l papa: il potere sia a servizio dei più poveri
di Mattia Bianchi
Nell'udienza generale del mercoledì, il papa richiama i governanti alle loro responsabilità di fronte ai più poveri e bisognosi. Solo così ci si avvicina all'esempio di Dio "difensore dei miseri e degli oppressi".
“La giustizia sociale è un dono fondamentale per il buon governo”.
Giovanni Paolo II lo ha ricordato all'udienza generale di oggi, commentando il Salmo 17 che la Chiesa recita il giovedì nei vespri della seconda settimana. Il potere richiede un’attenzione particolare “nei confronti dei poveri”, un richiamo sottolineato con insistenza dalla Bibbia. “Se si violano i diritti dei poveri - ha detto il papa - non si compie solo un atto politicamente scorretto e moralmente iniquo. Per la Bibbia si perpetra anche un atto contro Dio, un delitto religioso, perché il Signore è il tutore e il difensore dei miseri e degli oppressi, delle vedove e degli orfani cioè di coloro che non hanno protettori umani”. “Colui che ha il potere – cha continuato Giovanni Paolo II - deve essere giusto e onesto, deve recare la pace e tener cura dei più deboli e dei bisognosi”. Solo così, chi è al governo godrà di stima dei subalterni e si pregherà per lui ogni giorno, sarà benedetto per sempre”. “La Tradizione - ha concluso - legge questo Salmo come premessa della venuta di Cristo, il Messia promesso, il giusto Signore delle vicende dell'uomo, che introdurrà il nuovo ordine nel regno del Padre Suo”.
Al termine dell'udienza, il papa ha salutato i vari gruppi di pellegrini provenienti da diversi Paesi del mondo, rivolgendosi come sempre anche ai giovani, invitati "a guardare a Gesù, il Figlio di Dio che in questo tempo di Avvento, attendiamo come Salvatore". "Sia Lui - è l'augurio di Giovanni Paolo II - a sostenervi in ogni momento della vostra vita!".
fonte: korazym.org