dici: così però ne avremmo a decine. Io ti rispondo che così è stato nel vecchio sistema. Ma se noi applichiamo uno sbarramento al 3 o al 4%, chi non raggiunge quella percentuale non entra in parlamento. Addio quindi partitini. Si dovranno aggregare per raggiungere l'obiettivo. Si disgregheranno subito dopo? Tutto è possibile, ma è senz'altro più probabile che convenga tenere in piedi un progetto di unione che gli garantisce una prospettiva politica vitale, piuttosto che guadagnarsi la pagnotta parlamentare e poi ricominciare tutto daccapo all'elezione successiva. Anche perché la gente non è scema. Se capisce il trucco, non li vota più.

    Ho voluto chiarire questa dinamica, anche se è ben conosciuta da tutti, proprio per evitare che una prossima volta, alla parola proporzionale si affianchi il vecchio concetto della Prima Repubblica. Parliamo di una cosa diversa. Di un correttivo micidiale che non è stato fatto a suo tempo proprio perché spaventava troppo. E si è preferito stravolgere un meccanismo, arrivando all'aberrazione odierna, pur di tenere in vita ogni sorta di particolarismo becero.

    Questa poi è solo la base. Al sistema proporzionale si possono associare le formule più disparate: dall'elezione diretta del premier a quella del capo dello Stato, dal premio di maggioranza alle norme antiribaltone, e chi più ne ha più ne metta.
    Intanto limitiamo la proliferazione partitica nel rispetto però della rappresentatività parlamentare. Rimettiamo la politica nelle mani dei partiti (cioè della gente) e non di uomini provvidenziali o unti dal Signore. E ripristiniamo una democrazia più contigua all'elettore. Se ci troviamo d'accordo su questo, poi possiamo decidere le regole che ci consentiranno di avere governi stabili e possibilità di ricambio.
    "Nelle mani dei partiti (cioè della gente)"? Le due cose non sono sinonimo. I partiti non sono l'opinione pubblica; sono degli strumenti di partecipazione dei cittadini alla vita politica, dei quali fa parte una minoranza attiva. Sono mezzi: necessari, ma pur sempre mezzi.

    Detto questo, bisogna tenere presente che il maggioritario che è stato applicato in Italia è un maggioritario imbastardito proprio dai correttivi proporzionali che, a suo tempo, sono stati voluti. E' stata la ripartizione proporzionale di una parte dei seggi che ha aiutato a tenere in vita la frammentazione politica, in aggiunta alla scelta di adottare il maggioritario secco invece del doppio turno (anche se il sistema migliore resta quello del voto trasferibile, che unisce la rappresentatività del voto alle esigenze di sintesi).

    Poi non si capisce una cosa: vuoi un sistema frammentato o un sistema con pochi partiti grandi? Perchè, se vuoi un sistema frammentato, allora il proporzionale ti aiuta. Il proporzionale soddisfa proprio le esigenze di rappresentatività. Qualunque sbarramento si applichi, è relativamente facile per un partito sopravvivere anche all'esterno delle coalizione. Del resto, se l'esigenza della rappresentatività è importante, la soglia di sbarramento non può essere troppo alta. Un partito, con il proporzionale e una soglia di sbarramento non troppo alta come quella che indichi tu, può sopravvivere benissimo anche al di fuori della coalizione. E il potere d'interdizione che tu lamenti può comunque esercitarlo.

    Tutti coloro che, invece, volevano superare il "particolarismo becero" di cui parli erano, non a caso, a favore del maggioritario. Lo sono anch'io, che sono fautore che un partito come il nostro non serva a raggranellare il 2 per cento invece dell'1 per cento, ma serva a far sì che esista una componente repubblicana, il più possibile forte e autorevole, all'interno di una formazione politica più ampia.

  2. #12
    laico progressista
    Data Registrazione
    07 Jun 2009
    Messaggi
    5,279
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Andiamo con calma, perché il raggio della discussione si allarga e diventa difficile mettere in fila il discorso.

    Citazione da Intervento Principale di by Jan Hus
    Appunto. I cittadini scelgono chi li rappresenta , ma non chi li governa.

    Questo in tutti i paesi in cui si vota con il proporzionale, non soltanto in Italia. In Italia i difetti del proporzionale sono stati macroscopici, ma questo difetto c'è in tutti i sistemi in cui si vota con il proporzionale, a meno che i partiti non siano ridotti a due o tre al massimo (come in Spagna) oppure a meno che non si riproduca comunque lo schema bipolare (come in Svezia).

    Siccome io penso che i cittadini dovrebbero avere soprattutto la possibilità di scegliere chi li governa, più che chi li rappresenta, credo che il proporzionale, da questo punto di vista, sia molto difettoso. Se invece si pensa che i cittadini dovrebbero scegliere soprattutto chi li rappresenta, allora è giusto preferire il proporzionale.
    Io credo che i cittadini debbano scegliere chi li rappresenta e chi li governa, senza sacrificare nessuna delle due istanze. La base per assecondare il primo scopo è il sistema proporzionale (con sbarramento però, ma ci ritorno dopo). Non sono poi un purista del proporzonale, altrimenti ricadrei facilmente nell'acquitrino della Prima Repubblica. Ritengo, come dicevo precedentemente, che su questa base si possano poi apportare correttivi opportuni (il premio di maggioranza), e associare un'elezione diretta del premier adeguatamente bilanciata. Così si verrebbe incontro alla necessità di decidere chi ci governa.
    In sostanza, ritengo il proporzionale migliore del maggioritario, oltre che per una questione di principio, anche perché la scelta e la presentazione dei candidati è più aperta e non blindata, e perché ogni forza politica può presentarsi autonomamente e contare i propri voti, senza doversi omologare in un gruppo eterogeneo, alla conquista del 51%. E ritengo possibile in questa cornice, stabilire regole che ci consentano di scegliere il governo e di renderlo stabile.

  3. #13
    laico progressista
    Data Registrazione
    07 Jun 2009
    Messaggi
    5,279
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione da Intervento Principale di by Jan Hus
    "Nelle mani dei partiti (cioè della gente)"? Le due cose non sono sinonimo. I partiti non sono l'opinione pubblica; sono degli strumenti di partecipazione dei cittadini alla vita politica, dei quali fa parte una minoranza attiva. Sono mezzi: necessari, ma pur sempre mezzi.
    A meno che non si ambisca ad una democrazia diretta, i partiti devono essere considerati espressione del sentimento popolare, pur con tutti i loro difetti. In una democrazia rappresentativa la gente delega i partiti a decidere. Se poi oggi va di moda sparare sui partiti sull'onda di un imperante populismo demagogico, ciò non toglie che personalmente credo molto nella loro funzione democratica.
    Altrimenti non mi troverei qui a combattere i personalismi dei Prodi, dei Berlusconi, dei Di Pietro, degli Sgarbi e dei Pannella.


    Citazione da Intervento Principale di by Jan Hus
    Detto questo, bisogna tenere presente che il maggioritario che è stato applicato in Italia è un maggioritario imbastardito proprio dai correttivi proporzionali che, a suo tempo, sono stati voluti. E' stata la ripartizione proporzionale di una parte dei seggi che ha aiutato a tenere in vita la frammentazione politica, in aggiunta alla scelta di adottare il maggioritario secco invece del doppio turno (anche se il sistema migliore resta quello del voto trasferibile, che unisce la rappresentatività del voto alle esigenze di sintesi).
    La tua analisi sulla disfunzione del nostro maggioritario mi trova solo in parte d'accordo, bisogna aggiungere anche altri problemi congeniti al modello, di cui ho già parlato.
    Comunque un'ipotesi di doppio turno la troverei già più interessante.

    Citazione da Intervento Principale di by Jan Hus
    Poi non si capisce una cosa: vuoi un sistema frammentato o un sistema con pochi partiti grandi? Perchè, se vuoi un sistema frammentato, allora il proporzionale ti aiuta. Il proporzionale soddisfa proprio le esigenze di rappresentatività. Qualunque sbarramento si applichi, è relativamente facile per un partito sopravvivere anche all'esterno delle coalizione.
    Del resto, se l'esigenza della rappresentatività è importante, la soglia di sbarramento non può essere troppo alta. Un partito, con il proporzionale e una soglia di sbarramento non troppo alta come quella che indichi tu, può sopravvivere benissimo anche al di fuori della coalizione. E il potere d'interdizione che tu lamenti può comunque esercitarlo.
    Per carità, di partiti sparsi sul territorio possono essercene anche un'infinità. Siamo in democrazia, appunto. Io però ambisco ad un parlamento con cinque-sei formazioni, poli, partiti, o aree politiche. Un proporzionale con sbarramento al 4% le può senz'altro favorire. Non ho in mente coalizioni bipolari. Se un partito non raggiunge la soglia non entra in parlamento, e non vedo in quale maniera possa condizionare un'eventuale coalizione di governo di cui dovesse mai fare parte.
    Se poi le regole sono chiare, percui si ritiene magari che chi non raggiunge il 4% non è sufficientemente rappresentativo della popolazione, non vedo che contraddizione ci sia tra lo sbarramento e il proporzionale. Te l'ho già detto, non sono un purista del proporzionale. Gli eccessi sono sempre deleteri.

    Citazione da Intervento Principale di by Jan Hus
    Tutti coloro che, invece, volevano superare il "particolarismo becero" di cui parli erano, non a caso, a favore del maggioritario. Lo sono anch'io, che sono fautore che un partito come il nostro non serva a raggranellare il 2 per cento invece dell'1 per cento, ma serva a far sì che esista una componente repubblicana, il più possibile forte e autorevole, all'interno di una formazione politica più ampia.
    E si sono sbagliati. Come dimostra il fatto che i partiti non sono affatto diminuiti, ma addirittura aumentati. E non solo per il residuo di proporzionale.
    La verità è che non abbiamo ancora preso in considerazione uno dei principali motivi per cui è nato il maggioritario uninominale: per selezionare candidature di qualità. Roba che a pensarci oggi verrebbe da ridere. Dopo tangentopoli, una delle grandi esigenze (e il maggior punto di forza di chi sosteneva questo nuovo sistema) era che le "cordate" dove si intruppavano corrotti e clientele sarebbero state azzerate, e che in ogni collegio i partiti erano costretti a presentare la personalità migliore di cui disponevano, per vincere.
    Ti sembra che sia cambiato qualcosa? Ti pare che il berlusconismo abbia davvero assecondato questo principio? Io vedo un parlamento in cui da un lato siedono ancora potentati della Prima Repubblica quali De Mita, De Michelis, Intini, Mancino, Mastella, Boniver, Biondi, etc. etc; dall'altro esimie figure moralmente ineccepibili: Taormina, Pecorella, Ghedini, Previti, Dell'Utri, Micciché, oltre ai tanti nomi di secondo rango sparsi nell'arco parlamentare che per forza di cose, mi sfuggono.
    In compenso le candidature forti e di qualità per governare il Lazio alle prossime regionali, sono due nomi da leccarsi le dita: l'ex picchiatore Storace (tronfio, cafone, ma navigato), e il miracolato Marrazzo, cioè l'esempio vivente di chi si improvvisa politico senza arte né parte. Giustamente non era bastato Badaloni, sennò che Tafazzi siamo... (ma sto uscendo dal seminato).

  4. #14
    l'Edera del Cugino è sempre...
    Data Registrazione
    24 Jul 2002
    Località
    Le praterie del dubbio - Una delle poche cose, anzi forse la sola ch'io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal E me ne approfittavo. Ogni qual volta qualcuno de' miei amici o conoscenti dimostrava d'aver perduto il senno
    Messaggi
    936
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    mah! Vedete, io sono per una via di mezzo ed utilizzare un sistema elettorale che sin'ora, mi sembra, abbia dato buoni frutti relativamente alla stabilità (ma, mi sembra, anche all'operatività) dei governi locali. E mi riferisco (con gli opportuni aggiustamenti dovuti alla dimensione nazionale) ai sistemi legati all'elezione del sindaco nelle città superiori ai 15000 abitanti o, ancorpiù, per l'elezione dei presidenti di Provincia.

  5. #15
    l'Edera del Cugino è sempre...
    Data Registrazione
    24 Jul 2002
    Località
    Le praterie del dubbio - Una delle poche cose, anzi forse la sola ch'io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal E me ne approfittavo. Ogni qual volta qualcuno de' miei amici o conoscenti dimostrava d'aver perduto il senno
    Messaggi
    936
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    "Par condicio" con libertà di spot ecco il progetto di Forza Italia - Pronto il testo voluto da Berlusconi che modifica la legge. Ma An, Lega e Udc resistono: non vogliamo il Far West - Proposta di legge Malan (Forza Italia), articolo 2, comma uno: "Ogni forma di comunicazione politica e di propaganda elettorale a mezzo di scritti, stampa o fotostampa, radio, televisione, Internet e ogni altro mezzo di divulgazione sono sempre consentiti e soggetti alle sole limitazioni della presente legge". Ovvero libero spot e libero cartellone e perfino libero uso di "altoparlanti su mezzi mobili" (vietato solo "prima delle ore 9 e dopo le ore 21,30"). Libero tutto per tutti, basta pagare.
    Insomma, ci siamo. Dopo tanti annunci, stavolta Berlusconi è deciso a risolvere una volta per tutte la pratica par condicio. Obiettivo: "Eliminare una legge liberticida", qual è, secondo il presidente del Consiglio nonché proprietario di tre reti tv, un quotidiano e un settimanale, la legge 28 del 2000, quella che stabilì che tutte le forze politiche devono poter avere il medesimo accesso agli spazi di informazione. La cosiddetta par condicio, appunto.
    Forza Italia ha messo a punto una bozza di progetto che la scorsa settimana il senatore Lucio Malan ha presentato ai colleghi di An (Alessio Butti), Udc (Rodolfo De Laurentiis) e Lega (Davide Caparini). Sono rimasti d'accordo di rivedersi giovedì prossimo, anche se è probabile che la riunione slitti. La non-par condicio secondo Forza Italia, infatti, agli alleati non è piaciuta neanche un po'. - 15/11/2004

  6. #16
    Forumista assiduo
    Data Registrazione
    02 Jul 2012
    Messaggi
    8,634
     Likes dati
    15
     Like avuti
    11
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    In effetti il tema delle modalità di finanziamento dei partiti e di conduzione di una campagna elettorale è stato poco dibattuto.

    E' un altro argomento sul quale potremmo puntare. Siamo un partito piccolo, e dovremmo cercare soprattutto di essere dei "generatori di idee".

  7. #17
    brescianofobo
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Bergamo, Italy
    Messaggi
    138,850
     Likes dati
    3,224
     Like avuti
    13,003
    Mentioned
    2578 Post(s)
    Tagged
    7 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione da Intervento Principale di by brunik
    Giovedì 11 Novembre 2004, 12:27


    Legge Elettorale: Bondi, Serve Sistema Che Aiuti Casa Dei Moderati

    (ASCA) - Roma, 11 nov - ''Serve una legge elettorale che aiuti la prospettiva politica della casa dei moderati. Che aiuti a porre il bipolarismo su basi piu' solide, ma senza rinunciare alle identita' dei partiti''. E' quanto ha affermato il coordinatore nazionale di Forza Italia, Sandro Bondi, parlando con 'la Stampa' in riferimento al progetto di una revisione dell'attuale legge elettorale del cosiddetto 'Mattarellum' per approdare ad una sola scheda che attribuisca sia il voto maggioritario sia quello proporzionale. ''In campo - ha detto Bondi - c'e' questa ipotesi, direi geniale, del parlamentare di An Vespoli, per una rimodulazione delle modalita' di voto nell'ambito della legge esistente. E' un'ipotesi molto interessante, una strada da seguire, da approfondire senza pregiudizi e che potrebbe riservare sorprese positive''. Il sistema a cui si pensa e' quello di cancellare il voto disgiunto su due schede per il maggioritario e per la quota proporzionale. Secondo la proposta del parlamentare di An sarebbe sufficiente porre la croce sul simbolo di partito per far scattare contestualmente il voto per il candidato maggioritario di coalizione nel collegio, per il candidato premier e per il partito prescelto.
    Prodi a al presidente Ciampi
    No al cambio della legge elettorale e sulla Par Condicio


    30-11-2004

    Per la Gad è necessario garantire il pluralismo nell’Informazione e in particolare quello radiotelevisivo.



    "Profonda preoccupazione" sull'ipotesi di una modifica della legge sulla par condicio e della legge elettorale. Sono quelle espresse da Romano Prodi, a nome della Gad, durante il suo incontro con il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Prodi, informa una nota del suo ufficio stampa, ha anche rappresentato al capo dello Stato l'esigenza di "garantire il pluralismo dell'informazione, in particolare di quella offerta dal sistema radiotelevisivo".
    In particolare, Prodi ha espresso a Ciampi le "profonde preoccupazioni" dell'opposizione rispetto "ad ipotesi di intervento legislativo che si tradurrebbero in una lesione del diritto all'eguaglianza e ad un pari trattamento delle diverse forze politiche nel corso delle consultazioni elettorali e, più in generale, ad ogni ipotesi di cambiamento delle regole elettorali che avvenga in prossimità di decisive scadenze politiche e non sia sostenuto e condiviso da un'ampia maggioranza parlamentare".

    Nel corso del colloquio, prosegue la nota, Prodi ha anche rappresentato al capo dello Stato "l'esigenza di garantire il pluralismo dell'informazione, ed in particolare di quella offerta dal sistema radiotelevisivo, come fondamento di un libero dibattito e di una effettiva partecipazione dei cittadini alla vita politica".

  8. #18
    Amico del forum
    Data Registrazione
    06 Nov 2010
    Messaggi
    32,637
     Likes dati
    0
     Like avuti
    3
    Mentioned
    3 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione da Intervento Principale di by Jan Hus
    In effetti il tema delle modalità di finanziamento dei partiti e di conduzione di una campagna elettorale è stato poco dibattuto.

    E' un altro argomento sul quale potremmo puntare. Siamo un partito piccolo, e dovremmo cercare soprattutto di essere dei "generatori di idee".
    mi era sfuggito...comunque straconcordo

  9. #19
    brescianofobo
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Bergamo, Italy
    Messaggi
    138,850
     Likes dati
    3,224
     Like avuti
    13,003
    Mentioned
    2578 Post(s)
    Tagged
    7 Thread(s)

    Predefinito

    RIFORME/ BERLUSCONI: ALLE POLITICHE MEGLIO UN'UNICA SCHEDA
    01/12/2004 - 22:40
    Il premier sposa il progetto elaborato da Vincenzo Nespoli


    Roma, 1 dic. (Apcom) - Silvio Berlusconi avrebbe dichiarato la sua preferenza per il progetto Nespoli (dal nome del deputato di An) di riforma della legge elettorale. Parlando ai suoi deputati alla sala della Regina di Montecitorio, il premier ha insistito sulla bontà di una riforma che accorperebbe in un'unica scheda il voto di lista e quello per il collegio, trasferendo al candidato nel maggioritario il voto dato al partito nel proporzionale.

  10. #20
    laico progressista
    Data Registrazione
    07 Jun 2009
    Messaggi
    5,279
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Così mi sembra un papocchio che non risolve il problema delle candidature del maggioritario. Maggioritario e proporzionale si annacquano a vicenda senza sortire effetti veramente benefici.

    Comunque considero una grande opportunità il fatto che si torni a parlare di proporzionale.

 

 
Pagina 2 di 3 PrimaPrima 123 UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. le magnifiche
    Di stefanopelloni nel forum Fondoscala
    Risposte: 52
    Ultimo Messaggio: 09-07-09, 23:20
  2. Siti Di Ville Magnifiche Al Sud Di Epoca Borbonica
    Di luigi maria op (POL) nel forum Storia
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 07-01-09, 22:43
  3. Risposte: 19
    Ultimo Messaggio: 25-03-07, 01:23
  4. Le magnifiche sorti e progressive dei kompagni rossoverdi tedeschi
    Di UgoDePayens nel forum Centrodestra Italiano
    Risposte: 29
    Ultimo Messaggio: 25-05-05, 17:22
  5. Le magnifiche sorti e progressive
    Di umberto (POL) nel forum Il Termometro Politico
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 04-04-05, 21:34

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito