Per celtisti, celtomani e altri nostrani negazionisti delle proprie radici latine

[Eomer]

In origine postato da ETTORE MUTI
io sfido qualsiasi POPOLO europeo occidentale a provarmi che non ha sangue nelle vene ROMANO....
a partire dall'Italia TUTTA fino ad arrivare in terra d'albione...

Semplicemente il "sangue romano" non esiste, perche' "romano" non indica nessun gruppo etnico/nazionale. E' un concetto politico e giuridico, indifferente al dato etnico. Tanto e' vero che chiunque a un certo punto poteva diventare cittadino romano. E anche nelle legioni c'erano svariate etnie, anzi a seconda dei luoghi e dei periodi potevano essercene di predominanti, che magari di mediterraneo avevano ben poco. Quindi il fatto che le legioni siano arrivate in un luogo non significa molto, se non si indica la composizione etnica delle truppe.

Quindi da un lato parlare di "romani" e' sempre equivoco, perche' ci nasconde le realta' etniche sottostanti, dall'altro lato e' un falso propagandistico identificare i romani con una presunta nazione italiana che non esiste nemmeno oggi, ancor meno 2000 anni fa.

Fatevene una ragione, lo stato italiano e' una invenzione artificiale e violenta, contro i Popoli e contro la storia, e prima cessera' di esistere meglio sara'.

[Eomer]

In origine postato da Ludovico
L'universalismo della religione cattolica non è dottrina propinata da "quei signori", ma la volontà stessa di Gesù Cristo: "Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che io vi ho comandato" (Mt. 28, 19-20).

Il quale fa parte di "quei signori"

[Orazio Coclite]

Siore e Siori, inauguriamo adesso "L'angolo delle ultime parole famose di Eomer", divertimento assicurato per grandi e piccini.

Riassunto delle puntate precendenti: in una discussione di poco tempo fa il prode Eomer, guerriero celto-longobardo DOC e secessionsita inviperito, incalzato dalle domande del nemico italico-romano, e in omaggio ai suoi antenati Galli, che fecero lo stesso nei confronti dei Romani, non avendo alcun serio argomento da opporre oltre alle solite trite e ritrite banalità anti-italiane decide di fuggire scantonando inelegantemente la discussione con un fugone verso lidi meno impegnativi (i due forum leghisti dove sovente si confonde l'esclamazione da osteria in preda ai fumi dell'acool con il fatto storico).
Così, tutto trafelato nella fuga dalla discussione lo stesso ha però un ultimo guizzo girandosi verso il nemico incalzante per gridargli incarognito: "Devo averla persa di vista [la discussione, ndOC], ma stai tranquillo che appena la trovo e ho tempo, ti rispondo. Del resto non è che la mia preoccupazione principale sia rispondere a tutto quello che dicono gli italiani. [dichiarazione rilasciata il 16 novembre...]
E già, meglio andare a discutere coi propri simili dandosi ragione a vicenda (da antologia quello che sui forum leghisti ha scritto che i latini erano originariamente 'tedeschi'!!! Ho capito bene? Non, casomai e per assurdo, 'germani' o 'nordici', ma addirittura dei tedeschi ante-litteram!!! )!
Vana è stata finora l'attesa di queste risposte, che probabilmente non arriveranno mai se non qualche considerazioncina da osteria come queste appena scritte dal nostro. Si attende poi anche una sua risposta nell'altra discussione, quella su "Il sole delle alpi, un antico simbolo etrusco-romano alle origini dell'Italia".
Eomer l'esperto delle scantonate?

A concludere, e senza perdere troppo tempo con le ulteriori puerilità del nostro amico Eomer, mi permetto di fargli notare che come ogni libro di storia antica riporta, l'abitudine romana di usare truppe di foederati barbari nelle proprie legioni, seppur di antica origine, fu comunque limitata fino ad almeno il secondo secolo dell'era attuale, quando il sempre più massiccio affluire di barbari entro i confini dell'Impero porto ad un generale 'imbarbarimento' dell'esercito imperiale che creò contrasti e faide senza fine (come quella famosa guidata da Onorio nel 408 d.C. in cui trovò la morte Stilicone), nonché la fine ultima dell'Impero stesso.
L'ossatura storica dei leggendari e valorosi eserciti romani vittoriosi per mezzo mondo, che piegarono con ferro ed italica tempra ogni popolo che gli si parò dinanzi, fu sempre composta da romani (italici o come preferisci chiamarli). Ossia di quei popoli italici alla radice della nostra nazione.

Bene, questo è quanto, buona notte da parte del servizio di correzione della "disinformazione leghista".

NO DISINFORMAZIONE, NO LATINI TEDESCHI!

[Orazio Coclite]

In origine postato da Neonazionalista
Fuori i celti-slavo-leghsti dalla nostra Nazione.

Il leghismo è una malattia mentale riscontrabile per tutta la nazione. Dalla Valle d'Aosta alla Sicilia.
E tu ne sei un chiaro esempio.


Neo-celti a Pontida:

[Paul Atreides]

Comunque, in Italia gli unici a poter davvero rivendicare il diritto alla secessione sono i popoli meridionali, praticamente indipendenti sin dalla disgregazione del regno longobardo [con la sola eccezione del catapanato bizantino in Puglia e Sicilia]. Ad esempio il ducato beneventano indipendente sin dall'VIII secolo o il principato salernitano, indipendente sin dal IX secolo e che si spingeva sino oltre Cosenza.

[Orazio Coclite]

In origine postato da Neonazionalista
Orazio Coclite la prossima volta che vedo un mio messaggio "pulito" eliso, prenderò le opportune iniziative in merito.
Ti ricordo che questo è uno spazio statuale concesso ai privati temporalmente.
Ne discende che ciascuno può -ex art 21 cost- esprimere la propria opinione.
Ti preannunzio che dovesse ricapitare quanto sopra faccio chiudere il forum.
Adesso scherzo poco.

Io nemmeno scherzo, e adesso ne avrai piena dimostrazione.
D'altronde esempi come il tuo e precedenti mi fanno sempre più capire che la tolleranza è assolutamente una prassi errata e, a lungo termine, dannosa.

Adesso l'intero forum tirerà un bel sospiro di sollievo...

[Orazio Coclite]

In origine postato da Paul Atreides
Comunque, in Italia gli unici a poter davvero rivendicare il diritto alla secessione sono i popoli meridionali, praticamente indipendenti sin dalla disgregazione del regno longobardo [con la sola eccezione del catapanato bizantino in Puglia e Sicilia]. Ad esempio il ducato beneventano indipendente sin dall'VIII secolo o il principato salernitano, indipendente sin dal IX secolo e che si spingeva sino oltre Cosenza.

Partendo dal presupposto che secondo me assolutamente nessuno in Italia può con diritto rivendicare alcuna forma di secessione di una o più regione dal corpo della nazione, bisogna comunque riconoscere le modalità storiche con cui il meridione italiano e lo stato pontificio vennero annessi al resto della nazione. Ci furono violenze e nequizie, stragi e uccisioni, sia da una parte che dall'altra. Ci furono imprigionamenti e ruberie e tante altre cose. Ma questo era comunque preventivabile in una nazione rimasta divisa per così lungo tempo.
Ma nonostante tutto questo la riunificazione della patria italiana era qualcosa che troppo a lungo era stato atteso e rimandato. Il cui avverarsi sanciva così un lunghissimo percorso ideale e di lotte che avevano animato le migliori menti italiane fin dal crollo rovinoso dell'Impero Romano d'Occidente.

D'accordo quindi sul rileggere la storia in tono meno agiografico riconoscendo la realtà di determinate situazioni che vennero a crearsi con l'unificazione, ma questo secondo me non può essere impugnato da chicchessia per rivendicare alcun tipo di secessione.
Prendiamone atto e piuttosto che dividere cerchiamo di capire cosa ci rende uniti studiando la storia italiana e i suoi personaggi più importanti che, da Dante a Verdi, hanno sempre alzato forte la propria voce per la riunificazione della Patria.

Saluti.


ps - e comunque nel meridione borbonico, così come nel settentrione, tutto questo amor patrio non doveva essere sentito in maniera tanto viscerale se bastarono sole mille camicie rosse a sconfiggere l'esercito duosiciliano.

[Paul Atreides]

In origine postato da Neonazionalista
Orazio Coclite la prossima volta che vedo un mio messaggio "pulito" eliso, prenderò le opportune iniziative in merito.
Ti ricordo che questo è uno spazio statuale concesso ai privati temporalmente.
Ne discende che ciascuno può -ex art 21 cost- esprimere la propria opinione.
Ti preannunzio che dovesse ricapitare quanto sopra faccio chiudere il forum.
Adesso scherzo poco.

Senti, innanzitutto rileggiti il regolamento da te accettato al momento dell'iscrizione http://www.politicaonline.net/pol/regfor.htm e poi vedi di piantarla.

[Ichthys]

In origine postato da Paul Atreides
Senti, innanzitutto rileggiti il regolamento da te accettato al momento dell'iscrizione http://www.politicaonline.net/pol/regfor.htm e poi vedi di piantarla.

Se dovessimo seguire alla lettera quel regolamento io stesso non potrei autodefinirmi "NAZIonalita xenofobo" e tanti altri camerati non dovrebbero neppure scrivere "fuori gli immigrati" e lo stesso moderatore non potrebbe nemmeno affermare di non condividere i metodi democratici (come ha già affermato in precedenza)... quindi ora non fiscalizziamoci troppo altrimenti non ci rimetterebbe il solo Neonazionalista.
Scusate l'intromissione.

[Ichthys]

In origine postato da Orazio Coclite
Io nemmeno scherzo, e adesso ne avrai piena dimostrazione.
D'altronde esempi come il tuo e precedenti mi fanno sempre più capire che la tolleranza è assolutamente una prassi errata e, a lungo termine, dannosa.

Adesso l'intero forum tirerà un bel sospiro di sollievo...

E poi criticavamo a più non posso i metodi del forum di Rif. Comunista e dell'Ulivo. Bah!