Il mondo unidimensionale di Sharon
di Uri Avnery



Ciò che e' davvero importante non e' quello che dice o perché lo dice, ma la visione del mondo che lo anima.

Per adesso, ognuno deve fare un tentativo di analizzare l'intervista con Dov ("Dubby") Weisglass, il più intimo confidente di Sharon. Ma c'e' ben poco da analizzare. La sua dichiarazione e' limpida come il cristallo: il "piano di ridispiegamento" e' stato concepito per "congelare" per decenni il processo di pace, per mettere nella "formaldeide" tutti gli altri piani e, una volta e per tutte, mettere fine alla possibilità di un qualsiasi stato palestinese.

Una dozzina di piccoli insediamenti saranno smantellati per mantenere praticamente tutti i 250.000 coloni della Cisgiordania là dove sono. Israele "concederà" la Striscia di Gaza, che costituisce l'1,3% della Palestina pre-1948, e si terrà permanentemente la Cisgiordania, che e' 16 volte più grande. La Striscia di Gaza sarà tagliata fuori dal mondo per mare e per aria, così come le sette o otto simili enclavi palestinesi che resteranno della Cisgiordania.

Perché "Dubby" ha rivelato questo piano? Dopo tutto, la rivelazione significava sputare in faccia al partito laburista, esattamente nel momento in cui Sharon ne aveva più bisogno!

La risposta e' semplice: Sharon vuole convincere la destra, e prova solo pietà per la sinistra. Sharon vuole spiegare all'estrema destra del suo partito che il "disimpegno" e' un piano di guerra, più che un piano di pace, un piano per annettere territori, più che "cederli", un piano per la rapida espansione delle colonie della Cisgiordania, più che un piano per smantellare quelle di Gaza.

Sharon non può dirlo apertamente per non far fare a George Bush la figura dello sciocco. Ecco perché ha inviato a raccontarlo il fidato luogotenente al posto suo. I coloni sanno, naturalmente, che "Dubby" e' la Voce del Padrone.
Sharon può permettersi di trattare la "sinistra" con disprezzo. Guardate la farsa di Shimon Peres: ha analizzato la dichiarazione di Weisglass in un discorso integerrimo alla Knesset ed ha condannato acidamente Sharon. Immediatamente dopo, ha riunito la fazione laburista della Knesset ed ha chiesto loro di non votare contro Sharon. Tuttavia, i membri erano stati così convinti dal suo discorso che lo hanno ignorato, 10 a 9. "Sono stato troppo convincente", si e' lamentato Peres.

Dopo di che, i due partiti di "sinistra", il Labour e Yakhad (ex-Meretz) hanno annunciato di votare a favore del piano di disimpegno allorché Sharon lo sottoporrà alla Knesset. Nessuna rivelazione li indurrà a desistere. Sharon sapeva di poter contare sulla loro debolezza, e quanto aveva ragione!

Solo lo stesso Weisglass potrebbe pagare un prezzo. E' difficile credere che la bellissima amicizia tra Dubby e Condi, tra Weisglass e Rice, resterà inalterata dopo che Weisglass l'ha praticamente spogliata in pubblico.

Ma non e' questa la cosa importante. Dopo tutto, Wiesglass non ha rivelato nulla di nuovo a coloro che conoscono le vere intenzioni di Sharon. E coloro che vogliono ingannarsi possono continuare a farlo.

Ciò che e' davvero importante e' la visione del mondo di Sharon che emerge dalla lunga intervista di Wiesglass. Quando espone il modo di pensare di Sharon, fa luce sulle credenze e le percezioni fondamentali del suo padrone.

Il mondo di Sharon e' unidimensionale, limitato come il mondo piatto prima di Galileo.
Un mondo dove la forza bruta, e solo la forza bruta, regna suprema:
Un mondo dove non vi e' né passato né futuro, né lezioni di storia da imparare né previsioni da fare.
Ciò che esiste ora esisterà per sempre.

E' un mondo senza vincoli morali, dove le opinioni dell'umanità non contano. Il mondo di Stalin, che disse una volta, con arroganza: "Quante divisioni ha il papa?".

Il suo mondo e' questo:

La sola cosa che conti sono gli interessi di Israele e del popolo ebraico (almeno secondo il giudizio di Sharon)
Il loro interesse consiste nell'entrare in possesso di tutto il territorio tra il Mediterraneo ed il Giordano (come minimo)
I palestinesi non hanno potere. Quindi non sono che oggetti da spostare a calci dove ci pare e piace.
L'Europa e' un ammasso patetico. Al diavolo l'Europa.
C'e' una sola vera potenza al mondo: gli Stati Uniti. Essi sono i "direttori del mondo".
Tutto il potere degli Stati Uniti e' concentrato alla Casa Bianca. Il presidente ed un pugno di suoi collaboratori sono i manager.
Ecco com'e' oggi, e come sarà per sempre.
Dunque, abbiamo bisogno di mantenere il potere dell'esercito israeliano e l'alleanza con la Casa Bianca. Tutto il resto sono sciocchezze, fantasie di teste d'uovo.
L'esercito israeliano e la Casa Bianca - ecco la combinazione vincente. Grazie ad essa otterremo il possesso di tutto il paese. Non c'e' alcun bisogno di processi di pace, in verità non vi e' alcun bisogno di pace. I palestinesi sono un fattore trascurabile. Lasciamoli vegetare per adesso nei loro ghetti. Nei tempi dovuti, spariranno dal paese.

Ecco, in traduzione libera, il mondo di Sharon secondo Weisglass.
Un'immagine molto realistica. I pensieri di Sharon sono primitivi, e - forse a causa di ciò, si potrebbe credere - lui vede le cose come esse sono.

Ma, nella realtà, e' questa la vera immagine? La storia mostra che il bruto potere militare e' uno strumento spuntato che non riesce a risolvere problemi più complessi. Un leader che pone la sua fiducia solo in essa scoprirà che si tratta di una lama rotta che ferisce la mano che la brandisce.

Ciò che Thomas Jefferson scrisse nella Dichiarazione d'Indipendenza americana riguardo all' "adeguato rispetto verso le opinioni dell'umanità" non era solo una vuota frase. Era una valutazione realistica: la pubblica opinione mondiale influenza in migliaia di modi il comportamento delle nazioni e dei governi. Può avere effetti molto lontani nel tempo. "La penna e' più potente della spada", scrisse un poeta britannico. Ed il papa ha divisioni, anche se esse non marciano in parata.

La forza militare non e' che una delle forze attive al mondo. Le forze economiche non hanno minor impatto, al contrario, il loro impatto può essere molto maggiore a lungo andare. Le forze morali sono invisibili, ma il loro impatto e' immenso. Uno dei più grandi leaders militari della storia, Napoleone, ne era ben consapevole.

Il desiderio umano di libertà e' invincibile, e così la lotta delle nazioni oppresse per la liberazione. Ignorare ciò non e' realismo, e' cecità.

Persino George W. Bush, egli stesso non meno primitivo e brutale di Sharon, sta imparando - mentre affonda lentamente nella palude irachena - che "la direzione del mondo" e' soggetta a severe limitazioni. La sicurezza che i problemi di Israele possano essere risolti solo mediante l'alleanza con i "direttori del mondo" e' un'illusione.
Il mondo non e' unidimensionale, anche se un paese ha ottenuto un'impressionante superiorità militare. Il mondo e' un luogo molto complicato, in cui sono in azione innumerevoli forze, e nessuna di queste resta immobile al suo posto. "Tutto e' in movimento", disse un antico filosofo greco.

Parafrasando Amleto, "Ci sono più cose in cielo ed in terra, Arik, di quante ne sogni la tua filosofia".

La visione del mondo di Sharon, che in un primo momento può sembrare realistica, e' l'esatto opposto del realismo. E' una visione che ci condurrà al disastro.
E a Dubby, che ce l' ha svelata - qualunque siano i suoi motivi - tante grazie.