A tutti i lavoratori
In questo difficile momento della vita politica italiana dove le lobbies del potere economico-finanziario si apprestano a dare il colpo di grazia alle conquiste dello stato sociale con la complicità di tutte le forze politiche, noi abbiamo ritenuto di costituire un sindacato libero: la “Confederazione Unica del Lavoro, della Scienza e delle Arti” che già operò in Italia quale supporto a quella che è stata la più audace, la più originale e la più mediterranea delle idee: LA LEGGE SULLA SOCIALIZAZZIONE DELLE IMPRESE voluta dalla Repubblica Sociale Italiana.
Ci furono delle parti interessate a sabotare questo illuminato progetto con critiche nei confronti dei promotori come se fosse stato un ulteriore inganno verso i lavoratori. MAI MENZOGNA FU PIU` GRANDE.
Gli stessi padri dell’attuale Costituzione italiana hanno dovuto riconoscere l’alto valore etico e sociale del principio della socializzazione tanto da inserire nella magna charta l’art. 46 che fissa il principio del diritto dei lavoratori a collaborare alla gestione diretta delle imprese. Ma sinistra e destra politica, come pure i sindacati istituzionali, nei quasi sessant’anni trascorsi dall’emanazione della carta costituzionale, hanno evitato scrupolosamente, in stretta obbedienza alla casta padronale, di sensibilizzare i lavoratori italiani affinché richiedessero a gran voce alle istituzioni di emanare le norme di legge per l’attuazione del principio della cogestione delle imprese.
Orbene, quella della socializzazione delle imprese non è una legge transeunte perché contiene i principi che sanciscono la fine della lotta di classe, ossia l’antico conflitto tra capitale e lavoro.
Attualmente, se è vero che il risveglio delle più mature categorie professionali e sociali fa bene sperare per il rilancio di un vasto programma partecipativo, pur adattandolo al crescente sviluppo tecnologico, è altrettanto vero che da parte dei detentori del capitale, riproponendo il liberalismo e l’attuazione delle privatizzazioni, si è determinato un forte arroccamento su posizioni contrarie ad ogni forma di autentica partecipazione. La socializzazione peraltro ci consentirebbe di non dover più pavidamente scrutare in certe capitali straniere per intravedere il nostro destino ma di costruirlo con le nostre mani.
Lavoratori!
Noi siamo fieri di aver raccolto la testimonianza di quella grande idea che è stata ed è la SOCIALIZZAZIONE, di questa grande e unica costruzione politico-sociale del XX secolo che nel mondo moderno solo la Germania ha saputo raccogliere attraverso la “MITBESTIMMUNG”, la versione tedesca della socializzazione che ha assicurato alla Germania quella pace sociale e quel benessere che ne ha fatto la nazione più sviluppata e più forte d’Europa.
Siate fieri anche voi della vostra storia e della vostra Patria! Abbandonate i sindacati e le organizzazioni politiche delle sedicenti destra e sinistra, ovvero due facce della stessa patacca!
Solo la socializzazione delle imprese può rompere le catene che legano i lavoratori, catene volute allo stesso modo dal capitalismo liberista e dal marxismo social-comunista, finti avversari che in realtà sfruttano i lavoratori per i loro sporchi interessi finanziari e politici! Basta con i sindacalisti che fingono conflitti con il padronato al solo scopo di crearsi una carriera politica nei partiti di sinistra......
ADERITE IN MASSA ALLA C.U.L.T.A
CONFEDERAZIONE UNICA DEL LAVORO, DELLA TECNICA E DELLE ARTI
CULTA2004@YAHOO.IT – Tel. 349/5878759
Segretario Generale: Angelo Faccia – C.P. 37 succ. 6 – 06127 Perugia
Chiedo ai moderatori, se possibile, di mettere in rilievo l'appello lanciato dal C.U.L.T.A. e a tutti i lavoratori di aderire in massa.