E' lecito criticare Israele?

[Pieffebi]

In origine postato da LosVonRom
Gli ebrei fuori da Israele sono qualche milione in più di quelli che vivono nella terra promessa.

Molti di loro vivono benissimo negli USA dove hanno un potere non indifferente.Altri vivono al ghetto di Roma e ci vivono benissimo.

E si potrebbe continuare.

Allora cosa facciamo, ci mettiamo a cercare un posto dove mettere tutti i perseguitati del mondo e ognuno si fa uno stato per i caqzzi suoi ?

Gli ebrei ora hanno il loro stato. E' bene che lorsignori si rassegnino.

Gli ebrei in Germania prima del nazionalsocialismo erano una comunità integrata che stava benissimo. Una delle comunità ebraiche più integrate del mondo. Si consideravano al 90% semplicemente tedeschi di religione o origine ebraica.



Shalom

[Colonnello]

In origine postato da UgoDePayens
Dì un pò. tu gli Israeliani dove li metteresti? In un bel califfato islamico, con l'obbligo di pagare la dimma?

La Palestina fino al dopoguerra era un deserto. C'è spazio per Israeliani e Palestinesi...

Caro fartello Templare,la palestina sara' anche un deserto,ma ha un legittimo polpolo che la VIVE da sempre.la Palestina e' la PATRIA dei Palestinesi che hanno il diritto/dovere di combattere per la loro terra come faremmo ,spero!,noi ITALIANI se ci trovassimo al loro posto.
ONORE A YASSER ARAFAT.

[Pieffebi]

Manco caporale.

Shalom

[Dario]

In origine postato da Manuel
Guarda che DP si riferiva agli israeliani e non a tutti gli ebrei sparsi per il mondo..

Prima del '48 gli israeliani erano ebrei sparsi per il mondo. Per la semplice ragione che lo stato di Israele non esisteva.

[Skepto]

In origine postato da Pieffebi
No non devono essere criticati per ultimi, ma chi li critica deve usare lo STESSO METRO, per le ragioni per le quali critica, di (e in) TUTTI i casi analoghi. [...]

Premetto che quello che dirò in questo post sono considerazioni puramente astratte; ovvero, io difenderò la legittimità del criticare Israele pur non ricordando neppure l'ultima volta in cui l'ho fatto.

Quello che dici tu in questo post mi va benissimo.

L'articolo che riporti, invece, mi sembra più utile come rapporto di cosa non va nel mondo che al suo scopo dichiarato.
Ci sono tanti motivi per criticare Israele più di altri (analoghi per gli Stati Uniti); il più banale è la possibilità di essere ascoltati.
È inutile da parte mia criticare le azioni di un paese a regime dittatoriale o autoritario, perché la mia voce non arriverà dove deve. Ogni tanto mi illudo che non sia così e firmo qualche appello di Amnesty, ma non mi illudo che per questo si faccia luce sui bambini scomparsi in Ecuador. Se invece ho a che fare con paesi a cultura occidentale mi aspetto che ci sia un rispetto almeno formale delle regole democratiche che rende più utile il mio messaggio.

Andando un poco OT: qualcuno ha qualche notizia delle 30 vittime della rappresaglia francese in Costa d'Avorio? Sono riuscito a capire solo che ci sono, ma non se fossero civili, militari o che altro.

[Colonnello]

In origine postato da Pieffebi
Manco caporale.

Shalom

Cari liberali vi da tanto fastidio chi non la pensa come voi? su questo forum incontro la stessa superbia che trovo nei forum del prc o ulivo.
Cosa che non accade in destra radicale,a sto punto vi dico che chi non ammira che combatte per la sua terra(eccetto attentati a civili ndr) puo solo ammirare chi combatte per la poltrona.

[Pieffebi]

Lei al massimo combatte per un'amaca.


Shalom

[Etrusco]

In origine postato da Pieffebi
" November/2004


Criticare Israele? Si, grazie!

di Barbara Mella

"Criticare Israele è legittimo!" e poi "Possibile che non si possa rivolgere una legittima critica a Israele senza essere tacciati di antisemitismo?" e ancora "Perché Israele dev'essere intoccabile?" ... Alzi la mano chi non ha sentito almeno settemila miliardi di volte il fatidico lagno ... Nessuno? Lei là in fondo? Ah, si sta solo grattando un orecchio ... Bene, allora è giunto il momento di dare una franca risposta a tutti questi accorati interrogativi, e la risposta è: sì, signori, criticare Israele è legittimo. E potete farlo tutte le volte che volete senza che a nessuno passi per la testa di accusarvi di antisemitismo. Garantito. E dunque prego, accomodatevi, fate pure tutte le critiche che desiderate.

Quando avrete criticato in misura proporzionata alle rispettive colpe l'Autorità Palestinese, la Siria, l'Iran, la Libia, l'Arabia Saudita, il Sudan, la Corea, Cuba, la Cina, la Birmania e magari, già che ci siamo, facendo uno sforzo ulteriore, anche il terrorismo.
Quando avrete condannato in misura proporzionale l'occupazione del Tibet da parte della Cina, del Libano da parte della Siria, dell'Irlanda del Nord e delle isole Malvine da parte della Gran Bretagna, della Catalogna e dei Paesi Baschi da parte della Spagna, di alcune regioni tedesche da parte della Polonia, di alcune regioni polacche e delle isole Kurili da parte della Russia, dell'Istria da parte della Jugoslavia (oggi Croazia), dell'Alto Adige (e magari, già che ci siamo, facendo uno sforzo ulteriore, anche di Roma) da parte dell'Italia e ne avrete chiesto il ritiro e la restituzione ai legittimi proprietari.
Quando avrete dichiarato illegali il muro tra l'Arabia Saudita e lo Yemen, quello tra gli Stati Uniti e il Messico, quello tra la Corea del Nord e la Corea del Sud, quello di Cipro, quello dell'Olanda, quello tra India e Pakistan, quello tra la Spagna e Ceuta, quello in Botswana, quello nello Zimbabwe, i sei del Marocco e magari, già che ci siamo, facendo uno sforzo ulteriore, anche quello del Vaticano (che non tengono fuori terroristi bensì, semplicemente, persone sgradite) e ne avrete preteso a gran voce l'immediato abbattimento.
Quando sarete insorti contro le uccisioni di palestinesi operate dalla Giordania, dalla Siria, dal Libano, dal Kuwait eccetera eccetera.
Quando avrete boicottato (e invitato l'universo mondo a boicottare) tutti i prodotti, tutti i libri, tutti gli accademici, tutti gli studiosi, tutte le università, tutti i contributi, tutte le collaborazioni di tutti gli stati che violino, anche in misura minima, i diritti umani.
Quando avrete impedito di parlare a tutti i diplomatici, a tutti i politici, a tutti i rappresentanti, ufficiali o privati di tutti gli stati che violino, anche in misura minima, i diritti umani.
Quando avrete condannato tutti gli stati che si difendono dal terrorismo. E anche, a maggior ragione, quelli che si difendono da bagatelle come la mafia e la criminalità comune.
Quando avrete reclamato il "ritorno" di decine di milioni di profughi, e dei loro figli, e dei loro nipoti, occasionalmente anche dei loro pronipoti, negli stati originari propri e magari, se capita, anche in stati altrui.
Quando vi sarete indignati per la vergognosa mancanza di diritti degli arabi negli stati arabi.
Quando sarete scesi in piazza contro le lapidazioni (magari di bambine stuprate), contro le macellazioni sulla pubblica piazza di sospetti o presunti "collaborazionisti" palestinesi (etichetta sotto la quale si può incollare - e spesso si incolla - chiunque sia sgradito a qualcuno di coloro che contano), contro gli stupri di massa decretati dai tribunali islamici contro le mogli o sorelle o figlie di qualcuno che ha commesso qualche sgarbo a qualcuno di coloro che contano.
Quando avrete smesso di impestarci l'aria col famigerato "proprio voi che avete tanto sofferto" ("voi" chi? Gli israeliani? Non c'erano israeliani al tempo delle camere a gas: dunque, di chi state parlando, o nobili signori che non tollerate di essere presi per antisemiti?)

Quando avrete chiesto conto ad Arafat e soci dei miliardi di dollari (nostri) intascati lasciando i palestinesi nelle baracche, e di una intera generazione di bambini palestinesi mandati al macello. Quando avrete chiesto conto ai vari Paesi arabi dei campi profughi che essi hanno voluto, costruito e riempito di palestinesi dopo averli indotti a lasciare le proprie case, per poi farveli vivere come bestie e destinarli a diventare carne da cannone.
Quando vi sarete ricordati che i vostri nonni scrivevano su per i muri di tutta Europa: "Ebrei, andate in Palestina!" riconoscendo la Palestina come unica vera patria degli ebrei e gli ebrei come popolo legittimato a risiedervi.
Fatto? Bene, allora potete cominciare a criticare Israele. E noi vi ascolteremo. Con attenzione. Con interesse. Con simpatia. Con partecipazione. E non saremo neppure sfiorati dal sospetto che possiate nutrire qualche sentimento antisemita. Garantito. "
www.ebraismoedintorni.it


Shalom

Cara Barbara,

fatto, in larghissima parte!
(In larghissima parte perchè mi consenta, ma alcune affermazioni mi sembrano tirate un pò lì...ma del resto penso di condividere il senso complessivo della sua provocazione).

Ora che si fa ? Per esempio critico il muro: scende con me in piazza (metaforicamente parlando) per criticare tutti i muri eretti nel mondo o siccome lei magari giudica che non siamo poi così in tanti a farlo li giustifichiamo (i muri e chi li eregge) e ci assolviamo con un bel 'ma lo fanno anche loro' ?

Ah, perchè scelgo 'Israele' come interlocutore invece che altri costruttori di muro ? Domanda legittima a cui rispondo volentieri: perchè penso che un messaggio lanciato al mondo da Israele in questa direzione sarebbe di una portata dalle conseguenze difficilmente prevedibili...

Cordialmente,
Etrusco

PS: in quanto ai nonni, io sinceramente non mi sento responsabile delle colpe e/o dei meriti dei miei genitori, figuriamoci di quelle dei miei nonni. Sarà anche per questo che sono considerato la pecora 'nera' della mia famiglia ?

[Etrusco]

In origine postato da Etrusco
Cara Barbara,

fatto, in larghissima parte!
(In larghissima parte perchè mi consenta, ma alcune affermazioni mi sembrano tirate un pò lì...pur condividendo il senso complessivo della sua provocazione).

Ora che si fa ? Per esempio critico il muro: scende con me in piazza (metaforicamente parlando) per criticare tutti i muri eretti nel mondo o siccome lei magari giudica che non siamo poi così in tanti a farlo li giustifichiamo (i muri e chi li eregge) e ci assolviamo con un bel 'ma lo fanno anche loro' ?

Ah, perchè scelgo 'Israele' come interlocutore invece che altri costruttori di muro ? Domanda legittima a cui rispondo volentieri: perchè penso che un messaggio lanciato al mondo da Israele in questa direzione sarebbe di una portata dalle conseguenze difficilmente prevedibili...

Cordialmente,
Etrusco

PS: in quanto ai nonni, io sinceramente non mi sento responsabile delle colpe e/o dei meriti dei miei genitori, figuriamoci di quelle dei miei nonni. Sarà anche per questo che sono considerato la pecora 'nera' della mia famiglia ?

[Colonnello]

In origine postato da Pieffebi
Lei al massimo combatte per un'amaca.


Shalom

Sicuramente,ma almeno potro' dire di essermela costruita da solo.
Le poltrone si hanno solo dietro restituzione di favori........