Non so in quale cultura politica sei cresciuto, ma stai parecchio digiuno in tema di liberalismo.In Origine Postato da Pieffebi
L'anticlericalismo sta al liberalismo come l'antisemitismo al socialismo secondo August Bebel. Nella democrazia liberale le leggi le fanno le maggioranze in osservanza dei soli limiti delle Costituzioni. Non importano i motivi, religiosi, civili, economico-sociali, che stanno alla base della legislazione. Non importa se la maggioranza decide che l'omicidio è reato ... per rispettare un comondamento di Mosè o una propria convinzione di morale laica o un solo ragionamento utilitaristico a protezione della propria vita. Se nessuna Chiesa deve imporre la propria morale allo Stato, nessuno Stato può impedire ai propri cittadini, di concorrere secondo le regola costituzionali, ad esercitare la propria sovranità, tra cui rientra anche il potere di legiferare tramite i propri rappresentanti. Questo potere sovrano non può essere limitato ad alcuno con la scusa che è un'osservante di questo o quel credo religioso o magari che ascolta acriticamente il Papa cattolico. Se quello che propone è nei limiti costituzionali riconosciuti e se detta proposta ottiene la maggioranza dei consensi secondo le regole, cattolico o protestante o ebraico che sia, ciò diventerà legittimamente legge dello Stato Laico.
L'anticlericalismo, in tale contesto, è oggi, nel XXI secolo, un confessionalismo illiberale tanto quanto il clericalismo.
Shalom
Saluti liberali
Dite al picciotto qui sopra che Licio Gelli nei suoi confronti era un vero galantuomo, sincero, equilibrato, intellettualmente onesto. NEI SUOI CONFRONTI.
Grazie.
La dittatura della maggioranza è tutt'altro che un sistema liberale!.
E tu proponi propio la dittatura della maggioranza quando dici che la maggioranza può decidere quello che vuole!.
In uno stato liberale NON VIGE IL PRINCIPIO DI MAGGIORANZA.
Il potere di deciere della maggioranza si arresta di fronte a certi diritti riconosciuti all'individuo, a prescindere da chi governa.
Il tuo è un sistema fascista/leninista, tipico dell'Iran degli Ayatollah.
Anche in Iran la maggioranzqa dei cittadini si riconosce(va) nei principii teocratici, così schiacciando ogni diritto di libertà dell'individuo.
Il tuo è lo stesso principio per cui i neofascisti, i comunisti, i confessionalisti di oggi, invocando il relativismo culturale, giustificano ogni dittatura, in nome della cultura "nazionale".