7 Novembre 1917

[enrique lister]

In Origine postato da Ferruccio

I tedeschi accorrevano in massa ad investire in quel loro all'epoca " spazio vitale " ma qualcuno aveva deciso diversamente per mandare a monte un asse Germania-Russia
periocoloso per certi grandi interessi mondiali.

Un saluto

Potevano fare a meno di favorire l'arrivo di Lenin, allora.
Mica glielo aveva ordinato nessuno

[enrique lister]

In Origine postato da Felix
l'amara verità è che senza rivoluzione bolscevica la Russia sarebbe divenuta ugualmente una grande potenza, ma senza le immani sofferenze umane, i traumi, le perdite e i disequilibri nello sviluppo nazionale causati da 70 anni di autocrazia rossa.

E come?
In un paese con DNA autocratico, pensi che un illuminato despota avrebbe convinto ogni russo ad abbandonare casa e campi per trasformarsi in operaio?
Senza contare che senza industrializzazione la Russia sarebbe stata cancellata dalla Germania, altro che "grande potenza"...

[Ambrogio]

In Origine postato da enrique lister
Potevano fare a meno di favorire l'arrivo di Lenin, allora.
Mica glielo aveva ordinato nessuno

Opera di banchieri tedeschi ebrei soprattutto di Parvus.
Penso che si resero conto solo venti anni e piu' di quale madornale errore avevano fatto.Al momento videro solo lo scopo di fare uscire la Russia dalla guerra e spostare il loro peso militare altrove.

Noi ne sappiamo qualche cosa e lo vedemmo a Caporetto.

Un saluto a tutti

[Pieffebi]

La Germania favorendo la sovversione bolscevica mirava, in modo tatticamente accorto, a liquidare il proprio fronte orientale, per poter concentrare gli sforzi bellici ad occidente contro Francia e alleati. Ai tedeschi era ben nota la posizione disfattista e internazionalista di Lenin, e coincideva, nell'immediato, con gli interessi dell'Impero. Dal canto suo Lenin, che sapeve bene tutto ciò, ha sempre teorizzato che chi "vuole costruire il comunismo con le mani da comunista è un imbecille", e la necessità di approfittare delle contraddizioni degli "imperialismi in lotta", allo scopo dichiarato di "abbatterli entrambi".

Shalom

[Ambrogio]

In Origine postato da Pieffebi
La Germania favorendo la sovversione bolscevica mirava, in modo tatticamente accorto, a liquidare il proprio fronte orientale, per poter concentrare gli sforzi bellici ad occidente contro Francia e alleati. Ai tedeschi era ben nota la posizione disfattista e internazionalista di Lenin, e coincideva, nell'immediato, con gli interessi dell'Impero. Dal canto suo Lenin, che sapeve bene tutto ciò, ha sempre teorizzato che chi "vuole costruire il comunismo con le mani da comunista è un imbecille", e la necessità di approfittare delle contraddizioni degli "imperialismi in lotta", allo scopo dichiarato di "abbatterli entrambi".

Shalom

Perfetto !

Salamelek !

[enrique lister]

In Origine postato da Ferruccio

Penso che si resero conto solo venti anni e piu' di quale madornale errore avevano fatto.Al momento videro solo lo scopo di fare uscire la Russia dalla guerra e spostare il loro peso militare altrove.

Noi ne sappiamo qualche cosa e lo vedemmo a Caporetto.

Un saluto a tutti

Infatti.
Ma i tedeschi si sono rovinati con le loro mani, senza tirare tanto in ballo i "grandi interessi mondiali".

Ciao

[Ambrogio]

In Origine postato da enrique lister
Infatti.
Ma i tedeschi si sono rovinati con le loro mani, senza tirare tanto in ballo i "grandi interessi mondiali".

Ciao

I tedeschi li hanno fatti fuori i grandi interessi mondiali proprio come fecero fuori Napoleone I°:Il banchiere Parvus agiva
sapendo benissimo dove si andava a parare e cioe' prima di tutto la destabilizzazione in Russia che si avrebbe favorito la Germania ma prima di tutto si dovevano abbattere i Romanoff come subito dopo si dovevano abbattere gli Hoenzollern e gli Asburgo.Tali abbattimenti erano lo scopo prrimario della prima guera mondiale.

Era l'inizio dell'Impero del Caos in pieno sviluppo mondioale ancora oggi.

Gestire il caos per fare il proprio interesse e cercare il dominio mondiale soprattutto economico !

[Felix (POL)]

In Origine postato da enrique lister
E come?
In un paese con DNA autocratico, pensi che un illuminato despota avrebbe convinto ogni russo ad abbandonare casa e campi per trasformarsi in operaio?
Senza contare che senza industrializzazione la Russia sarebbe stata cancellata dalla Germania, altro che "grande potenza"...

in tempi leggermente più lunghi un regime meno oppressivo può favorire ugualmente, anzi meglio, la modernizzazione di uno despotico. La maggior parte dei paesi oggi industrializzati ha percorso questa via, compresa l'Italia, dove tra 1950 e 1970 si sono spostate 25 milioni di persone dalle aree rurali a quelle urbane: senza gulag, fucilazioni e terrore di massa...
Inoltre il caso della Cina indica che una grande potenza industriale può avere ancora un buon 50% di contadini ed essere ugualmente grande; forzare le tappe a costo di sangue e dolore risponde solo alle folli elucubrazioni di élites fanatiche e senza scrupoli...

[Felix (POL)]

In Origine postato da Pieffebi
La Germania favorendo la sovversione bolscevica mirava, in modo tatticamente accorto, a liquidare il proprio fronte orientale, per poter concentrare gli sforzi bellici ad occidente contro Francia e alleati. Ai tedeschi era ben nota la posizione disfattista e internazionalista di Lenin, e coincideva, nell'immediato, con gli interessi dell'Impero. Dal canto suo Lenin, che sapeve bene tutto ciò, ha sempre teorizzato che chi "vuole costruire il comunismo con le mani da comunista è un imbecille", e la necessità di approfittare delle contraddizioni degli "imperialismi in lotta", allo scopo dichiarato di "abbatterli entrambi".

Shalom

verso la fine della guerra un po' tutti hanno alzato il tiro e giocato agli "apprendisti stregoni": uso dei gas, bombardamenti, affondamenti di navi passeggeri, propaganda menzognera, esaltazione parossistica del nazionalismo, appoggio a terroristi e rivoluzionari, ecc... Non è solo "colpa" dei tedeschi, ma di tutte le classi dirigenti europee dell'epoca (anche di quelle turche e americane). Fu il "suicidio d'Europa" secondo la felice espressione di un libro sulla guerra 1914-18.

[massena (POL)]

i tedeschi erano obbligati ad aiutare la rivoluzione, pochè erano ormai con l'acqua alla gola, e stavano per arrivare gli americani (si pensava oltre 5 milioni di soldati per il 1918, poi altri 5 nel 1919).
la loro era una lotta per la sopravvivenza, non potevano vedere oltre la fine della guerra. in realtà, rispetto a quanto si poteva credere le condizioni di pace imposte alla germania furono quasi clementi. infatti tra i belligeranti si era arrivati ad un odio tremendo, con storie false tipo i bambini belgi con le mani tagliate, o lo stupro delle suore operato dai crucchi.
noi italiani, nel nostro piccolo, eravamo ormai vicini a dilagare verso trieste dalla baisizza, e i tedeschi dovettero mandare le loro truppe migliori in friuli per aiutare gli austriaci con l'offensiva di caporetto.
per quanto riguarda la russia, con il senno di poi si può dire che il regime comunista, nonstante gli orrori, ha portato l'impero a sopravvivere unito per altri 70 anni, diventando una superpotenza, mentre se avessero vinto i "bianchi" ci sarebbe stata da subito la frammentazione, con una probabile scissione anche della siberia.
stalin, nonostante i suoi crimini, è da considerare un genio politico e un grande della storia, dato che ha elevato un paese distrutto dalla 1 guerra mondiale e dalla guerra civile al rango di superpotenza mondiale assieme agli usa. non mi stupisco che molti lo rimpiangono (del resto anche qui qualcuno rimpiange mussolini, nonostante la guerra, i bombardamenti, la dittatura ecc.ecc)