....e intanto facciamo i filmoni strappalacrime....

Inchiesta sui condizionamenti della magistratura a Reggio Calabria
'Ndrangheta, perquisita l'abitazione di un magistrato della Cassazione
Sisde ferma i previsti accertamenti nell'ufficio del maresciallo Francesco Spano apponendo il segreto di Stato


Roma, 10 nov. (Adnkronos) - C'è anche un alto magistrato della Cassazione coinvolto nell'inchiesta avviata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro sulla presunta 'cupola', formata da politici, magistrati, giornalisti e uomini delle forze dell'ordine per neutralizzare l'attività giudiziaria contro i clan dell'ndrangheta. A quanto apprende l'ADNKRONOS, nell'ambito dell'operazione che ieri ha portato a 6 arresti e a 34 avvisi di garanzia è stata perquisita a Roma l'abitazione di un alto magistrato, ora indagato e in servizio presso la corte di Cassazione, in piazza Cavour. Massimo riserbo, da parte degli investigatori calabresi, sull'esito della perquisizione, che si aggiunge a quelle fatte anche all'interno della Procura reggina, dove si sospetta l'esistenza di 'talpe'.
Sempre questa mattina, il Sisde ha opposto il segreto di Stato alla prevista perquisizione dell'ufficio di un agente del servizio segreto civile, il maresciallo Francesco Spano. Il segreto è stato opposto dal funzionario capocentro del Sisde di Reggio Calabria.
In base alla legge 801 del 1977 sui servizi, la magistratura può chiedere all'autorità nazionale per la sicurezza, nella persona del Presidente del Consiglio, di pronunciarsi sull'atto di opposizione del segreto di Stato. Il funzionario del servizio di sicurezza può essere sollevato dal vincolo del segreto in caso di mancata conferma da parte del presidente del Consiglio. Nel caso in cuiil segreto venga invece ribadito dal premier, è prevista la comunicazione al Comitato parlamentare sui servizi di sicurezza delle ragioni essenziali che hanno motivato la conferma.

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