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  1. #1
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    Predefinito Cartelli bilingue a Vicensa

    Segnalo che il gruppo consiliare della Lega Nord a Vicenza ha presentato una mozione per l'installazione di cartelli in lingua locale. Posto anche il testo integrale per chiunque fosse interessato. Ieri è uscito anche un articolo sul giornale di Vicenza ma purtroppo non è stato messo on-line.


    Oggetto: mozione per impegnare il Sindaco e la Giunta ad installare segnali di localizzazione territoriale del confine del Comune in idioma locale

    Le culture e le lingue locali sono un patrimonio da salvaguardare e da promuovere per un arricchimento sia personale sia comunitario, affinché vi sia una riscoperta (o anche una scoperta per i “foresti”) delle radici culturali del nostro territorio.
    Di solito quando si parla di locale lo si fa sempre in un'ottica folcloristica, se non in modo ironico, quasi con un sentimento compassionevole per qualcosa che si vorrebbe far diventare a tutti i costi passato, ma che, fortunatamente, non è ancora morto e resiste perchè e' parte integrante di noi stessi.
    La conservazione del nostro patrimonio linguistico e culturale è importante, ma se non vogliamo che tutto quanto venga solamente esposto in un museo, e' anche necessario adoperare le nostre lingue locali nella vita di ogni giorno: solo così si promuove una lingua.
    Il popolo deve riappropriarsi della toponomastica locale, ovvero dei nomi dei luoghi che furono dati dai nostri padri, andandola ad affiancare alla versione italianizzata.
    L'uso delle nostre lingue, in quanto strumento comunicativo, ma anche cuore delle nostre culture e comunità, non può fare che bene anche ai “foresti” che si vogliono integrare, perche' solo attraverso la comprensione di una lingua si può capire veramente a fondo una cultura.
    I visitatori, i turisti ed i nostri attuali ospiti “foresti” vedranno così il nostro attaccamento alle nostre radici, e magari sarà per loro anche il primo passo verso la comprensione del nostro io profondo di comunità e verso la loro integrazione.


    Premesso che :


    ▪ l’articolo 4 comma quarto inserito nella parte denominata “Principi fondamentali” dello Statuto del Comune di Vicenza recita: “Il Comune concorre alla valorizzazione del patrimonio culturale della comunità vicentina e veneta”;

    ▪ il Consiglio regionale del Veneto in data 22/11/1999 ha approvato a larga maggioranza una risoluzione (n. 262) nella quale si chiede allo Stato italiano di riconoscere il veneto come lingua;

    ▪ che il governo Rregionale del Veneto nel marzo 1995 ha pubblicato un "Manuale della grafia veneta unitaria";

    ▪ diversi studi dell' Istat attestano che la lingua veneta continua ad essere la lingua più parlata nel Veneto e questo sia in famiglia che sul lavoro;


    ▪ nella risoluzione adottata il 16 marzo 1998 il Consiglio d'Europa afferma nel preambolo della "Carta europea delle lingue regionali minoritarie", "il diritto delle popolazioni ad esprimersi nelle loro lingue regionali o minoritarie nell'ambito della loro vita privata e sociale costituisce un diritto
    imprescrittibile" e più avanti "la difesa e il rafforzamento delle lingue regionali o minoritarie nei vari Paesi e nelle varie regioni d'Europa, lungi dal costituire un ostacolo alle lingue nazionali, rappresentano un contributo importante all'edificazione dell'Europa basata sui principi di democrazia e di diversità culturale";

    ▪ già molti Comuni hanno installato, o stanno installando, cartelli stradali in lingua locale tra i quali Bergamo ( Bèrghem ), Varese ( Varés ), Alassio ( Aràsce ), Seriate ( Seriàt ) , Alzano ( Alzà ) , Spresiano (Spresian );

    ▪ il nuovo codice della strada all’art. 37 comma 2 bis recita: "Gli enti possono utilizzare, sui segnali di localizzazione territoriale del confine del Comune, lingue regionali o idiomi locali presenti nella zona di riferimento, in aggiunta alla denominazione nella lingua italiana";


    Considerato che:


    le istituzioni devono approntare serie iniziative che siano di stimolo all'opinione pubblica per la salvaguardia del proprio patrimonio culturale, delle tradizioni e della lingua così come sancito dal Consiglio d'Europa


    il Consiglio comunale di Vicenza impegna la Giunta comunale a


    avviare l’iter per l’installazione nel comune di Vicenza di segnali di localizzazione territoriale del confine anche in lingua locale.

  2. #2
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    ottimo

  3. #3
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    In origine postato da PINOCCHIO
    ottimo
    pinocchio tu che te ne intendi un pò più di me mi sai dire qual è la grafia corretta in veneto di vicenza?

    vicénsa , vicènsa o nessuno dei due?

  4. #4
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    Articolo del Giornale di Vicenza

    Mozione della Lega I cartelli dei comuni in italiano e in veneto

    Il Comune installi i cartelli ai confini della città in doppia lingua: l’italiano e il dialetto. A rilanciare un argomento che ciclicamente riaffiora nell’agenda della Lega nord e dei movimenti autonomisti, è una mozione che vede primo firmatario il consigliere leghista Alessio Sandoli.
    «Le culture e le lingue locali sono un patrimonio da salvaguardare e da promuovere per un arricchimento sia personale sia comunitario - si legge nel testo del documento - affinché vi sia una riscoperta (o anche una scoperta per i foresti) delle radici culturali del nostro territorio. Di solito quando si parla di locale lo si fa sempre in un’ottica folcloristica, se non in modo addirittura ironico, quasi con sentimento compassionevole per qualcosa che si vorrebbe far diventare a tutti i costi passato, ma che, fortunatamente, non è ancora morto e resiste perché è parte integrante di noi stessi».
    «Il popolo - prosegue - deve riappropriarsi della toponomastica locale, ovvero dei nomi dei luoghi che furono dati dai nostri padri, andandola ad affiancare alla versione italianizzata. I visitatori, i turisti e i nostri attuali ospiti foresti vedranno così il nostro attaccamento alle nostre radici, e magari sarà per loro anche il primo passo verso la comprensione del nostro io profondo di comunità e verso la loro integrazione».
    Nelle premesse vengono richiamate decisioni adottate a livello regionale, studi dell’Istat, risoluzioni adottate dalla UE, il nuovo codice della strada e i principi fondamentali dello Statuto comunale. «Già molti Comuni hanno installato, o stanno installando cartelli stradali in lingua locale tra i quali Bergamo (Bèrghem), Varese (Varés), Alassio (Aràsce), Seriate (Seriàt), Alzano (Alzà), Spresiano (Spresian). La proposta, quindi, è che il consiglio comunale impegni la Giunta «ad avviare l’iter per l’installazione nel Comune di segnali di localizzazione territoriale del confine anche in lingua locale».

 

 

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