Dibattito su Renè Guènon

[testadiprazzo]

finita l'attesa !

mi esprimi le idee del francese sulla reincarnazione ?

Ci vuole un thread apposta..il discorso è complicato e questo è un thread su Osho..
Poi..l'argomento non è metafisico ...ma cosmologico..psicologico..teologico..non è facile uscirne con discorsi sensati..
Nell'uomo e il suo divenire secondo il vedanta....Guenon parla di ciò..
dice che non può l'uomo passare per due volte nello stesso stato..intendendo l'essere dell'uomo e non gli elementi psichici che possono legarsi al jivatman e ritornare nella manifestazione..se non sono stati bruciati dal Deva Jana..
Se ti interessa l'argomento puoi aprire un thread..ma ti avverto che le considerazioni sul tema per essere autorevoli devono essere esperienziali..
qui non c'è Guenon o Maestri che tengano..e se cominciamo a parlarne non possiamo fare a meno di considerare la costituzione occulta dell'uomo
le guaine..etc...discorsi complicati e alla fine oziosi..perchè dovremmo descrivere condizioni di cui non abbiamo esperienza..

[Zed]

Ci vuole un thread apposta..il discorso è complicato e questo è un thread su Osho..

Ho spostato i messaggi OT in questa nuova discussione proprio perchè poteva nascere un dibattito interessante, ergo puoi parlarne senza problemi se vuoi.

[primahyadum]

finita l'attesa !

mi esprimi le idee del francese sulla reincarnazione ?

Ricordo che al tempo della vecchia POL c'era una sezione dedicata al pensiero tradizionale perennialista, moderata da un certo Eymerich, con il quale mi scontrai più volte.
In pratica per postare lì occorreva essere veneratori di Guenon e non discostarsi assolutamente dal suo divino pensiero: chiunque osasse farlo era severamente invitato ad andarsene.

Fu quel che feci....poi a Eymerich subentrò come mod un islamico (anche l'islamismo era supervenerato, ovviamente....:sofico

Se ne andarono praticamente quasi tutti: rimase poco più che un blog agiografico.

Vogliamo scherzare, vero? Il Guenon ha avuto dei pregi ma anche numerosi difetti. E' uno dei molti...e nemmeno il migliore.

IMHO.

[ferro da stiro]

altra cosuccia, non divagare con i "se non piace". la storia non si fa con i se

era un ignorante storico e linguistico punto.

si può dire, o è lesa maestade ?

Certo che si può dire, anche se sarebbe meglio spiegare il perchè di tale affermazione (così possiamo capirlo tutti). Non vorrei sembrare seccante ma ancora non ho letto una risposta alla mia domanda di sopra circa l'incompetenza del Guènon riguardo l'esposizione dell' Advaita Vedanta. :giagia:

[testadiprazzo]

Ricordo che al tempo della vecchia POL c'era una sezione dedicata al pensiero tradizionale perennialista, moderata da un certo Eymerich, con il quale mi scontrai più volte.
In pratica per postare lì occorreva essere veneratori di Guenon e non discostarsi assolutamente dal suo divino pensiero: chiunque osasse farlo era severamente invitato ad andarsene.

Fu quel che feci....poi a Eymerich subentrò come mod un islamico (anche l'islamismo era supervenerato, ovviamente....:sofico

Se ne andarono praticamente quasi tutti: rimase poco più che un blog agiografico.

Vogliamo scherzare, vero? Il Guenon ha avuto dei pregi ma anche numerosi difetti. E' uno dei molti...e nemmeno il migliore.

IMHO.

C'è una differenza abissale tra Guenon e i guenoniani..e dal momento che siamo nel kali yuga..è ovvio che vengono recepite le parole più corporali..più grossolane..le più exoteriche..
D'altro canto la conoscenza di Guenon comincia con la metafisica e non con le implicazioni sociali..o il simbolismo..cose interessanti ma non l'Essenza del suo messaggio..
Cioè..Gli stati molteplici dell'Essere e Principi del calcolo infinitesimale sono le basi per capirlo..e poi condividere o meno certe implicazioni d'ordine storico che in genere i guenoniani considerano oro colato..
Tra l'altro il sito a cui fai riferimento mi aveva vietata la presenza e la discussione..arrivando a censurare frasi dei miei post e accettandone altre in un lavoro di taglio degno dell'inquisizione ..di cui erano degni eredi..
La mia fortuna è che non ho avvicinato Guenon tramite qualche islamico o massone..o addirittura cristiano...ma l'ho scoperto mutu proprio..dopo che avevo conosciuto Osho..e quindi ho potuto capire la parte esoterica dei suoi testi senza lasciarmi bloccare dalla parte simbolica o storica o islamica..exoterica cioè..
In parole povere la mia lettura di Guenon era solo il prolungamento mentale del mio essere iniziato da Osho..per cui la parte dei lignaggi e delle forme abramitiche l'ho saltata come argomento per me poco interessante..anche se per quasi tutti i guenoniani è quella la parte fondamentale....e facendo credere ciò a tutti quelli con cui vengono a contatto..
Tra l'altro l'islamismo di Guenon è di chi considera il fondamento dell'ortodossia iniziatica l'Advaita Vedanta...e ciò per dire che l'Islam di Guenon non è quello che comunemente si intende..
e la sua adesione a questa forma.. io la reputo al fatto che nella prima metà del secolo scorso non c'erano tanti Maestri disponibili..per gli occidentali..e lasciando perdere quelle filosofie massoniche o ermetiche ormai rimaste come vestigia....rimaneva solo l'Islam come forma a noi più vicina..dove la Conoscenza era ancora tramite i Sufi ben viva..
e Guenon vi era stato introdotto da un certo pittore John Gustaf Agelii, pittore svedese diventato musulmano col nome di Abdul-Hadi verso il 1897 e riattaccato al Tasawwuf (esoterismo islamico) dallo Sciaykh Abder-Rahmân Elish el-Kebir.
Oggi ..Maestri indiani del calibro di Krishnamurti ..o Ramana..o Osho...ci hanno dispensato dalla fatica di imparare il sanscrito o diventare indù..e come missionari del Vero..hanno parlato e parlano agli occidentali..in qualità e non in quantità come i missionari cristiani..
Cioè ..non è più necessario per chi voglia coltivare l'esoterismo partecipare ad una forma exoterica..dal momento che questi Maestri hanno creato il loro exoterismo che poi sono le tecniche di meditazione..l'unica cosa veramente importante per chi vuole procedere nel sentiero interiore senza rimanere impastoiati in un exoterismo che alla fine del Ciclo si rivela guscio vuoto..vuoto di Spirito..

[Atlantideo]

testadiprazzo che ne pensi di questa canzone di Battiato? C'é anche il riferimento a Guènon.

YouTube - 7. Magic Shop, de Franco Battiato

[acchiappaignoranti]

Certo che si può dire, anche se sarebbe meglio spiegare il perchè di tale affermazione (così possiamo capirlo tutti). Non vorrei sembrare seccante ma ancora non ho letto una risposta alla mia domanda di sopra circa l'incompetenza del Guènon riguardo l'esposizione dell' Advaita Vedanta. :giagia:

"il vedanta come qualsiasi tradizione ignea (maestro basava lingàyata) si esporta tramite i portatori di lingua ad alcun altro incluso guènon è concessa simile opportunità) "
cit. Maestro indù basava lingàyata

indra devi scuola sai yoga (respirazione cosmica)

"chi non possiede approccio diretto col sanscrito e derivati" difetta in tradizione"
(hindù waif of life autorità dei veda) samyagdsti (corretta visione)

ciò che dapprima è neutro, quindi senza memoria in quanto "puro generatore di memoria" e immanifesto (non duale) grazie al simbolo ed al rito autoconfermatorio e al sillabo "di-viene semplicemente un "tirar fuori da se, un disvelarsi" per poi dispiegare ermeneuticamente l'àpeiron-(in greco arcaico è ciò che sfugge al numero ed al principio di individuazione) tramite la sillaba "alpha" colei in cui non vi è la rinuncia a "chiamare nominando" la nominazione è corretta solamente in presenza di una lingua appropriata

guènon in quel testo confonde persino la resurrezione con la reincarnazione la credenza più radicata tra tutti i maestri indù)


velocemente ti inoltro ai seguenti testi dove potrai trovare molte delle risposte che cerchi
su guènon tra gli altri
Renato del Ponte la città degli dei ecig edizioni
Cfr. G. D'Uva, La Tradizione Romana, il Cristianesimo e Cristo, cit, pp. 2
Cfr. le lettere di Reghini ad Armentano del novembre e dicembre 1924 (appunto il periodo in cui si preparava la pubblicazione in "Atanòr" n° 12 dell'articolo diGuénon // Re del Mondo), in R. Sestito, II figlio del Sole, Ancona 2003,
Su tali questioni si veda l'ottimo saggio di M. Baistrocchi, Agarttha:
una manipolazione guénoniana?, in "Politica Romana", n° 2/1995, pp. 8-40, nel qualeil nostro compianto Amico dimostra tutte le falsificazioni e mistificazioni di Guénon, autore che, influenzato direttamente e soprattutto dalle opere di Saint-Yves d'Alveydre (in cui quest'ultimo, come dice Baistrocchi, "si sforzò diriscrivere la storia dell'Asia con l'obiettivo di poter sovrapporre a quel continente una fantastica ed artificiale superstruttura ebraico-cristiana del tutto inventata":
ibid., p. 26), deformò e sovvertì gli archetipi originari, invertì i simboli,trasformando in sotterraneo ciò che è polare e montano, avallò "la 'pia frode' del Saint-Yves sul falso mito dell' Agarttha, angiporto fuorviante e soporoso sovrapposto sulla vera tradizione di Shambala" (ibid., p. 39), in quanto tale "mito del regno sotterraneo &Q\VAgarttha e della nota triade sacerdotale [è] troppo importante per le 'religioni del libro'" (ibid., p. 29).

da cui riporto un lieve stralcio

( 112) R. Guénon, // Re, cit., pp. 64 ss.. Tali considerazioni risentono evidentemente delle concezioni mate-rialistiche che contraddistinguono l'opera de! Saint-Yves e caratterizzano soprattutto la fantastica de¬scrizione dell'Agarttha. Se infatti, come affermano le più svariate tradizioni e, in particolare, quella islamica, il Centro Supremo si trova al limite tra due mondi, in uno stato sottile tra il mondo sensibile E quello spirituale, gli sviluppi storici e le degenerazioni del mondo appaiono, in sostanza, assai pocc rilevanti proprio in quanto sono le stesse carenze di qualificazioni e le degradazioni delle popolazion e degli individui a non permettere loro di accedervi e ciò, ovviamente, senza dover ricorrere all'idee di un "trasferimento nelle viscere della terra", in qualche lontana e difficilmente raggiungibile lande asiatica, per giustificare il suo carattere "nascosto", "inviolabile" e oramai pressoché inavvicinabile.

importantissime anche le considerazioni considerazioni di P. Di Vona contenute ne "II Re del Mondo, mito del XX secolo",
cap. V di Evola Guénon De Giorgio (Borzano 1993),

[testadiprazzo]

testadiprazzo che ne pensi di questa canzone di Battiato? C'é anche il riferimento a Guènon.

YouTube - 7. Magic Shop, de Franco Battiato

Battiato mi piace poco..è rarefatto..intellettualoide..palloso..un vero guenoniano..anche se parte da Gurdjieff..tra l'altro una volta aveva anche una casa editrice detta l'Ottava..che pubblicava opere della quarta via..
Cioè..Battiato mi sembra un semplice intellettuale..e infatti mi comunica pensieri e non consapevolezze....lo vedo fiacco..preferisco il metal..è più iniziatico..

[acchiappaignoranti]

Ricordo che al tempo della vecchia POL c'era una sezione dedicata al pensiero tradizionale perennialista, moderata da un certo Eymerich, con il quale mi scontrai più volte.
In pratica per postare lì occorreva essere veneratori di Guenon e non discostarsi assolutamente dal suo divino pensiero: chiunque osasse farlo era severamente invitato ad andarsene.

Fu quel che feci....poi a Eymerich subentrò come mod un islamico (anche l'islamismo era supervenerato, ovviamente....:sofico

Se ne andarono praticamente quasi tutti: rimase poco più che un blog agiografico.

Vogliamo scherzare, vero? Il Guenon ha avuto dei pregi ma anche numerosi difetti. E' uno dei molti...e nemmeno il migliore.

IMHO.

la scaturigine se non erro fu la seguente postilla
li si adirarono proprio tutti



. M. Rivière (op. cit., pp. 23-24) del tantra di Kâlachakra,

“Il testo fornisce anche una lista di falsi profeti e di maestri che hanno predicato dottrine erronee, fonte dell'attuale materialismo del mondo; secondo Hoffmann vi si scorgono i nomi di Varâbri (Abraham), Mùsha (Mosè), Isha (Gesù), Mani, il fondatore del manicheismo, soprannominato Shvetavastrin, « l’uomo dall’abito bianco », e Madhumati (Mohammed), che il testo prende di mira in modo particolare. Esso descrive la nascita dell’Islam sotto la direzione di quest’ultimo « nel paese de La Mecca », durante il regno del dodicesimo re di Shambala nel VII secolo d.C. Per il Kâlachakra, l’Islam è il simbolo di tutte le dottrine opposte alla spiritualità buddista, dottrine insegnate e seguite dai barbari o mleccha.

[Atlantideo]

preferisco il metal..è più iniziatico..

testa... ti prometto che appena avrò di nuovo la possibilità di reputtanizzarti, lo farò su questo post.

Atlantideo