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  1. #11
    Veneta sempre itagliana mai
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    '' E' in gran parte merito di Luca Cordero di Montezemolo se la Juventus non si rivolse ai tribunali ordinari '' (Joseph S. Blatter - Presidente F.I.F.A. - Dicembre 2007)
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    Uno sano di mente c'è ancora da notare il nome della Preside



    Il provveditore del Veneto: non si possono togliere le radici agli alunni


    «Il presepe torni in tutte le scuole»


    TREVISO - Presepi e recite di Natale «vietati» nelle scuole di Vicenza e Treviso: un errore, secondo il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale del Veneto Carmela Palumbo. Il richiamo a presidi e maestre, dopo il caso della rappresentazione della Natività oscurata dalla messa in scena della favola di Cappuccetto Rosso all’elementare «Ciardi» di Treviso, arriva dall’alto. Dalla massima carica scolastica del Veneto. Un atto dovuto, dopo l’infuriare delle polemiche sulla opportunità o meno di dare ancora spazio a Gesù Bambino nelle scuole sempre più multietniche del Veneto. In provincia di Treviso la presenza di bambini stranieri in certi istituti raggiunge punte del 25 per cento. E’ giusto recitare la nascita di Cristo quando a scuola ci sono alunni di altre religioni?
    «Una società - afferma oggi la dottoressa Palumbo - non giunge all’integrazione attraverso l’azzeramento delle culture, ed è artificioso concepire la scuola come uno spazio neutro dove gli allievi possano crescere assieme privandosi delle proprie tradizioni». Lo stesso assessore veneto all’Istruzione, Ermanno Serrajotto, ha chiesto che in occasione del Natale il presepe torni a essere presente in tutte le scuole della Regione. Ma la dirigente dell’Ufficio veneziano, riferendosi alla messa al bando dei festeggiamenti negli istituti vicentini e trevigiani, non esita a parlare di errori. «Le istituzioni scolastiche del Veneto - sottolinea la Palumbo - sono in prima linea nell’affrontare la quotidianità del processo d’integrazione e può accadere che in questo difficile percorso si possano commettere, come avvenuto, degli errori, anche se confido nella capacità di riflessione degli insegnanti, che hanno ancora tempo prima della sospensione delle lezioni per allestire con tutti gli alunni il Presepe e recuperare canti e festeggiamenti natalizi».
    Ma mentre le maestre della «Ciardi» affermano in un documento di non aver mai voluto «impedire né trasformare il Natale in qualcos’altro» con la messa in scena della favola di Perrault, il presidente leghista della Provincia di Treviso Luca Zaia propone al ministro dell’Istruzione Letizia Moratti di istituire un albo degli insegnanti che si rifiutano di fare il Presepe. «Un albo degli obiettori - precisa l’esponente del Carroccio - in modo che i genitori sappiano in quali scuole iscrivere i loro figli senza incorrere in spiacevoli sorprese prima di qualsiasi festività o ricorrenza cattolica». Proposta definita «raccapricciante» dal deputato dei Verdi Mauro Bulgarelli.

    Federica Baretti Corriere







  2. #12
    Il Longobardo
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    C'è un'unica soluzione al problema:



    PADANIA INDIPENDENTE

  3. #13
    email non funzionante
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    Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni circostanza, ma mai in ogni circostanza e in ogni epoca si potrà avere la libertà senza la lotta!
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    In origine postato da pensiero
    Uno sano di mente c'è ancora da notare il nome della Preside








    ahah sì e non so se hai notato l'accento del preside "comasco" coinvolto nella vicenda della canzoncina...doveva essere di como "sud", ma molto a "sud"... strano eh?

  4. #14
    Iterum rudit leo
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    In origine postato da Elendil
    ma il problema è che le maestra itaglione diffondono solo la loro ignoranza, piuttosto che insegnare qualcosa...
    Non si tratta di ignoranza, ma di una scelta dettata dall'odio per la religione cristiana. Sarò lieto quando gli alunni musulmani trasfromeranno l'eccesso di zelo di queste maestre in un eccesso di... velo.

  5. #15
    elizabeth
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    Predefinito Re: Anche questo Natale come altri da alcuni anni a questa parte

    In origine postato da pensiero
    Cronaca regionale - REGIONE LOMBARDIA
    04/DIC/04 - 21:23

    COMO: VIA 'GESU'' DA FILASTROCCA NATALE, IMBARAZZA BIMBI MUSULMANI

    Como, 4 dic. (Adnkronos) - La parola ''virtu''' al posto di ''Gesu'''. La sostituzione, in una filastrocca natalizia, e' stata messa in atto da una maestra di una scuola elementare per venire incontro alla sensibilita' di due bimbi musulmani. E' successo a Rebbio (Como) ed e' stata subito polemica. Il primo cittadino Stefano Bruni, oggi in occasione della premiazione degli Abbondini d'oro, ha parlato di ''fatto gravissimo e di un errore grave da parte della maestra'' definendo ''un provvedimento frutto di una falsa concezione dell'integrazione sociale e un'offesa alla nostra cultura''. (segue)


    Protesta in Consiglio comunale della CdL. Interventi dell’on. Vascon e del sen. Stiffoni
    Bimbi emiliani “scippati” del Natale
    Il direttore di una materna del Modenese vieta di festeggiare «per non turbare gli islamici»

    CASTELFRANCO EMILIA (MO) - Il direttore didattico della scuola materna “Walt Disney” di Castelfranco Emilia ha “scippato” Babbo Natale ai bambini, cancellando i festeggiamenti per non turbare le famiglie islamiche.
    I consiglieri comunali della Casa della Libertà hanno presentato un ordine del giorno indirizzato alla giunta di centrosinistra perché si intervenga a ripristinare la tradizionale festa.
    «Le scuole - si legge nel testo dell’ordine del giorno - del nostro Comune sono frequentate anche da alunni extracomunitari, i quali, tuttavia, costituiscono una netta minoranza rispetto agli alunni italiani; buona parte di detta minoranza professa la religione islamica, per cui, spesso, si assistite a proteste da parte dei genitori dei menzionati alunni per la celebrazione della ricorrenza del Santo Natale all’interno delle attività didattiche; nelle scuole elementari e materne (es. la Walt Disney) del nostro Comune sta prendendo piede la tendenza a sostituire i tradizionali eventi natalizi con altre rappresentazioni di carattere “neutro” o laico, e ciò, a detta dei responsabili didattici, al fine di non “discriminare” la minoranza islamica; la festività del Santo Natale rappresenta, oltre che una fondamentale ricorrenza religiosa, anche un momento tradizionale per la nostra comunità e che, pertanto, a parere degli scriventi, assecondare le rivendicazioni della minoranza significa - di fatto - prevaricare le tradizioni e i sentimenti religiosi della maggioranza; che occorre che l’amministrazione comunale di Castelfranco Emilia incentivi tutte le scuole comprese nel nostro territorio a festeggiare ufficialmente il Natale e a non sostituire le celebrazioni inerenti a detta festività con altre con essa non pertinenti».
    La notizia è stata oggetto di intervento anche da parte di due parlamentari della Lega Nord: «Sono indignato per la decisione di eliminare i festeggiamenti per il Natale in una scuola materna emiliana per non offendere gli alunni islamici. Niente albero, niente presepe, niente doni: l'ennesimo cedimento di fronte ai musulmani dai soliti comunisti», ha commentato il deputato Luigino Vascon.
    «Stiamo assistendo, nelle regioni rosse, ad un grave stravolgimento delle nostre tradizioni - prosegue Vascon - in nome di un non meglio specificato rispetto per altri credi che, al contrario, non hanno in alcuna considerazione le nostre leggi e regole. Di questo passo si arriverà a far digiunare i bambini nelle scuole durante il periodo del Ramadan. Bisogna fermare questa deriva comunista che ci porterà all’annullamento della nostra società».
    «L’impressione è che quanto accaduto a Modena, e non è certo il primo caso, sia anche il frutto di quello che per anni hanno seminato i pretini rossi. Vorrei sapere - conclude il deputato leghista - se qualcuno di loro intende intervenire o se reputano, a questo punto, più opportuno convertirsi direttamente all'Islam».
    Il segretario della Commissione Speciale per l’Infanzia, il senatore della Lega Piergiorgio Stiffoni ha condannato fermamente la decisione del direttore didattico della scuola che non ha permesso ai bambini di poter festeggiare il Natale per non turbare le famiglie di religione islamica. «È ora che in Emilia la cittadinanza batta un colpo. Qui tutto sembra lecito ai limiti del possibile - sottolinea Stiffoni - anche di violare la libertà dei bambini. Questo direttore didattico si vergogni, non è degno di coprire tale incarico, può turbare con questi atteggiamenti la sensibilità dei bambini. Io non lo rispetto - continua ancora Stiffoni - perché lui non rispetta l'infanzia. Togliere il gusto della festa attesa per un anno da tutti i bambini del mondo, è semplicemente ridicolo e senza senso».
    Come componente della Commissione Speciale per l’Infanzia, prosegue il senatore leghista, «mi attiverò presso gli organi preposti e presenterò una interrogazione parlamentare sulla vicenda».
    Stiffoni, infine, ringrazia il comune di Alba Adriatica «per aver avuto sensibilità verso la scolaresca, invitandola alla festa di Santa Claus».
    +
    che schifo

  6. #16
    PADANIA LIBERA!
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    Voglio chiedere una cosa...cosa dice la chiesa e il vatikano a proposito?
    Non sono loro i primi a chiedere rispetto verso gli immigrati?che dice di aiutarli,accoglierli,eccecc?
    Bene...allora?tutto va secondo i loro piani...perchè noi dovremmo sbatterci per i presepi e le recite natalizie nelle scuole,quando loro per primi non protestano?
    Piuttosto,perchè non si fanno togliere dalle scuole i manifesti politici pro sindacati e pro sinistra?
    Saluti Padani

 

 
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