"Presso i monaci solitari gli atti liturgici manifestano in modo speciale la natura della Chiesa, nella quale l'umano è ordinato e subordinato al divino, il visibile all'invisibile e l'azione alla contemplazione. ... Cosi mediante i sacri riti riusciamo ad esprimere le più profonde aspirazioni dello Spirito, e la preghiera, che sgorga dal profondo del cuore, acquista una nuova perfezione quando si riconosce nelle parole sacre.”
- Statuti Certosini 41,2-3