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  1. #31
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    Predefinito Re: Re: Re: Re: Re: Re: STATO SOCIALE

    In Origine postato da Eegol
    Prima di spiegare meglio le mie idee per sradicare questa tua eresia vorrei che fosse chiara una cosa:
    DEFINIRE MUSSOLINI "SOCIALISTA" MI SEMBRA ABBASTANZA SUPERFICIALE, nel senso che in giovinezza egli è si socialista, ma un socialista per così dire "deviato" (era acceso interventista) e quando fa promulgare le leggi di cui parli era ormai un fascista convinto e quindi agli antipodi del VERO SOCIALISMO; ma non voglio aprire un ulteriori dibattito...
    Innanzitutto si deve distinguere un punto di vista teorico ed un punto di vista concreto. Parlando in astratto mussolini introduce in italia un Welfare State "all'italiana", nel senso che, con i suoi aspetti clienterali, esso nasceva più che altro dalla "provvidenziale benevolenza" del regime e dei suoi gerarchi. Ma il vero Stato Sociale ha origine invece dall'idea secondo cui è un diritto dei cittadini essere garantiti dall stato nei bisogni fondamentali. Quindi, da questo punto di vista, la filosofia che sta alla base delle leggi sociali fasciste è ben lungi da essere quella che animò la nascita del Welfare State in italia negli anni 60-70. Ma anche senza voler considerare l'idea astratta, lo stato sociale mussoliniano appare vuoto anche nel concreto: queste leggi erano di fatto carta straccia, esse infatti non servirono a migliorare la condizione delle fasce povere, ma a nascondere quei veri interventi del regime che aiutarono le classi medio-alte (eliminazione dei sindacati). Ancora una volta opera di propaganda! Concludendo voglio darti ragione su un fatto: sicuramente l'istituzione dell'INAIL, dell'INPS ecc., nel secondo dopoguerra saranno buone idee da cui partire, ma non di più. Lo Stato Sociale in italia nasce grazie, come ho già detto, all'opera dei partiti di Sinistra che ritenevano un diritto dei più poveri l'assistenza pubblica e che nel concreto riuscirono a portare modifiche significative. Dire che lo stato sociale nasce grazie al fascismo è quindi sbagliato, sia perchè non era nelle intenzioni del regime dittatoriale, sia perchè nel pratico queste leggi non cambiarono nulla. Le leggi sociali si rilevarono invece un facile strumento indispensabile per il controllo sociale.

    Egol
    Guarda che c'e' un discorso di Mussolini nel quale a inizio anni trenta dice:

    "dobbiamo ora passare dalla assitenza alla solidarieta' ".
    e lo fece.

    Io tutto questo Welfare State degli anni 60-70 non lo vedo se non per completamenti di un'opera la cui base solida e duratura fu costruita dal fascismo.Anzi c'erano Istituti di cui si e' persa traccia ( Opera nazionale Maternita' ed Infanzia, Casa della Mdre e del fanciullo , Assistenza alla madri nubili , Case dei Mutilati ed Invalidi del lavoro , di Guerra etc.etc.etc.

    Furono fatti investimenti per colonie montane e marine dove TUTTI i ragazzi venivano ospitati .Ora dove sono ? Io ci andai negli anni 36-37-38 e ricordo bene.Ricordo anche quando per un semplice soffio al cuore si veniva mandati alle Terme di Sirmione quindici giorni e a gratis. ( io compreso ).

    Altro che carta straccia quelli erano FATTI e non propaganda.

    Una parola su Mussolini socialista : guarda che erano interventisti anche tanti altri socialisti e comunque Mussolini non era piu' un ragazzino.Non puoi dire che un interventista non era piu' socialista.Il PSI , more solito, si spacco' quello si' ma da qui a dire che Mussolini non era socialista ce ne passa.

    Al fronte c'erano anche Nenni, Pertini ,e tanti altri.Non socialisti anche loro perche'..................... non avevano disertato ?

    Il fatto e' che tutto quanto fece il Duce viene negato.date indietro la 13a allora se volete essere coerenti !

  2. #32
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    Predefinito SI RINUNZI ANCHE.........

    Agli assegni familiari anche quelli li diede LUI !

    E poin diciamolo : in sintesi.Il fascismo diede agli italiani lo Stato Sociale. Gli antifascisti se lo sono mangiato.

  3. #33
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    Predefinito Re: La Libertà di parola può essere letale...

    In Origine postato da Harm Wulf
    La Libertà di parola può essere letale...

    Siegfried VERBEKE (V.H.O.) arrestato dalla cooperante polizia del pensiero belgo-tedesca

    Che Padre Stalin potesse essere innocente per la pianificata uccisione di oltre 8 milioni di contadini ucraini può ancora essere proclamato e pubblicato commercialmente come ha fatto il comunista fiammingo Ludo Martens. Che gli Hutu abbiano decapitato a centinaia di migliaia i loro fratelli Tutsi può similmente essere negato nel circuito ufficiale dei media.

    Che la Germania di Hitler prima abbia gasato e poi cremato un totale di 6 milioni di ebrei è un fatto che non può essere confutato, negato, messo in dubbio, approvato o minimizzato secondo la legislazione belga del 1995. Sebbene la Libera Università di Bruxelles dichiari di rifiutare "ogni forma di pensiero dogmatico" nel suo statuto, questa è pura retorica verbale, da quando ogni protesta accademica sui limiti imposti alla libertà di ricerca si è trovata a fronteggiare duramente il cosiddetto "giudeocidio".

    Dopo un decennio di soprusi, perquisizioni domiciliari... l'editore revisionista fiammingo Siegfried VERBEKE (fondatore del VHO, trad. Libera Ricerca Storica, precedentemente fatto chiudere dal corrotto politico ebreo Andé Gantman) è stato ritenuto colpevole e condannato a un anno e mezzo in libertà condizionata ed al pagamento di un ulteriore ammenda. L'inchiesta durata oltre sette anni difficilmente potrebbe convincere ogni giurista serio, ma il giudice deve aver sentito sul suo collo il fiato del regime giudeo-liberale. Come se non fosse già stato sufficientemente vessato, Siegfried Verbeke è stato arrestato sabato 27 novembre 2004 nella sua città di residenza Kortrijk nelle Fiandre. Visto il recente "Mandato di Arresto Europeo' il Belgio passerà questo martire della libertà di parola alla Germania che è stata molto solerte nel perseguitarlo da lungo tempo. Il revisionista di 63 anni dovrà probabilmente passare i suoi ultimi giorni in un carcere tedesco. Nella migliore delle ipotesi egli starà nello stesso braccio del carcere di Ernst Zündel quando sarà estradato.

    Questo è lo stato delle cose per quanto riguarda la libertà di espressione nelle cosiddette democrazie europee. Il Belgio con i suoi 170 anni di tradizionale oppressione della maggioranza di lingua olandese da parte di una cricca francofona, ha recentemente inviato una commissione per monitorare le elezioni presidenziali negli USA. Gli attuali tumulti in Ucraina sono anch'essi all'attenzione di questi Commissari politici. Forse sarebbe più conveniente se essi ispezionassero le loro stesse democrazie prima di "ispezionare" gli altri stati del mondo. Come logica conseguenza di ciò bisognerebbe rilasciare il famoso protagonista della lotta per la libertà di parola e conferire a Siegfried Verbeke la cittadinanza onoraria della città di Kortrijk.

    Due anni fa il politico olandese Pim Fortuyn fu assassinato per le sue posizioni contrarie all'immigrazione. All'inizio del novembre 2004 il regista olandese Theo Van Gogh è stato similmente ucciso per la sua critica all'Islam. Sembra che tutti i protagonisti della libertà di parola vengano liquidati legalmente o illegalmente. Nei Paesi Bassi anche la libertà di parola sembra essere allo stesso tempo bassa e talvolta letale.

    Armin Müller per conto del Comitato per la Protezione della Libertà di Parola.


    Da diffondere!!


    Free Speech Can Be Lethal...

    Siegfried VERBEKE (V.H.O.) Arrested by Combined German-Belgian Though Police

    That Father Stalin would be innocent of the planned starvation of up to 8 million Ukrainian peasants, may still be proclaimed and commercially published by the likes of the Flemish communist Ludo Martens. That the Hutu’s have decapitated their Tutsi bro’s by the hundred thousands can also be denied in the official media circuit.

    That Hitler-Germany first gassed and then cremated a total of 6 million Jews is a fact that may not be refuted, denied, questioned, approved nor minimalized according to Belgian legislation of 1995. Although the Free University of Brussels claims to withstand “every form of dogmatic thinking” in its statutes, this is a mere fait-divers, since hardly any academics protested the limits imposed on free speech and on academic research vis-à-vis the alleged “judeocide”.

    After a decennium of bullying, house searches,... the Flemish revisionist publisher Siegfried VERBEKE (founder of VHO, transl.: Free Historical Research, previously shut down by the corrupt Jewish politician André Gantman) got convicted after all to one year and a half on probation and a rather large fine. The investigation that took seven years could hardly convince any serious legist, but the judge must have felt the breath of the judeo-liberal ruling class in his neck. As if this wasn’t harsh enough, Siegfried Verbeke was arrested on Saturday 27th of November 2004 in his Flemish town of residence, Kortrijk. Given
    the recently established ‘European Arrest Warrant’ Belgium will pass this martyr of free speech unto Germany who was very eager to prosecute him to even further lengths. The 63-year old revisionist will then probably spend his last days in a German jail. In the best case scenario he will sit in the same prison block as Ernst Zündel once he will be extradited.

    This is the state of affairs for freedom of speech in the so-called European democracies. Belgium, with its tradition of 170 years tyrannizing its Dutch-speaking majority by the French speaking ruling clique, recently sent an investigation panel to the US presidential elections. The current uproar in Ukraine is also highly noted on the agendas of these Politkommisars. Maybe it would be better fitting if they investigated their proper democracy prior to “investigating” other worldly states. As a logical consequence it would then have to release the famous protagonist of free speech and make Siegfried Verbeke an honorary citizen of the town of Kortrijk.

    Two years ago the Dutch politician Pim Fortuyn was murdered for his anti-immigration stance. Early November 2004 the Dutch film director Theo Van Gogh got likewise murdered for his critique of Islam. It seems all known protagonists of freedom of speech are getting liquidated, both legally as extra-legally. In the Low Countries freedom of speech seems to be at an all time low and may turn out lethal.

    Armin Müller on behalf of the Committee for Protection of Free Speech.

    Spread it!!
    Lasciate che i negazionisti dicano pure quello che vogliono.La legge tedesca in questo è estremamente illiberale,ma il problema è a monte:dopo la guerra i tedeschi,corresponsabili in gran parte di ciò che era successo,non hanno avuto il coraggio di trattare seriamente la questione.Mentre ad esempio sono stati pubblicati un sacco di libri su mussolini da storici italiani,non altrettanto è successo in germania libri più famosi su Hitler non sono stati scritti da tedeschi.
    Si ha paura di parlare e di litigare pubblicamente sul passato scomodo,come invece da tempo si fa in Italia.E quindi si cerca di compensare con leggi repressive verso chi fa dichiarazioni negazioniste che,in quanto palesemente false,non dovrebbero costituire un pericolo per la democrazia in un paese di saldi principi.Seguendo questo modello bisognerebbe perseguire anche maghi,astrologhi e cartomanti,che invece vengono lasciati fare.

 

 
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