...George W. Bush
Avviso ai lettori
Questo giornale chiude bottega alle otto di sera. Essendo berlusconiano, così si dice, è anche povero e non può permettersi
di fare le ore piccole. Deve risparmiare sulle tipografie.
Ma è anche un giornale previdente.
Se la notizia non ce l’ha, si dà da fare.
E’ stato il caso quando Massimo D’Alema tolse a Romano Prodi la sedia di sotto il suo famoso culo, nel ‘98.
I lettori del Foglio lo seppero parecchie settimane prima dell’evento.
Per il giornale di oggi avevamo un’alternativa semplice, visto che alle otto di sera di ieri gli americani stavano ancora votando e nessuno poteva darci la notizia su chi sarà presidente degli Stati
Uniti: dare ai lettori un giornale bollito, inutile, senza il fatto più importante del nostro tempo, oppure un battagliero anticipo
di una notizia che, secondo noi, è certa, cioè la vittoria di Bush. Non siamo stati lì a traccheggiare, ed ecco spiegata questa prima
pagina al buio, nella speranza che faccia luce.
E’ un regalo ai nostri amati foglianti, perché mentre leggono queste righe sanno chi è il nuovo presidente e possono
divertirsi della nostra audacia.
Se è Bush, come recita il nostro titolo e l’insieme del giornale, tutto bene benissimo, come diceva Tino Scotti.
Se è Kerry, il regalo è doppio perché oggi pernacchie, e domani si divertiranno a vedere come elaboriamo il lutto.
Giuliano Ferrara su Il Foglio di ieri, 3 ottobre 2004
sghignazzando saluti