Germania. In Germania si rafforza il recupero della SPD. I socialdemocratici, che con i verdi sostengono il governo del cancelliere Gerhard Schröder, dopo aver toccato un minimo storico alle elezioni europee di giugno con il 21,5% dei voti, ora superano il 30% delle intenzioni di voto. In parallelo perdono consensi i democristiani della CDU/CSU, che dopo aver sfiorato la maggioranza assoluta dei consensi, ora scendono sotto quota 40%. In buona salute i liberali della FDP, mentre i comunisti della PDS sembrano aver perso lo slancio di inizio autunno.

Francia. Per la Francia non sono ancora stati pubblicati sondaggi sulle intenzioni di voto successivamente alle elezioni europee del 13 giugno 2004. Gli indicatori riguardanti l'indice di fiducia nelle principali personalità politiche confermano comunque la crisi di consenso del governo Jean-Pierre Raffarin.

Regno Unito. Nel Regno Unito si assiste ad un notevole incremento nelle intenzioni di voto ottenuto dai laburisti di Tony Blair. I Labour infatti sfiorano il 37% dei voti, distanziando nettamente i conservatori fermi al 31%. I liberaldemocratici non sembrano riuscire a sfruttare l'avversione sempre più netta dell'opinione pubblica inglese alla presenza militare del Regno Unito in Iraq.

Italia. Il nuovo calo di Forza Italia, scesa ora al 20%, rappresenta l'elemento più rilevante tra le novità monitorate dai più recenti sondaggi degli istuti di ricerca italiani. Il partito di Silvio Berlusconi non sembra in grado di uscire da una crisi che dura ormai da oltre un anno. Mentre crescono Alleanza Nazionale e i centristi dell'UDC, la Lega Nord vive un nuovo momento di difficoltà nelle intenzioni di voto. Nel Centro Sinistra crescono tutti i partiti, consentendo ora alla GAD (Grande Alleanza Democratica) di sfiorare il 50% dei consensi al proporzionale, mentre al maggioritario la quota è già stata abbondantemente superata. L'imminente ritorno sulla scena politica italiana dell'ex Presidente della Commissione europea Romano Prodi potrebbe dare ulteriore slancio all'Ulivo.

Spagna. Si consolida l'ampio margine di vantaggio del partito socialista sull'opposizione popolare. Il PSOE, che sostiene il governo di José Luis Rodríguez Zapatero, ottiene infatti il 43,3% delle intenzioni di voto, mentre il PP non supera quota 37%.

Polonia. In Polonia prosegue il tracollo del Centro Sinistra. I socialdemocratici al governo, eletti trionfalmente nelle ultime elezioni politiche con il 41% dei voti, ora sono indicati al 6% delle intenzioni di voto. Gli elettori polacchi non assegnano però il proprio consenso in modo deciso allo schieramento dei popolari di Centro Destra, sebbene i moderati di Piattaforma Civica si affermino come primo partito con il 27%. Gli euroscettici di Lega delle famiglie polacche e di Autodifesa della repubblica polacca superano abbondantemente il 10%. La destra di Legge e Giustizia raggiunge il 14%.
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