Certamente: un sistema federalista serio applicato al sud significherebbe tra l'altro guerra civile nelle regioni del sud, e comunque nessuno che sia sano di mente auspica una mostruosità federale che comprenda Lombardia e Calabria. Io quando penso al federalismo penso a indvidui e comunità del nord che costituiscono i presupposti per una federazione (consensuale e rescindibile) tra realtà sufficientemente omogenee che bilateralmente ambiscono a federarsi tra loro. Non necessariamente tutte. Ma federalismo è anche (e specialmente) altro: è un processo che partendo dal basso ristabilisce il primato dei cittadini sui loro governanti, il primato dell'interesse delle maggioranze su quello dei potentati, il consolidamento del senso di comunità e dunque di alterità rispetto al sistema italia. La costruzione dal basso di uno stato federale porta, tramite lo sviluppo di un forte consenso popolare, di un forte senso di appartenenza, al superamento dello stato moderno. Per ora siamo un popolo di veline che scosciano per ricevere un favore, che sia da berlusca, da formigoni o da un notabile magnaccia del sud. Ricostruendo un senso di coesione entro ciascuna comunità e tra comunità tra loro affini, facendo capire ai Cittadini che le comunità possono essere uno straordinario strumento di pressione politica, spediremo via a calci lo stato centralista napoleon-terronico che ci perseguita da 150 anni. Se invece ci limitiamo a venire qui a sparare a zero sui teroni moriremo tutti italiani, anche quelli giovani. Per ora i teroni ci stanno rifilando un bel tre a zero senza appello, quindi pensiamo alla nostra squadra piagnucolosa e sfilacciata.