Franco Frattini sarà un commissario europeo sotto tutela? "No, non c'è nessuna discriminazione nei suoi confronti". Così il capo di gabinetto del futuro presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, getta acqua sul fuoco degli ultimi strascichi della polemica scoppiata a Bruxelles intorno al caso Buttiglione. Joao Vale de Almeida lo ha spiegato nel pomeriggio ai giornalisti che gli chiedevano chiarimenti su di un annuncio fatto in mattinata a Bruxelles: in materia di lotta alla discriminazione, per Frattini varranno le stesse 'tutele' escogitate da Barroso per Rocco Buttiglione, il commissario designato 'bocciato' dal Parlamento europeo per aver tra l'altro definito l'omosessualità come un "peccato".
Quando il commissario designato iniziava a barcollare e gli eurodeputati serravano i ranghi per dargli l'ultima spallata, Barroso si presentò all'Europarlamento con una proposta che doveva placare gli animi: attorniare Buttiglione con altri due commissari, prendere la guida di questo trio, e così sottrarre, di fatto, al professore di Gallipoli la competenza esclusiva in materia di lotta alla discriminaziome, diritti fondamentali e pari opportunità. Oggi Buttiglione ha rinunciato all'incarico, al suo posto sta per arrivare Franco Frattini, ma il gruppo dei commissari 'di guardia' è ancora in piedi. "Barroso - ha detto oggi il portavoce - va avanti con le misure annunciate al Parlamento europeo contro la discriminazione sulle libertà civili, compreso il gruppo di commissari" di tutela.
Un'ingiustizia nei confronti di Frattini? "Barroso non pensa che la presenza di un commissario in un gruppo diminuisca le sue capacità", ha spiegato oggi ai giornalisti Vale de Almeida. "Non c'è alcuna discriminazione verso l'Italia. Vorrebbe dire che anche gli altri paesi sono discriminati: tutti i membri della Commissione fanno parte di un gruppo di commissari". Barroso ha infatti fin dall'inizio strutturato la Commissione in gruppi, in modo da organizzare per materie il lavoro di una squadra che ormai conta 25 membri di 25 paesi.
Un gruppo per le Pari opportunità già esisteva prima che intorno a Buttiglione scoppiasse la polemica. L'innovazione di Barroso, nel pieno divampare dell'affaire Buttiglione, è stato di presiedere personalmente il gruppo. "La creazione del gruppo per le pari opportunità è il risultato diretto del dibattito col Parlamento europeo, che ha dimostrato una particolare sensibilità per la materia. Barroso condivide questa preoccupazione e l'ha fatta propria", ha spiegato Vale de Almeida ai cronisti.
Comunque, sottolineano fonti comunitarie, ormai l'impegno con il Parlamento europeo è stato preso. "Sarebbe come dire da un giorno all'altro che la lotta alla discriminazione non è più una priorità della Commissione", dicono le fonti. Un rischio che Barroso non vuol correre: con l'Europarlamento ne ha già corsi troppi