Propongo alla vostra attenzione questo appello, promosso dall' Istituto Bruno Leoni in collaborazione con l'Osservatorio sulla Bioetica Fondazione L. Einaudi, affinchè il premier freni la furia antiscientifica di Alemanno.
Confido in un'adesione massiccia da parte dei frequentatori di questo forum (per aderire basta inviare un'e-mail all'indirizzo info@brunoleoni.it ).

Lettera aperta al Signor Presidente del Consiglio
On. Silvio Berlusconi
In tema di biotecnologie agro-alimentari


Il ministro per le Politiche agricole e forestali, On. Gianni Alemanno, ha assunto la guida di un movimento d’opinione ostile all’introduzione sul territorio italiano degli organismi geneticamente modificati (OGM). Questa campagna è culminata nella proposta di un decreto legge che vorrebbe impedire la semina di OGM e che consentirebbe solo alcune attività di ricerca, peraltro destinate alla sola tracciabilità e valutazione e non allo sviluppo di nuovi OGM di interesse anche nazionale.

Noi sottoscrittori di questo appello ci rivolgiamo al Presidente del Consiglio, On. Silvio Berlusconi, affinché si opponga - come ha già fatto in passato - a questo provvedimento. Riteniamo, infatti, che si tratti di una proposta antiscientifica, illiberale e nociva per l’economia italiana.

L’avversione nei riguardi degli OGM non ha base scientifica: non v’è prova alcuna che i prodotti finora commercializzati in molte parti del mondo e da molti anni anche in Italia (si pensi, ad esempio, alla soia o al mais) siano pericolosi per la salute umana o per l’ambiente. La stessa Chiesa Cattolica ha riconosciuto, con un documento della Pontificia Accademia delle Scienze, le opportunità offerte dagli OGM in termini di miglioramento della condizione umana, nel mondo occidentale e ancor più nei Paesi in via di sviluppo.

Il bando degli OGM è illiberale, sia verso i produttori che verso i consumatori, che verrebbero privati della possibilità di scelta messa a disposizione dal progresso tecnologico. Gli agricoltori che volessero investire nel biotech per aumentare la propria competitività sui mercati globali, con il decreto Alemanno si vedrebbero condannati a restare ben lontani dai sistemi agricoli più avanzati che da anni si avvalgono delle conquiste dell’ingegneria genetica.

Riteniamo, infine, che separare, come fa il ministro Alemanno, le attività di ricerca e sperimentazione da quelle di semina e commercializzazione sia un grave errore. La ricerca scientifica ha un valore in sé e contemporaneamente aiuta l’uomo a vivere meglio. Avrebbe poco senso affrontare l’impresa scientifica relativa agli OGM se poi non venisse concessa la possibilità di applicarne i risultati.

Per tutte queste ragioni noi, scienziati, intellettuali, accademici, giornalisti e cittadini di questo Paese esprimiamo l’auspicio che l’iniziativa dell’On. Alemanno venga arginata e che anche in Italia la libertà d’iniziativa e la libera ricerca scientifica siano rispettate e tutelate.

Hanno sottoscritto la lettera:

Dario Antiseri (Università LUISS, Roma); Franco Battaglia (Università di Roma 3); Sergio Belardinelli (Università di Bologna); Edoardo Boncinelli (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati); Anna Bono (Università di Torino); Luciano Caglioti (Università “La Sapienza”, Roma); Rino Cammilleri (giornalista, Il Giornale); Giorgio Cantelli Forti (presidente, Società Italiana di Tossicologia); Cinzia Caporale (Comitato Nazionale di Bioetica); Alessandro Cecchi Paone (giornalista, Mediaset); Franco Chiarenza (vicepresidente, Fondazione Luigi Einaudi); Enrico Colombatto (Università di Torino); Gilberto Corbellini (Università “La Sapienza”, Roma); Paolo Costantino (Università "La Sapienza", Roma); Raimondo Cubeddu (Università di Pisa); Roberto Defez (Istituto di Genetica e Biofisica, Napoli); Arturo Diaconale (direttore, L'Opinione); Sergio Dompé (imprenditore); Renato Farina (Vicedirettore, Libero); Rodolfo Federico (Università di Roma 3); Giuliano Ferrara (direttore, Il Foglio); Roberto Festa (Università di Trieste); Giorgio Fidenato (Futuragra); Angelo Fiori (vicepresidente, Comitato Nazionale di Bioetica); Gianni Fochi (Scuola Normale Superiore, Pisa); Corrado Fogher (Università Cattolica, Piacenza); Stefania Fuscagni (Università di Firenze): Cesare Galli (Università di Parma); Antonio Gaspari (Pontificio Ateneo Regina Apostolorum); Alessandra Gentile (Università di Catania); Oscar Giannino (vicedirettore, Il Riformista); Giordano Bruno Guerri (direttore, L’Indipendente); Roberto Habel (Società Italiana di Fisica e LNF dell'INFN); Lorenzo Infantino (Università LUISS, Roma); Carlo Jean (presidente, Centro Studi di Geopolitica Economica); Carlo Lottieri (Università di Siena); Armando Massarenti (giornalista, Il Sole 24 Ore); Bruno Mezzetti (Politecnico delle Marche); Alberto Mingardi (Istituto Bruno Leoni); Piero Morandini (Università di Milano); Giovanni Orsina (direttore scientifico, Fondazione Luigi Einaudi); Giovanni Vittorio Pallottino (Università "La Sapienza", Roma); Fabio Pammolli (Fondazione CERM); Ernesto Pedrocchi (Politecnico di Milano); Carlo Pelanda (University of Georgia); Angelo Maria Petroni (Università di Bologna); Mario Pezzotti (Università di Verona); Alberto Piazza (Università di Torino, Comitato Nazionale di Bioetica); Giorgio Poli (Università di Milano); Tullio Regge (Politecnico di Torino); Renato Angelo Ricci (presidente onorario, Società Italiana di Fisica e presidente, Galileo2001); Francesco Sala (Università di Milano); Antonio Socci (giornalista, Rai); Angelo Spena (Università di Verona); Carlo Stagnaro (Istituto Bruno Leoni); Roberta Tatafiore (giornalista); Umberto Tirelli (Istituto Nazionale Tumori, Aviano); Giorgio Troi (Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione); Roberto Tuberosa (Università di Bologna); Umberto Veronesi (direttore, Istituto Europeo di Oncologia); Riccardo Viale (Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione); Paolo Zanetto (Globalia Online).

Politici:

Pietro Armani (senatore, AN); Renato Brunetta (europarlamentare, FI); Guglielmo Castagnetti (senatore, responsabile del dipartimento ricerca scientifica, FI); Luigi Compagna (senatore, UDC); Domenico Contestabile (senatore, FI); Franco Debenedetti (senatore, DS); Antonio Del Pennino (senatore, PRI); Paolo Guzzanti (senatore, FI); Lino Jannuzzi (senatore, FI); Enrico Morando (senatore, DS); Francesco Nucara (sottosegretario, Ministero dell'Ambiente, e segretario nazionale, PRI); Italico Santoro (vicesegretario nazionale, PRI); Paolo Scarpa Bonazza Buora (sotosegretario, Ministero delle Politiche Agricole e Forestali); Giorgio Tonini (senatore, DS); Lanfranco Turci (senatore, DS).

Hanno sottoscritto la lettera:

Michele Albo (Ospedale Maggiore di Milano); Nello Bagni (Università di Bologna); Nicola Barbieri; Elena Beccari (Istituto di Biologia e Patologia Molecolari, CNR); Michele Bianchi (Università "La Sapienza", Roma); Silvio Boccalatte (Università di Genova); Paolo Bonafini; Giuliano Bruni; Tiziano Buzzacchera (studente); Milvio Capovani (Università di Pisa); Giuseppe De Falco (avvocato); Gianni De Martino (giornalista); Armando Dreon; Davide Ederle (Università di Milano); Federico Ferragni; Maria Claudia Ferragni (Istituto Bruno Leoni); Patrizia Filetici (Istituto di Biologia e Patologia Molecolari, CNR); Michele Fiorini (avvocato); Baldassarre Fronte (Università di Pisa); Giuliana Gemelli (Università di Bologna); Andrea Gilli (studente); Alessandro Giuffré (Istituto di Biologia e Patologia Molecolari, CNR); Lorenzo Imbasciati (imprenditore); Roberto Krauter; Tommaso Lorenzi (studente); Francesco Martin; Marco Massignan (Counter-Revolution.it); B. Andrea Melandri (Università di Bologna); Mirko Morini; Tommaso Morlando (Centro Studi Officina Volturno); Gian Paolo Murtas (Università di Napoli Federico II e LNF dell'INFN); Giovanni Murtas (John Innes Centre); Renato Nannini (studente); Corrado Ocone (Luiss University Press, Roma; Emilio Palazzi (Ingegnere); Christian Passalacqua (impiegato); Nicola Perilli (Università di Pisa); Roberto Porcù (presidente, LIFE Veneto); Carlo Rosati (Enea); Filippo Rossi (Università Cattolica, Piacenza); Ida Ruberti (Istituto di Biologia e Patologia Molecolari, CNR); Andrea Scantamburlo (studente); Eleonora Sirsi (Università di Pisa); Corrado Spadafora (Istituto Superiore di Sanità); Alessandro Storti (amministratore immobiliare); Massimo Svanera (studente); Maria Teresa Valente; Angelo Viotti (CNR); Giuseppe Zocco (studente); Stefano Zorzi (impiegato); Paola Zucchi (Università di Bologna).

I blog che hanno aderito:

Blue Refolution; Capperi; Friedrich-Bapa; I love America; Le guerre civili; Random Bits.