ops troppo tardiIn origine postato da Cristianu
io invece lo lascerei, così il suo (stupido) intervento può risultare invece istruttivo per il visitatore esterno!
ops troppo tardiIn origine postato da Cristianu
io invece lo lascerei, così il suo (stupido) intervento può risultare invece istruttivo per il visitatore esterno!
Gi tenis sa censùra allestra! / Già hai la censura veloce!In origine postato da Nanths
ops troppo tardi
fascisti italiani tutti al muro!
Ma questi non si rendono conto di come abbiano il cervello completamente svuotato da tutto il passato...in nome di non si sa neanche che cosa?
Per un contributo, da friulano, che purtroppo ha subito il lavaggio del cervello post 68... ( io il friulano lo capisco ma non lo parlo, perchè quand'ero piccolo le maestre a scuola punivano i bambini che si esprimevano in friulano) vi linko alcuni testi offerti gratuitamente dalla provincia di udine...
http://www.provincia.udine.it/p2k/Ho...lano/index.asp
e un dizionario online
http://www.friul.net/dizionario_nazzi/index.php
Cavoli , Nanths sei pe. meglio di perry meson,hai fatto un intervento che al confronto un avvocato della mutua si corre ad impiccarsi .Come penso farà quel pirla di conterio.In origine postato da Nanths
mentecatto
Lingua Friulana
Il friulano è una lingua neolatina del gruppo retoromanzo. Si è formata come lingua più o meno intorno all’anno Mille ed ha mantenuto durante i secoli un’originalità tutta sua che la rende, ancora oggi, molto diversa dall’italiano e dagli altri idiomi parlati nei territori limitrofi (tedesco, sloveno e veneto). Il Friuli fu abitato anticamente dai Carni, popolazione del gruppo celtico, e nel 181 A. C. fu conquistato dai Romani. Dopo la dominazione dei Longobardi e dei Franchi, nel 1077 si costituì in Stato autonomo, retto dal Patriarca di Aquileia assieme ad un Parlamento (il Parlamento della Patria del Friuli). Nel 1420 fu conquistato dai Veneziani che lo governarono, mantenendo una certa forma di autonomia, fino al 1797, quando, dopo la dissoluzione della Serenissima, passò sotto il dominio dell’Austria. Nel 1866 il Friuli (eccetto la parte orientale, divenuta italiana nel 1918) entrò a far parte del Regno d’Italia. I primi documenti in lingua friulana risalgono ai secoli XII e XIII, così come le prime composizioni poetiche. Da allora la produzione letteraria in friulano è costantemente cresciuta, con esiti stilistici anche di grande livello (Ermes di Colloredo, Caterina Percoto, Pier Paolo Pasolini). Inoltre, attorno al XIX secolo si è sviluppata una coinè letteraria codificata in testi autorevoli, che ancora oggi costituisce un importante punto di riferimento per il processo di normalizzazione linguistica. Il friulano dispone di un gran numero di vocabolari e testi di carattere grammaticale ed è studiato nelle Università del Friuli, di Trieste, di Praga, Mosca e Lubiana. Fin dalle origini la Chiesa ha utilizzato tale idioma nelle cerimonie religiose e nella catechesi e, da qualche anno, ha provveduto alle traduzioni integrali della Bibbia e del Lezionario.
Il friulano è parlato nelle province di Gorizia, Pordenone e Udine della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia e nella provincia di Venezia (Mandamento di Portogruaro).
L’Amministrazione Regionale e le Amministrazioni provinciali hanno delimitato l’ambito territoriale della lingua friulana nel modo seguente:
Comuni della Provincia di Udine: Aiello del Friuli, Amaro, Ampezzo, Aquileia, Arta Terme, Artegna, Attimis, Bagnaria Arsa, Basiliano, Bertiolo, Bicinicco, Bordano, Buia, Buttrio, Camino al Tagliamento, Campoformido, Campolongo al Torre, Carlino, Cassacco, Castions di Strada, Cavazzo Carnico, Cercivento, Cervignano, Chiopris-Viscone, Chiusaforte, Cividale, Codroipo, Colloredo di Monte Albano, Comeglians, Corno di Rosazzo, Coseano, Dignano, Dogna, Enemonzo, Faedis, Fagagna, Fiumicello, Flaibano, Forgaria nel Friuli, Forni Avoltri, Forni di Sopra, Forni di Sotto, Gemona del Friuli, Gonars, Latisana, Lauco, Lestizza, Lignano Sabbiadoro, Ligosullo, Magnano in Riviera, Majano, Malborghetto-Valbruna, Manzano, Martignacco, Mereto di Tomba, Moggio Udinese, Moimacco, Montenars, Mortegliano, Moruzzo, Muzzana del Turgnano, Nimis, Osoppo, Ovaro, Pagnacco, Palazzolo dello Stella, Palmanova, Paluzza, Pasian di Sotto, Paularo, Pavia di Udine, Pocenia, Pontebba, Porpetto, Povoletto, Pozzuolo del Friuli, Pradamano, Prato Carnico, Precenicco, Premariacco, Preone, Prepotto, Ragogna, Ravascletto, Raveo, Reana del Roiale, Remanzacco, Resiutta, Rigolato, Rive d’Arcano, Rivignano, Ronchis, Ruda, San Daniele del Friuli, San Giorgio di Nogaro, San Giovanni al Natisone, Santa Maria la Longa, San Vito al Torre, San Vito di Fagagna, Sauris, Sedegliano, Socchieve, Sutrio, Talmassons, Tapogliano, Tarcento, Tarvisio, Tavagnacco, Teor, Terzo d’Aquileia, Tolmezzo, Torreano, Torviscosa, Trasaghis, Treppo Carnico, Treppo Grande, Tricesimo, Trivignano Udinese, Udine, Varmo, Venzone, Verzegnis, Villa Santina, Villa Vicentina, Visco e Zuglio.
Comuni della Provincia di Gorizia: Capriva del Friuli, Cormons, Dolegna del Collio, Farra d'Isonzo; Gorizia, Gradisca d'Isonzo, Mariano del Friuli, Medea, Monfalcone, Moraro, Mossa, Romans d'Isonzo, Sagrado, San Lorenzo Isontino, Villesse.
Comuni della Provincia di Pordenone: Andreis, Arba, Arzene, Aviano, Barcis, Budoia, Casarsa della Delizia, Castelnovo del Friuli, Cavasso Nuovo, Claut, Clauzetto, Cordenons, Cordovado, Fanna, Fontanafredda, Frisanco, Maniago, Meduno, Montereale Valcellina, Morsano al Tagliamento, Pinzano al Tagliamento, Polcenigo, Pordenone, San Giorgio della Richinvelda, San Martino al Tagliamento, San Quirino, San Vito al Tagliamento, Sequals, Sesto al Reghena, Spilimbergo, Tramonti di Sopra, Tramonti di Sotto, Travesio, Valvasone, Vito D'Asio, Vivaro, Zoppola.
Parlanti:
La lingua friulana è parlata da circa 600.000-650.000 persone, ma le ultime statistiche denunciano un calo preoccupante di locutori, soprattutto fra i giovani. Secondo una recente ricerca sociolinguistica risalente all’anno 2001, il 52.2% degli intervistati capisce e parla regolarmente il friulano, il 20% lo capisce ma lo parla occasionalmente, il 19.9% lo capisce ma non lo parla, mentre il 2.6% non lo capisce e non lo parla per niente.
Stato giuridico:
Il primo riconoscimento ufficiale della lingua friulana risale al 1996 con la approvazione della L.R. n. 15/1996. Lo Stato ha riconosciuto la minoranza friulana soltanto con la recente L. 482/1999, dopo più di cinquant’anni dall’approvazione dell’art. 6 della Costituzione, che affidava al legislatore la “tutela delle minoranze linguistiche con apposite norme”.
Insegnamento:
L’insegnamento della lingua friulana nelle scuole è stato introdotto ufficialmente solo di recente con la L. 482/1999. In realtà, da diverso tempo alcuni insegnanti utilizzavano la lingua friulana nelle scuole materne, elementari e medie, grazie anche al sostegno delle istituzioni locali. Nelle preiscrizioni 2002-2003 quasi il 60% dei genitori (30.000 bambini) ha chiesto l’insegnamento della lingua friulana e più di 1.000 docenti si sono resi disponibili ad insegnarlo. Recentemente sono stati promossi dei corsi di formazione per insegnanti da parte dell’Università di Udine. Corsi di formazione sulla lingua friulana e la grafia ufficiale, stabilita con L.R. 15/1996, sono realizzati anche da altre associazioni.
La legge istitutiva dell’Università friulana impegna l’ateneo a diventare strumento per lo sviluppo ed il rinnovamento dei filoni originari della lingua del Friuli. Esiste un centro di ricerca sulla lingua friulana (C.I.R.F.). Insieme all’Osservatorio regionale della lingua e della cultura friulana l’Università ha promosso corsi per lessicografi, traduttori, giornalisti e docenti.
Impiego:
§ Uso del friulano nelle istituzioni:
Il diritto di utilizzare tale lingua nei rapporti con la Pubblica Amministrazione è garantito dalla L.R.15/96 e dalla L.482/99.
In provincia di Udine 109 statuti comunali su 124 (90%) prevedono apposite norme per la tutela della lingua e cultura friulana.
La segnaletica stradale bilingue è adottata in circa il 40% dei comuni della provincia di Udine.
§ I Media in lingua friulana:
stampa: esistono due mensili “La Patrie dal Friûl” (solo fr.) e “Int” (bilingue). Il settimanale “La vita Cattolica” ha una pagina e alcune rubriche in friulano. Sul maggiore quotidiano locale ci sono sporadiche iniziative.
Radio e Tv: esistono due radio: Radio Onde Furlane (tutto in fr.) e Radio Spazio 103 (qualche ora).
Tre Tv private diffondono programmi in lingua friulana, soprattutto informativi (Friûl, Tg…), in particolare Telefriuli trasmette un Tg quotidiano di tre minuti in lingua friulana (“Lis gnovis”) finanziato dalla Provincia di Udine. La Rai trasmette, senza una programmazione regolare, alcune trasmissioni in friulano radiofoniche e televisive.
§ Cinema, musica e teatro:
E’ il settore più in espansione: il giallo “Tierç lion” ha vinto numerosi festival negli U.S.A. L’horror “Lidrîs cuadrade di 3” ha sbancato i botteghini locali. Esiste un affermato concorso per cinema e sceneggiature promosso dal Centro Espressioni Cinematografiche.
La musica in lingua friulana abbraccia, praticamente, tutti i generi: pop, rap, rock, jazz, folk…E’ uno dei mercati più floridi legati alla lingua.
I gruppi teatrali in marilenghe vantano una lunga tradizione e sono riuniti nell’Associazione Teatrale Friulana.
§ Settori in espansione:
Finora le attività in friulano, a livello privato, sono state promosse soprattutto da associazioni culturali (la più importante è la Società Filologica friulana fondata nel 1919). Attualmente il friulano incomincia a diffondersi anche in altri settori: nel 2001 è stata fondata la Società Scientifica e Tecnologica Friulana ed importanti iniziative sono state avviate anche nel mondo socio-economico e nelle Aziende Sanitarie.
Beh...sarò ripetitivo...ma il primo premio va dato ai friulani...li hanno eletti loro quelli che preferiscono dare soldi agli immigrati per i loro problemi...idem dicasi ai residenti della provincia di Milano e quella di Torino,ecc.Per quanto sia penono l'attuale presidente del Piemonte...spero davvero che il prossimo anno rivinca,o chi per esso,ma sempre del cdx...se arriva la sinistra,addio...In origine postato da Friend
La Lega dovrebbe avere il coraggio di rispondere a queste affermazioni... criticando casomai l'attuale giunta regionale di sinistra perchè 1 miliardo è insufficiente a promuovere e preservare una delle lingue padane più affascinanti!
mandi dal Friûl
Saluti Padani
In origine postato da Wyatt Earp
Beh...sarò ripetitivo...ma il primo premio va dato ai friulani...li hanno eletti loro quelli che preferiscono dare soldi agli immigrati per i loro problemi...idem dicasi ai residenti della provincia di Milano e quella di Torino,ecc.Per quanto sia penono l'attuale presidente del Piemonte...spero davvero che il prossimo anno rivinca,o chi per esso,ma sempre del cdx...se arriva la sinistra,addio...
Saluti Padani
ed il secondo premio dallo ai triestini che si sentono cosi orgogliosamente itaglioni e fascisti ogni volta che sentono suonare l'inno di mammelli o vedono sventolare un triculore.....quando non capiscono che la loro rovina è stata passare dall'impero austro-ungarico alla repubblica delle banane.
In origine postato da Cristianu
io invece lo lascerei, così il suo (stupido) intervento può risultare invece istruttivo per il visitatore esterno!
l'avrei lasciato anche io come testimonianza della figura di merda..comunque rimane la parte quotata da nanths..
* Purtroppo quello che scrivi e' vero, ma vorrei spiegare i motivi:In origine postato da Celtic Pride
ed il secondo premio dallo ai triestini che si sentono cosi orgogliosamente itaglioni e fascisti ogni volta che sentono suonare l'inno di mammelli o vedono sventolare un triculore.....quando non capiscono che la loro rovina è stata passare dall'impero austro-ungarico alla repubblica delle banane.
1. Dopo la 1. Guerra Mondiale la maggioranza della popolazione di lingua tedesca (che in Austria OBBLIGATORIAMENTE doveva parlare anche l' italiano), fu costretta moralmente ad emigrare, almeno 50% andarono a Graz o a Fiume.
2. Dopo la 2. Guerra Mondiale, si riversarono a TS e GO 80.000 esuli istriani (l' Istria era stata asburgica solo dal 1815). Questi, che parlavano Veneto e, spesso, Croato, si sentivano gratissimi all' Italia per averli salvati dalle foibe e dal comunismo di Tito. Da comprendere. Il MSI prima e AN dopo fecero (e fanno) leva sulla prospettiva di restituire agli esuli i "beni abbandonati". Anche se e' ovvio che non arrivera' mai nulla, quelli ci credono, li votano e cantano l' inno di mammelli.
3. Se oggi a TS e, meno, a GO qualcuno mostra di non gradire il tricolore, viene etichettato come "porco de s'ciavo", anche se ha la casa piena di ritratti di Franz Josef.
4. La famiglia dominante nella politica triestina, alla quale sono legati molti interessi ($$), e' venuta a galla (FI) solo per aversi vantato ripetutamente di aver avuto 2 nonni volontari. Se fosse stato per il loro impegno per Trieste, bisognerebbe cercarlo con la lente d' ingrandimento.
5. Al momento l' unico che mostra una certa lucidita' per la vera situazione e' proprio quel Riccardo Illy che, pur non condividendone nulla, si e' legato con le sinistre per essere eletto. Se non fosse per lui, non avremmo nessuna speranza di uscire da questa palude per entrare nel mondo a cui apparteniamo veramente, l' Euroregione. Senza il nostro entroterra naturale e con i fondi regionali tagliati dal nano italico continueremo ad essere alla fame. Trieste e' la citta' con la disoccupazione e la poverta' piu' alte del Nordest.
Purtroppo la Lega regionale non si e' resa conto di questa realta' e non ha fatto nulla al di la' dei confini artificiali della repubblica italiana. Grazie ella funesta alleanza con l' italianissima FI. Mi e' stato confermato da fonte autorevolissima in Carinzia.
Saluti