MARTEDI’ 30 NOVEMBRE SCIOPERO GENERALE
Meglio tardi che mai, ma per affossare questa Finanziaria 4 ore non bastano!
Alla fine, bontà loro, ce l' hanno fatta! Con un forte, ingiustificato e colpevole ritardo le segreterie di Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato, il 27 ottobre, lo sciopero generale ma di sole 4 ore per tutte le categorie, articolato su base territoriale che si terrà martedì 30 novembre: contro la legge finanziaria 2005 del governo Berlusconi. A noi pare ancora una risposta debole e inadeguata per fermare e battere la grave e pesante offensiva antioperaia e antipopolare governativa. Non si capisce davvero come mai Epifani, Pezzotta e Angeletti abbiano fatto passare tutto questo tempo, in pratica quasi tre mesi dalla ripresa del lavoro dopo le ferie estive, per chiamare alla mobilitazione i lavoratori. Né si comprende né si può condividere la mancata organizzazione di una grande manifestazione nazionale a Roma in modo da mettere in campo e dispiegare tutta la forza della classe operaia e delle masse popolari. Tutto tempo regalato al neoduce e alla sua cricca politica di "centro-destra" che infatti, hanno utilizzato a pieno e in modo serrato per approvare la controriforma delle pensioni, la manovra economica e finanziaria con una stangata di ben 24 miliardi di euro, una "riforma" sulla giustizia di stampo mussoliniano e persino la controriforma costituzionale neofascista sulla devolution, sui poteri del premier, sull'organizzazione del parlamento e la composizione della corte costituzionale. Eppure sono mesi che la Fiom-Cgil (come del resto il PMLI) invoca la necessità e l'urgenza di una mobilitazione generale per battere la politica neoliberista governativa.
Non c'è da illudersi che la Finanziaria possa essere affossata senza che scendano in campo le masse con tutta la loro forza. Anzi, proprio questo sarebbe il momento più adatto per uno sciopero generale di 8 ore con manifestazione a Roma, per assestare un colpo demolitore alla politica neoliberista, stangatrice e affamatrice del governo. Mentre invece le direzioni sindacali tergiversano e hanno proclamato soltanto uno sciopero generale di 4 ore su base territoriale per il 30 novembre: nettamente insufficiente, anche se meglio di niente, rispetto alla gravità della stangata preparata da Berlusconi e Siniscalco.
COSA PREVEDE LA STANGATA FINANZIARIA DEL GOVERNO.
E’ una stangata di 24 miliardi di euro, di cui ben 17 tra tagli alla spesa e nuove tasse, che saranno interamente drenati ai lavoratori e alle masse popolari, attraverso misure come il tetto del 2% alla crescita della spesa di ministeri, regioni, province e comuni, che produrrà altri tagli ai servizi sociali, alla sanità, alla scuola (si parla già di 14 mila insegnanti in "esubero" previsti in un emendamento del Tesoro) e aumenti generalizzati delle tasse locali Ici, addizionali Irpef, tassa sui rifiuti, trasporti ecc.). E attraverso il blocco del turn-over nella pubblica amministrazione e il tetto ai rinnovi contrattuali dei dipendenti pubblici, già scaduti da quasi un anno e altre misure di "contenimento" della spesa pubblica. Va ricordato inoltre che in questa Finanziaria non solo non c'è nulla per il Mezzogiorno, ma vi sono provvedimenti che al contrario lo penalizzano ulteriormente, riducendo i finanziamenti alle aree depresse e trasformando gli incentivi alle imprese da fondo perduto a prestiti agevolati. Per i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, professionisti) la Finanziaria del governo prevede inasprimenti fiscali attraverso la revisione degli studi di settore, mentre altre entrate per ben 7 miliardi di euro verranno realizzate attraverso la vendita sul mercato di decine di migliaia di edifici pubblici, di interi tratti della rete stradale nazionale, che saranno sottoposti a pedaggio, e di beni culturali, architettonici e storici. Per tutto ciò lo sciopero generale di 4 ore del 30 novembre non dovrà assolutamente essere considerato esaustivo dell'iniziativa sindacale, ma solo il punto di partenza per una mobilitazione sempre più ampia ed intensa dei lavoratori, che sfoci in un grande sciopero generale nazionale di 8 ore, con manifestazione sotto le finestre di Palazzo Chigi, per affossare la Finanziaria di lacrime e sangue.
(estratti de "Il Bolscevico" n. 36/04)
E’ UNA STANGATA ALLA SPESA SOCIALE
LA FINANZIARIA NON DEVE PASSARE!
DI BERLUSCONI NON NE POSSIAMO PIÙ
TUTTI INSIEME BUTTIAMOLO GIÙ!
PARTITO MARXISTA-LENINISTA ITALIANO
www.pmli.it st in p. MI 25/11/04